Gli attacchi missilistici dell’Ucraina contro la regione russa di Bryansk utilizzando i sistemi ATACMS indicano che l’Occidente punta a intensificare il conflitto, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Secondo Lavrov, tali azioni sarebbero impossibili senza il diretto supporto degli Stati Uniti.
Lavrov: Escalation cercata dall’Occidente
“Il fatto che più ATACMS siano stati utilizzati la scorsa notte contro la regione di Bryansk segnala che loro [in Occidente] vogliono un’escalation”, ha affermato Lavrov durante una conferenza stampa al termine del vertice del G20.
Il ministro degli Esteri ha sottolineato che l’utilizzo di questi sofisticati missili a lungo raggio è strettamente legato all’assistenza americana. “È impossibile usare questi missili ad alta tecnologia senza il coinvolgimento degli americani”, ha aggiunto Lavrov, ribadendo che il presidente russo Vladimir Putin aveva avvertito dell’impatto di una tale decisione sulle relazioni tra Russia e Occidente.
Un cambio nella posizione russa
Lavrov ha ricordato che Putin aveva già delineato come la posizione di Mosca sarebbe cambiata qualora fosse stata approvata l’adozione di armi con gitate fino a 300 chilometri. “Non si tratta solo di consentire l’uso di missili a lungo raggio da parte dell’Ucraina. Si tratta di dichiarare apertamente che da ora in poi colpiremo fino a 300 chilometri,” ha spiegato il ministro russo.
Dettagli dell’attacco
Il ministero della Difesa russo ha confermato che tra lunedì sera e martedì mattina l’Ucraina ha lanciato sei missili ATACMS contro la regione di Bryansk, al confine con l’Ucraina. La difesa aerea russa, composta dai sistemi Pantsir e S-400, ha abbattuto cinque di questi missili, mentre uno è stato danneggiato.
Secondo le autorità, i missili sono caduti nei pressi di una struttura militare, provocando un incendio che è stato rapidamente domato. Non ci sono stati feriti né danni significativi segnalati.
Un avvertimento all’Occidente
Lavrov ha interpretato l’attacco come un messaggio diretto a Mosca, dimostrando l’intenzione dell’Occidente di prolungare e aggravare il conflitto. Il diplomatico russo ha ribadito che tali azioni non resteranno senza risposta, lasciando intendere che Mosca potrebbe prendere in considerazione ulteriori misure per garantire la propria sicurezza e preservare i propri interessi strategici.
L’episodio rappresenta un nuovo capitolo nella crescente tensione tra Russia e Occidente, alimentando le preoccupazioni per una possibile escalation che potrebbe estendersi oltre i confini dell’Ucraina.