L’Europa deve prepararsi un sacrificio significativo per mantenere la pace e la sicurezza, secondo l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della NATO. In un recente intervento all’European Policy Centre, Bauer ha delineato uno scenario preoccupante: senza un’adeguata preparazione, il continente potrebbe trovarsi ad affrontare un conflitto su larga scala. Il messaggio è chiaro: rafforzare la deterrenza è essenziale per incoraggiare le aggressioni future da parte di Russia e Cina, ma ciò comporterà sacrifici economici e sociali.
Un’avvertita urgenza per la preparazione militare ed economica
Bauer ha evidenziato come, sebbene la NATO sia attualmente più pronta che mai, il rafforzamento delle capacità di difesa richiederà un impegno significativo da parte dei governi, delle aziende e dei cittadini. L’alto ufficiale è messo in guardia contro la dipendenza eccessiva dai modelli economici “just in time”, che, sebbene efficienti, risultano vulnerabili a shock imprevisti. Una maggiore resilienza industriale, ha detto, è fondamentale per garantire la stabilità economica e migliorare la deterrenza.
“La preparazione delle aziende per uno scenario di guerra”, ha dichiarato Bauer, “è parte integrante della prevenzione della guerra stessa.” Ha sottolineato che la capacità di garantire il flusso di beni e servizi, anche in caso di conflitti, è un elemento cruciale per contrastare la guerra ibrida e atti di sabotaggio economico.
Russia e Cina: Interconnessione minacce
Sebbene l’attenzione sia rivolta principalmente alla Russia e alla sua aggressione in Ucraina, Bauer ha avvertito che la dipendenza economica dalla Cina rappresenta un’altra debolezza strategica per l’Europa. Importazioni chiave, come minerali delle terre rare e medicinali essenziali, rendono i paesi occidentali esposti al rischio di coercizione economica.
“Pensavamo di avere accordi commerciali con aziende come Gazprom o con enti cinesi”, ha spiegato Bauer, “ma in realtà abbiamo accordi con i governi che li controllano, e sarebbe ingenuo pensare che non ne farebbero uso”.
Il costo della libertà: Sacrifici necessari
L’ammiraglio ha ribadito che aumentare la deterrenza richiederà sacrifici da parte dei cittadini. Politici e leader devono essere pronti a guidare le loro nazioni verso un maggiore impegno economico per la difesa, anche a costo di ridurre il livello di comfort sociale. Questa transizione, ha sottolineato, non è solo una questione di bilanci militari, ma una necessità per preservare la libertà e la sicurezza.
La lezione della Polonia: Prepararsi subito
Il monito dell’ammiraglio è stato sostenuto anche da esperti di sicurezza della Polonia, un paese che sarebbe in prima linea in caso di un’aggressione russa. Secondo le autorità polacche, l’Europa ha solo pochi anni per prepararsi, dato che la Russia potrebbe impiegare circa tre anni per ricostituire il proprio esercito. Katarzyna Pisarska, del Varsavia Security Forum, ha ribadito la necessità di una deterrenza credibile, sottolineando come l’Europa dipenda ancora troppo dalla protezione americana.
Un coinvolgimento totale della società
Bauer ha sottolineato che la preparazione alla guerra non riguarda solo le forze armate, ma l’intera società. Dal settore privato ai singoli cittadini, tutti devono essere pronti ad affrontare le emergenze e contribuire alla resilienza complessiva. La necessità di avere riserve di beni essenziali come acqua e batterie è stata presentata come un punto di partenza fondamentale per migliorare la prontezza.
Conclusioni: Una chiamata all’azione per l’Europa
Le dichiarazioni di Bauer e di altri esperti evidenziano un momento cruciale per l’Europa: sacrifici economici e strategici oggi potrebbero evitare costi ben più alti domani. La consapevolezza del rischio e la volontà di affrontarlo saranno determinanti per garantire la pace e la stabilità nel lungo periodo. L’Europa deve agire con urgenza, rafforzando la propria capacità di deterrenza e riducendo la vulnerabilità economica per evitare che uno scenario di guerra diventi una tragica realtà.