
La giustizia, seppur con i suoi tempi, arriva sempre. Oggi, il Tribunale di Roma ha emesso una sentenza importante: il Grande Oriente d’Italia, storica e influente istituzione massonica, è stato ufficialmente commissariato.
A guidare questa delicata fase sarà l’avvocato Raffaele Cappiello, nominato curatore speciale ai sensi dell’articolo 78 del Codice di Procedura Civile.
Chi è Raffaele Cappiello?
L’avvocato Cappiello è una figura di spicco nel panorama giuridico italiano. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma con lode, ha iniziato la sua carriera nel 1992, svolgendo attività di consulenza e assistenza legale, sia in ambito giudiziario che stragiudiziale, in materia societaria, bancaria, finanziaria e concorsuale. Ha collaborato presso lo studio del prof. Libonati a Roma, ricoprendo anche il ruolo di partner nell’associazione professionale “Libonati-Jaeger” fino al 2010, anno in cui ha fondato il proprio studio legale nella Capitale.
Dal 2015, Cappiello è Componente dell’Arbitro Bancario Finanziario del Collegio di Roma, un ruolo cruciale nella risoluzione delle controversie tra clienti e istituti di credito.
Gli incarichi attuali
Attualmente, l’avvocato Cappiello ricopre numerosi incarichi di rilievo:
Amministratore indipendente delle società B&C Speakers SpA, Avio SpA e Mediaset SpA;
Amministratore del Fondo Pensioni S.I.A.E.;
Componente del Comitato Consultivo del Fondo Tessalo, un fondo di investimento alternativo immobiliare di tipo chiuso riservato, gestito da DeA Capital Real Estate SGR SpA.
Una nuova fase per il Grande Oriente d’Italia
Con la nomina di Raffaele Cappiello, il Grande Oriente d’Italia entra in una fase di commissariamento che mira a ristabilire l’equilibrio e la trasparenza nella gestione dell’istituzione.
L’esperienza e le competenze dell’avvocato Cappiello saranno fondamentali per affrontare le sfide che attendono l’organizzazione, garantendo la corretta tutela degli interessi legali e patrimoniali dell’ente.
La decisione del Tribunale di Roma rappresenta un passo decisivo per assicurare che anche un’istituzione storica come il Grande Oriente d’Italia operi nel rispetto delle normative e dei principi di trasparenza richiesti.
Seguiranno aggiornamenti sugli sviluppi di questa vicenda. Per ora, il messaggio è chiaro: la giustizia può tardare, ma arriva sempre.