La nomina di Scott Bessent come futuro Segretario del Tesoro degli Stati Uniti da parte del presidente eletto Donald Trump ha infiammato i mercati. La decisione, annunciata dopo la chiusura dei mercati venerdì, è stata accolta con entusiasmo dagli investitori, che vedono in Bessent una figura capace di promuovere politiche fiscali rigorose ma favorevoli alla crescita economica.
Un nome di spicco per un secondo mandato ambizioso
Bessent, un miliardario noto per la sua carriera nel mondo degli hedge fund e la sua esperienza accademica, è stato scelto per la sua capacità di guidare le politiche economiche della seconda amministrazione Trump. Il presidente eletto ha dichiarato che Bessent aiuterà a inaugurare una “nuova età dell’oro per gli Stati Uniti”.
Tra le priorità di Bessent figura il piano economico “3-3-3”, ispirato alle politiche di Abenomics del Giappone. Questo piano prevede:
- Ridurre il rapporto deficit/PIL al 3% entro il 2028.
- Stimolare una crescita del PIL al 3% attraverso deregolamentazione e incentivi economici.
- Incrementare la produzione di energia a 3 milioni di barili equivalenti al giorno.
Bessent ha anche promesso di rendere permanenti i tagli fiscali introdotti nel primo mandato di Trump e di eliminare tasse su mance, straordinari e sussidi previdenziali.
Reazioni dei mercati
La notizia ha dato un impulso positivo ai mercati azionari. Lunedì, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,99%, superando i 400 punti e raggiungendo un nuovo record storico. Anche l’S&P 500 e il Nasdaq sono cresciuti rispettivamente dello 0,30% e dello 0,27%.
I futures obbligazionari hanno mostrato reazioni miste. I titoli a 10 anni sono scesi di 14 punti base al 4,27%, mentre il dollaro USA ha registrato un lieve calo, scendendo a 106,8 sull’indice del dollaro. Questo riflette un allentamento delle preoccupazioni per politiche monetarie potenzialmente troppo aggressive sotto l’amministrazione Trump.
Gli analisti vedono in Bessent una figura capace di bilanciare rigore fiscale e pragmatismo, attenuando l’impatto di eventuali misure commerciali aggressive, come l’introduzione di nuovi dazi.
Un curriculum di prestigio
Bessent, 62 anni, ha una lunga carriera che spazia dalla finanza all’accademia. Dopo essersi laureato, ha lavorato per banche di investimento private prima di entrare nel team di George Soros nel 1991, contribuendo a generare miliardi di dollari di profitti.
Nel 2015, ha co-fondato Key Square Capital Management e ha insegnato storia dell’economia a Yale tra il 2006 e il 2010. La sua vasta esperienza nei mercati finanziari e nelle politiche economiche lo rende una scelta strategica per guidare il Tesoro.
Conferma in Senato e sfide future
La nomina di Bessent dovrà essere confermata dal Senato. Se approvata, assumerà la responsabilità di supervisionare le politiche fiscali e monetarie degli Stati Uniti, le sanzioni economiche e la gestione del debito pubblico, in un momento cruciale per l’economia americana.
Con l’obiettivo dichiarato di stimolare la crescita e rafforzare l’economia, la scelta di Bessent rappresenta un segnale di continuità e ambizione per la seconda amministrazione Trump. Gli investitori, per ora, sembrano pienamente soddisfatti.