
“I Parlamenti implodono se non trovano bilanciamento tra i poli nella loro capacità di rappresentare e decidere, ma anche nel rapporto con gli altri poteri. Sono d’accordo con chi ritiene che difficilmente possa esistere una divisione assolutamente impermeabile tra poteri. Oggi il loro esercizio si coniuga in un ruolo più articolato e complesso, che si alimenta anche di controllo, indirizzo e verifica sul potere esecutivo. In questo senso non c’è funzione normativa esercitata dal governo che non sia soggetta a una reale codeterminazione tra governo e Parlamento”. Così il Vicepresidente della Camera dei deputati Giorgio Mulè introducendo l’evento “Ruolo del Parlamento e prerogative dei parlamentari e degli ex parlamentari”, che si è svolto questo pomeriggio in Sala della Regina. Sul ruolo della rappresentanza ha posto l’accento la vicepresidente Anna Ascani: “La democrazia rappresentativa è di fronte a un cambiamento profondo dei suoi paradigmi di riferimento – ha detto -. In un’era così complessa come questa, attraversata dalle trasformazioni derivanti dal digitale, si tratta di comprendere quali siano i confini del ruolo della rappresentanza parlamentare e verso quali obiettivi essa debba tendere. In questi spazi dovremo concentrare le nostre riflessioni future, se vogliamo preservare l’istituzione rappresentativa e, quindi, la stessa democrazia”.



