
(AGENPARL) – ven 29 novembre 2024 Pordenone, 29 novembre 2024 – Confindustria Alto Adriatico ha ospitato un convegno di studi dedicato alle recenti evoluzioni giurisprudenziali in materia di licenziamenti per motivazioni economiche. L’evento, realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Pordenone, ha fatto il punto sulle modifiche introdotte dalla Corte costituzionale nel corso degli ultimi anni.
Sono state analizzate le novità emerse dopo il Jobs Act, evidenziando come la Corte costituzionale abbia progressivamente modificato l’impianto originario della normativa. Dalle sentenze del 2018 e 2020 che hanno eliminato gli automatismi nel calcolo dei risarcimenti, fino alle pronunce del 2024 che hanno ampliato significativamente i casi di reintegra nel posto di lavoro in caso di nullità del licenziamento.
«Sentenze che – è stato detto – segnano un ritorno verso un sistema più simile a quello previsto dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, dove la reintegra era la norma in caso di licenziamento illegittimo. La Corte ha quindi ribaltato le scelte politiche fatte nel 2015, ripristinando una protezione più robusta per i lavoratori».
«Questi incontri rappresentano un importante momento di aggiornamento e confronto», ha sottolineato Giuseppe Del Col, direttore operativo di Confindustria Alto Adriatico, «che si inserisce in un percorso di formazione avviato quest’anno con gli Ordini Professionali». Nel corso dell’autunno, l’associazione ha già promosso seminari con commercialisti e avvocati giuslavoristi, affrontando temi cruciali come gli effetti dei licenziamenti nelle crisi d’impresa e le sanzioni amministrative nel diritto del lavoro.
Il convegno, introdotto dai saluti del presidente Pierluigi Giol, ha richiamato un’ampia platea di professionisti in presenza e online, coinvolgendo consulenti del lavoro, avvocati e responsabili del personale provenienti da Pordenone, Trieste e Gorizia. «Un evento – ha concluso Del Col – che è stata importante occasione per approfondire le ultime evoluzioni normative, confermando l’impegno di Confindustria Alto Adriatico nell’alta formazione e nell’aggiornamento continuo dei propri associati».
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Massimo Boni