
Si terrà martedì 3 dicembre 2024 nella Sala Randi del Palazzo Comunale di Forlì in piazza Aurelio Saffi n. 8 la conferenza storica dal titolo “Bugie Coloniali – La storia coloniale italiana tra omissioni, negazioni e mistificazioni”.
Relatore il reporter e saggista Alberto Alpozzi, fra i maggiori esperti di storia coloniale italiana. Fu lui lo scorso anno a segnalare le inesattezze e le falsità storiche contenute nella mostra sul colonialismo presso i Musei Reali di Torino, costringendo la direzione a scusarsi e a rivedere e modificare prontamente i contenuti.
«Un incontro sulla storia della colonizzazione italiana dell’Africa – ha dichiarato Alberto Alpozzi – aperto a tutti gli esponenti di qualsiasi parte politica. Auspico un dibattito pubblico utile a costruire un passato condiviso. È ora di abbattere le divisioni e creare una nazione unita e matura contro chi sino ad oggi ha messo in scena mistificazioni e rifugge qualunque confronto per timore di essere smentito».
Autore di numerosi testi sulla storia degli italiani in Africa tra i quali la trilogia “Bugie Coloniali spiega: «Non è bastato un libro, ma ne ho dovuti pubblicare ben tre per smascherare le innumerevoli mistificazioni scritte. La storia coloniale italiana è sempre stata vittima di una narrazione ideologizzata, volta a mistificare un fenomeno ampio e meritevole di approfondimenti».
Alpozzi nelle sue conferenze porta alla luce una parte di quanto è stato omesso nelle precedenti pubblicazioni storiche: migliaia di chilometri di strade e ferrovie per creare commerci, scuole, ospedali e vaccinazioni, agricoltura moderna, bonifiche e deserti resi fertili, nuove e moderne città.
«Questi fatti – sottolinea Alpozzi – non sono mai apparsi come argomenti di discussione nell’ambito delle pubblicazioni di storia, nemmeno per essere confutati, così da scongiurare la minaccia che i documenti potessero dimostrare lo sviluppo apportato dagli italiani nelle colonie. Le eccellenze sono state bandite da un conformismo settario e militante che ha negato chiunque abbia segnato la storia con grandi opere, riforme e progresso».
L’approfondita indagine negli archivi ha fornito nuovi elementi di analisi e spunti di riflessione per completare un quadro storico ancora molto controverso.
«Perché – conclude Alpozzi – l’Italia è l’unica nazione al mondo che si compiace del riconoscimento dei propri errori e guarda con angoscia al proprio passato. È urgente una nuova analisi della storia della colonizzazione italiana. Criminalizzare gli italiani in Africa per farne credere tutto il male possibile associandoli solo a stragi, invasioni e sfruttamento è ormai banale conformismo, nemmeno più originale bugia».
