
(AGENPARL) – lun 09 dicembre 2024 Il Movimento Donne Impresa l’11 dicembre festeggia 30 anni di attività.
Sempre più forte la presenza delle donne alla guida delle imprese e nelle imprese
Pozza: “Tanti i traguardi raggiunti ora serve un cambio di passo”
Nasceva 30 anni fa il Movimento Donne Impresa in seno a Confartigianato Imprese
Vicenza, un traguardo che viene sugellato con un incontro, in programma mercoledì 11
al Parco delle Stagioni di Costabissara alle 18.30, con al centro il tema “Creare ambienti
di lavoro che sostengano la parità e il benessere in azienda”.
Ospite dell’evento sarà Isabella Giacometti che guiderà in un viaggio alla scoperta del
ruolo cruciale che gli ambienti lavorativi possono avere nel promuovere il
cambiamento e l’inclusività. Attraverso esempi pratici e riflessioni teoriche, si scoprirà
come progettare spazi e dinamiche aziendali capaci di favorire il benessere collettivo.
Quello dell’imprenditoria femminile è uno spaccato che a fine 2023 nel vicentino
contava 15.802 imprese femminili, pari al 20% delle imprese totali, di cui 3.885
imprese artigiane, con una incidenza sul totale artigianato pari a 17%. Sempre a fine
2023, a livello provinciale erano 7.105 le donne a ricoprire cariche imprenditoriali
nell’artigianato, rappresentando così il 23,2% delle persone con cariche nelle imprese
artigiane, quota leggermente più alta di quella registrata a livello regionale (22,5%).
Questi i dati rilevati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza che, passando ai dati
nel lungo periodo, nota che le donne imprenditrici segnano una contrazione del 3,2%
rispetto al 2019, variazione però più contenuta del -5,6% registrata dai colleghi
imprenditori nello stesso lasso di tempo.
Al dettaglio delle cariche, si osserva inoltre una altra differenza: le imprenditrici titolari
crescono dello 0,7% negli ultimi 4 anni, mentre i titolari uomini sono in calo del 4,4%.
Per le donne, anche nel lungo periodo l’unica carica ricoperta che registra una
flessione è quella dei soci che segna un -18,3%, variazione più contenuta del -26,7%
degli imprenditori uomini che ricoprono la carica di socio.
Dalle imprenditrici alle collaboratrici, in provincia di Vicenza sono 167.316 donne
occupate, con un tasso di occupazione pari al 62,3%, pari a 15 punti percentuali
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inferiore a quello maschile. Dall’Ufficio Studi di Confartigianato sull’occupazione
dipendente nell’artigianato si osserva inoltre una maggiore dinamicità per le donne
lavoratrici che nel post pandemia mostrano crescite ben più intense rispetto a quelle
osservate per i colleghi maschi. In particolare, nel 2023 a fronte di una sostanziale
invariabilità dei dipendenti uomini, le donne crescono del 3,3% rispetto al 2022.
Complessivamente quindi, stando ai dati Istat sull’occupazione per genere e posizione
professionale, disponibili a livello regionale, in Veneto l’occupazione femminile è
fortemente cresciuta negli ultimi 4 anni, segnando un +5% rispetto al 2019, anno pre
pandemia. Tuttavia, si rileva che la crescita è dovuta esclusivamente alle occupate
dipendenti che aumento del 7,7% rispetto al 2019, mentre le occupate indipendenti
calano del 9,8% nello stesso periodo. Dinamica simile, ma di intensità ben più
contenuta, per gli uomini: l’occupazione maschile sale del 2,1% rispetto al 2019,
variazione che è sintesi di una crescita del 3,1% dei dipendenti maschi e di una leggera
contrazione pari a -0,7% per gli indipendenti maschi.
Se Vicenza avesse il tasso di occupazione femminile di Bologna (pari a 69,4%, il più alto
in Italia) ci sarebbero 19.040 occupate in più, di cui 2.542 imprenditrici o lavoratrici
autonome, e si creerebbe una maggior ricchezza per 1,3 miliardi di euro, con una
crescita del valore aggiunto del 4,6%.
Altro fronte è l’incidenza dell’istruzione sulle carriere lavorative delle donne. Il primo
dato rilevato è che le donne sono più performanti nello studio: infatti in Veneto tra i
30-34 anni la quota di donne laureate è pari a 40,9%, contro i 25,4% degli uomini.
Questo consente loro di cogliere più occasioni nel mondo del lavoro: si osserva, infatti,
una correlazione a livello regionale tra quota di laureate e tasso di occupazione
femminile. Tuttavia, nel mondo del lavoro prevalgono ancora condizioni migliori per gli
uomini: la quota di donne sovra istruite rispetto alla professione svolta è del 30,5%,
contro il 25,7% tra gli uomini.
“I dati raccontano quanto l’imprenditoria femminile sia stata tenace e si sia messa in
gioco. In questi 30 anni di attività abbiamo visto letteralmente il mondo cambiare e con
esso anche la percezione della presenza femminile nel mondo del lavoro – spiega
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Sabrina Pozza, presidente provinciale del Movimento-. Ora nuove sfide ci attendono a
partire della parità di genere nei riconoscimenti economici, passando per sistemi di
welfare che permettano di conciliare davvero famiglia e lavoro. Momenti come quello
dell’11 dicembre ci aiutano a capire di più e meglio come si possa lavorare tutti
assieme per questi obiettivi nell’interesse più ampio delle comunità in generale e del
mondo dell’impresa in particolare”.
Comunicato 151 – 09 dicembre 2024
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