
I tassi di disoccupazione nell’Unione Europea (UE) e nella zona euro sono rimasti invariati a ottobre, mantenendosi rispettivamente al 5,9% e al 6,3%, secondo i dati ufficiali pubblicati lunedì da Eurostat. Questa stabilità rappresenta il terzo mese consecutivo senza variazioni significative nei livelli di disoccupazione.
A ottobre, il numero complessivo di persone disoccupate nell’UE ammontava a 12,9 milioni, di cui 10,8 milioni nella zona euro. Rispetto al mese precedente, l’UE ha registrato una rilasciata di 70.000 disoccupati, mentre la zona euro ha visto un calo più contenuto, pari a 3.000 unità.
Un elemento particolarmente significativo riguarda i giovani sotto i 25 anni. Eurostat ha rilevato 2,9 milioni di giovani disoccupati nell’UE, con una riduzione di 17.000 unità rispetto a settembre. Tuttavia, nella zona euro, il numero di giovani senza lavoro è aumentato di 35.000, raggiungendo 2,4 milioni.
Queste dinamiche divergenti si riflettono anche nei tassi di disoccupazione giovanile. Nell’UE, il tasso è leggermente diminuito, passando dal 15,3% di settembre al 15,2% di ottobre. Al contrario, nella zona euro è aumentato dal 14,9% al 15%.
La zona euro, che comprende 19 Stati membri che utilizzano l’euro come valuta ufficiale, continua a mostrare livelli di disoccupazione superiori rispetto ai media dell’intera UE, composta da 27 paesi membri.
La stabilità dei tassi di disoccupazione nell’UE e nella zona euro riflette una certa resilienza del mercato del lavoro, nonostante le sfide economiche globali. Tuttavia, l’aumento della disoccupazione giovanile nella zona euro potrebbe rappresentare un segnale di allarme, suggerendo la necessità di politiche più mirate per sostenere l’occupazione tra i giovani.
Eurostat continuerà a monitorare l’andamento del mercato del lavoro nei prossimi mesi, fornendo dati cruciali per orientare le politiche economiche e sociali degli Stati membri.
