
(AGENPARL) – mer 13 novembre 2024 *I SOCIAL MEDIA E L’INFORMAZIONE IN AMBITO SANITARIO: COME RICONOSCERE POST
ATTENDIBILI E INFORMAZIONI SCIENTIFICAMENTE CORRETTE?*
*La Scuola di specializzazione in dermatologia e venereologia di Padova
lancia la prima iniziativa al mondo per regolamentare l’informazione
sanitaria nei social media*
La crescente centralità dei social media nella comunicazione sanitaria
richiede un approccio regolamentato per garantire l’accuratezza e
l’affidabilità delle informazioni condivise*. Sebbene i social media
offrono un potenziale salute pubblica, l’assenza di regolamentazioni chiare
infatti genera sfide etiche e rischi di disinformazione*. C’è bisogno di
istituire delle linee guida strutturate per garantire l’affidabilità e la
qualità delle informazioni sanitarie sui Social media.
*Il dottor Fortunato Cassalia e la prof.ssa Anna Belloni Fortina del
Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino dell’Università di Padova
hanno appena pubblicato sulla rivista internazionale «Dermatology Reports»
lo studio Call for regulation of social media health content: an
initiative of the Italian Association of Hospital Dermatologists
(ADOI),che rappresenta il primo passo verso l’elaborazione di linee guida
per la regolamentazione dei contenuti sanitari condivisi sui social media. *
La *Call*, prima iniziativa al mondo nel suo genere, ha l’esatto obiettivo
di *contrastare la disinformazione, poiché l*’assenza di regole chiare sui
contenuti sanitari espone il pubblico a rischi significativi, come diagnosi
errate o trattamenti inappropriati; di p*romuovere l’uso responsabile dei
social media a*ttraverso lo sviluppo di linee guida basate su evidenze
scientifiche, si intende favorire una comunicazione etica e professionale;
di *migliorare la consapevolezza pubblica e la prevenzione, perché i*
social media, se ben utilizzati, possono essere strumenti potenti per
sensibilizzare il pubblico.
«Il nostro è un appello per la Regolamentazione dei Contenuti Sanitari sui
Social Media – *spiega il dott. Fortunato Cassalia, primo autore dello
studio e specializzando dell’Ateneo di Padova* -. Un’Iniziativa
dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI), che si propone
di analizzare l’uso dei social media da parte dei dermatologi italiani e di
valutare l’impatto delle loro attività sulla consapevolezza pubblica e sui
comportamenti preventivi. Con questa iniziativa, promossa e sostenuta
dall’ADOI, vogliamo istituire linee guida ufficiali e sottolineare
l’importanza di un percorso di formazione specifico per i professionisti
che scelgono di utilizzare i social media come strumento di divulgazione,
al fine di regolamentare e qualificare l’informazione sanitaria online. In
questo modo, intendiamo valorizzare il potenziale dei social media per
diffondere messaggi corretti e affidabili in ambito salute, riducendo al
minimo il rischio di disinformazione e fake news.»
«Questa iniziativa sottolinea il ruolo guida della Scuola di
Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell’Università di Padova
nel promuovere progetti innovativi che coniugano eccellenza accademica e
impatto sociale – *dice la prof.ssa Anna Brlloni Fortina, supervisore e
guida scientifica dello studio e direttrice della Scuola di
specializzazione* -. L’obiettivo è di migliorare l’educazione sanitaria e
posizionare il nostro Ateneo come riferimento internazionale per l’uso
etico dei social media in ambito sanitario.»
La *survey*, proposta dalla Scuola di Specializzazione in Dermatologia di
Padova e realizzata con il supporto e il sostegno dell’Associazione
Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI) si propone di valutare: le modalità
di utilizzo dei social media da parte dei dermatologi; l’influenza delle
attività online sulla conoscenza e sui comportamenti preventivi del
pubblico, l’appropriatezza e l’accuratezza dei contenuti condivisi; le
sfide e le opportunità legate alla comunicazione sanitaria digitale.
Questa iniziativa mette in luce la necessità di un uso etico ed efficace
dei social media per l’educazione sanitaria attraverso lo sviluppo di linee
guida per la condotta professionale e la qualità dei contenuti, il progetto
mira a *mitigare i rischi e a massimizzare i benefici della comunicazione
digitale in medicina. In quest’ottica la dermatologia si pone come leader
nell’integrazione responsabile dei social media nella pratica sanitaria.*
*Link allo studio:*
https://www.pagepress.org/journals/dr/article/view/10169