
(AGENPARL) – ven 15 novembre 2024 [image: image.png]
*Confimi Sanità su Decreto Tariffe: “Bene l’intesa di Stato-Regioni su LEA **ma
restano criticità su sostenibilità e appropriatezza prescrittiva delle
prestazioni protesiche”*
Roma, 15 novembre 2024 – “Apprendiamo con soddisfazione l’approvazione da
parte della Conferenza Stato-Regioni dei Nuovi LEA, l’aggiornamento delle
prestazioni e delle tariffe sono un importante passo avanti per il tutto il
Sistema Sanitario Nazionale ma restano aperti alcuni nodi cruciali legati
all’appropriatezza prescrittiva del settore protesico”. Così Confimi
Industria Sanità per voce del presidente Massimo Pulin a commento
dell’approvazione del cosiddetto “Decreto Tariffe”.
“Siamo soddisfatti che dopo otto anni – i nuovi Lea hanno fatto la loro
comparsa la prima volta nel 2017 – si sia riconosciuta l’importanza di
investire nel miglioramento delle prestazioni protesiche. Tuttavia, è
essenziale affrontare alcune criticità” sottolinea Pulin scendendo poi nel
dettaglio.
Rispetto al vecchio impianto del 1999, il numero dei dispositivi su misura
è stato ridotto da 1.315 a 1.063, con una maggiore attenzione
all’efficienza e alla funzionalità. Questi progressi, tuttavia, non
colmano alcune lacune importanti: dispositivi essenziali come gli ausili
specialistici su misura dell’elenco 30 bis e i presidi per la deambulazione
dei diabetici, oltre a tutta una serie di dispositivi pediatrici, rimangono
esclusi dal finanziamento diretto e saranno oggetto di gara, penalizzando i
cittadini più fragili e mettendo a rischio la qualità dell’assistenza.
Confimi Industria Sanità ribadisce che, nonostante il nuovo stanziamento
economico rappresenti un importante passo avanti, la ricezione delle
normative europee in merito mettono invece a rischio l’appropriatezza
prescrittiva degli ausili di ortesi e protesi e quindi la valorizzazione
delle competenze del settore. “Solo con una implementazione di prescrizioni
personalizzate sul paziente si potranno evitare gli sprechi e le
inefficienze del passato. Il rischio è che si ripresentino in una forma
nuova”.
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*Ufficio stampa*