La Germania si prepara a rispolverare la sua rete di rifugi antiaerei in risposta alle crescenti minacce internazionali. Il governo tedesco sta lavorando a un progetto noto come “Piano Bunker”, che prevede la mappatura di tutti i rifugi ancora esistenti nel Paese e lo sviluppo di un’app per smartphone che guiderà i cittadini verso il riparo più vicino in caso di emergenza. L’iniziativa nasce dopo le recenti dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin, che ha minacciato attacchi contro gli alleati dell’Ucraina.
Il progetto è coordinato dal Bundesamt für Bevölkerungsschutz und Katastrophenhilfe (BKK), l’Ufficio federale per la protezione civile e l’assistenza in caso di catastrofi. Il BKK ha avviato un censimento per localizzare e valutare i rifugi antiaerei esistenti, molti dei quali abbandonati o riadattati per altri scopi dalla fine della Guerra Fredda. Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild, oltre ai rifugi costruiti specificamente durante il periodo bellico e della Guerra Fredda, verranno esaminati anche spazi pubblici come stazioni della metropolitana, edifici governativi e garage sotterranei, valutando la possibilità di convertirli in rifugi utilizzabili.
Un esempio simbolico è la stazione della U-Bahn di Pankstrasse a Berlino, costruita nel 1977 con un bunker integrato capace di ospitare oltre 3.000 persone. Tuttavia, queste strutture sono rare e non tutte le regioni dispongono di misure simili. Lo stato federale della Sassonia-Anhalt, nell’ex Germania orientale, non ha un solo rifugio pubblico, rendendolo particolarmente vulnerabile in caso di escalation del conflitto in Ucraina.
Il “Piano Bunker” arriva in un contesto internazionale teso. La scorsa settimana, la Russia ha lanciato un missile balistico nucleare disarmato sulla città ucraina di Dnipro, suscitando timori in Europa. Putin ha giustificato il lancio come una risposta all’impiego di armi a lungo raggio fornite dagli Stati Uniti e dal Regno Unito all’Ucraina, avvertendo che la Russia potrebbe attaccare obiettivi militari nei Paesi della NATO che supportano Kiev.
Questa minaccia ha spinto la Germania a riesaminare la sua capacità di protezione civile, imparando dall’esperienza ucraina, dove i rifugi improvvisati hanno salvato molte vite. Le città ucraine, spesso prive di rifugi adeguati nei primi mesi dell’invasione russa, hanno dovuto rapidamente convertire seminterrati, garage e stazioni della metropolitana in rifugi contro i raid aerei.
Alla fine della Guerra Fredda, la Germania disponeva di circa 2.000 rifugi pubblici. Tuttavia, con la caduta dell’Unione Sovietica, questi spazi furono progressivamente abbandonati, venduti o convertiti per altri usi. Alcuni sono diventati hotel, gallerie d’arte o persino fattorie di funghi.
Oggi, secondo il Ministero federale degli Interni, restano solo 579 rifugi sotto il controllo del governo, con una capacità complessiva di appena 480.000 persone — un numero esiguo rispetto alla popolazione tedesca di oltre 83 milioni. Il BKK sta lavorando per determinare quanti di questi rifugi possano essere riattivati e quanti nuovi spazi possano essere adattati.
Parte integrante del “Piano Bunker” sarà una nuova app per smartphone che guiderà i cittadini verso il rifugio più vicino. Questo strumento si ispira a un’applicazione simile già in uso in Ucraina, che si è rivelata essenziale per la sopravvivenza della popolazione durante gli attacchi russi. L’app fornirà informazioni in tempo reale sulla disponibilità e la capacità dei rifugi, offrendo indicazioni rapide per trovare protezione.
Nonostante l’impegno del governo tedesco nel censire e valutare i rifugi, non è ancora previsto un piano per la costruzione di nuove strutture. Secondo il notiziario ZDF, Berlino ritiene che i rifugi pubblici centrali, capaci di ospitare centinaia o migliaia di persone, non siano una protezione adeguata contro le moderne armi di precisione, che possono colpire bersagli specifici con un preavviso di pochi minuti.
Questa posizione è stata però messa in discussione dall’esperienza della guerra in Ucraina, dove gli attacchi indiscriminati di droni e missili hanno causato danni significativi, spesso colpendo aree residenziali e causando vittime tra i civili che non hanno avuto il tempo di raggiungere un rifugio sicuro. In molti casi, il pericolo è derivato non solo dall’impatto diretto delle esplosioni, ma anche dai detriti di missili intercettati che hanno causato devastazione nelle aree circostanti.
In effetti, la mancanza di rifugi antiaerei in tutta l’Ucraina nei primi mesi dell’invasione divenne un grosso scandalo in Ucraina, poiché le persone morirono perché non erano riuscite a raggiungere un bunker in tempo, o perché ciò che era disponibile localmente allo scoppio della guerra non era affatto a prova di bomba .
Oltre agli sforzi del governo, il “Piano Bunker” prevede che anche i cittadini facciano la loro parte. Secondo Bild, si incoraggeranno i proprietari di case a valutare la possibilità di adattare i propri spazi sotterranei come rifugi di emergenza, non aspettando che le autorità intervengano.
Il “Piano Bunker” rappresenta un segnale chiaro della Germania verso una maggiore attenzione alla protezione civile in un’Europa sempre più instabile. Anche se il governo non ha ancora delineato un piano per la costruzione di nuovi rifugi, il censimento nazionale e l’introduzione di un’app per la localizzazione dei rifugi esistenti sono passi importanti per garantire una maggiore sicurezza alla popolazione in caso di crisi. Resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a fronte di un’eventuale escalation del conflitto.