
(AGENPARL) – dom 10 novembre 2024 *Liste attesa: Aspat Basilicata,*
*A tutela della salute prevalga il buonsenso*
Smaltire le lunghe liste di attesa come impone il D.L. 73/2024 e come si
propone di fare la Regione Basilicata con la dgr 660 del 4 novembre u.s. che
assegna prestazioni aggiuntive alla sanità privata per l’abbattimento dei
tempi delle lunghe liste di attesa accumulatesi nella sanità pubblica, è un
giusto obiettivo, non si possono però discriminare e penalizzare alcune
branche rientranti a pieno titolo nei *LEA* e le relative strutture che
hanno di fatto *azzerato le proprie liste di attesa ma soprattutto
rispettato i tempi previsti dalle classi di priorità prescrittiva, *lavorando
oltre il Tetto assegnato senza certezza di retribuzione. Non vi sono cure
e prestazioni più o meno importanti, la rotta è tracciata dai *LEA *(livelli
essenziali di assistenza), l’insieme di tutte le prestazioni che i
cittadini hanno diritto a ottenere.
E’ quanto sostiene Antonia Losacco nella qualità di presidente dell’Aspat
Basilicata, evidenziando che la DGR ha esposto una tabella recante le
prestazioni ambulatoriali di cui all’art. 25 della legge n. 833/1978
prenotate al CUP e non erogate dalle strutture pubbliche regionali. La
predetta tabella non fa riferimento alcuno alle prestazioni codificate
nella branca di Medicina Fisica e Riabilitazione (FKT). Sembra un
provvedimento paravento, mascherato dall’obbiettivo di abbattere le liste
di attesa che interessa solo una decina di strutture private e rimane miope
verso le rimanenti 40 strutture che operano nel Comparto della
specialistica ambulatoriale, le quali a proprie spese hanno già erogato ed
eliminato all’origine le liste di attesa e meritano quindi anch’esse di
essere soddisfatte, tanto più perché trattasi di prestazioni
rientranti nei *LEA
*già erogate
La DGR attribuisce alle locali Aziende Sanitarie la possibilità di
incrementare solo ad alcune strutture il tetto di spesa assegnato per il
2024 fino a complessivi 2.5 milioni di euro, tramite un “addendum” ai
contratti vigenti per prestazioni da erogare in poco più di un mese *sulla
base delle agende del sistema Pubblico di prenotazione presenti sul CUP.*
Un provvedimento, pare, emanato in accordo con solo poche strutture, senza
alcuna previa concertazione con le Associazioni di categoria e/o con tutte
le strutture operanti nel sistema che potesse consentire un confronto
propositivo, volto a individuare la migliore soluzione per una proficua e
sana collaborazione pubblico-privato e garantire eque e trasparenti tutele
a tutti gli Operatori.
Si ritiene, tuttavia, che tale *modus operandi*, intervenendo in corso
d’opera sui tetti assegnati e, peraltro, in modo particolarmente
disomogeneo con riferimento a singole prestazioni, possa generare sulla
tematica dei tetti di spesa ulteriori forme di incertezza e di contenzioso,
posto che tale assegnazione potrebbe in futuro alterare la ripartizione del
tetto di spesa regionale, tanto valorizzando i c.d. *fabbisogni*, quanto
nella prospettiva residuale e, comunque, non condivisa dei c.d. *tetti
storici*.
Non solo, Antonia Losacco, sottolinea che la citata DGR, così impostata,
non potrà raggiungere gli obiettivi prefissati, posto che lo spazio
temporale al 31/12/2024 non consentirà alle strutture interessate di
erogare prestazioni per l’intera somma stanziata, con evidente mancato
raggiungimento degli obiettivi.
In tale prospettiva, risulterebbe certamente più opportuno e legittimo
mutare il titolo di assegnazione di tali risorse, evitando qualsivoglia
riferimento ai tetti di spesa contrattuali e prevedendo, al contempo, *rigorosi
adempimenti di rendicontazione e di tracciatura delle prestazioni erogate
in ragione dell’assegnazione straordinaria delle citate risorse.* Non solo.
Con quale criterio e modalità verranno assegnate alle strutture private le
prestazioni prenotate dal CUP alle strutture pubbliche? Chi informerà il
paziente prenotato dello spostamento sul privato?
L’Aspat Basilicata, già prima della dgr 660/2024 aveva chiesto un incontro
all’Assessore alla Salute dr Cosimo Latronico per affrontare,
specificatamente, tutte le problematiche del Settore della Specialistica
Ambulatoriale a partire dai grandi equivoci e ambiguità che ancora esistono
in Basilicata nel Settore della Riabilitazione, considerato che
l’applicazione dell’imminente Nuovo Tariffario reca una sostanziale e
rinnovata visione del sistema erogativo che connota soprattutto la branca
della Fisioterapia – Medicina Fisica e Riabilitazione, non solo in ordine
alle prestazioni, ma anche in ordine alla diagnostica e alla scelta delle
valutazioni.
I Presidi sanitari di FKT associati ad Aspat Basilicata annunciano la
richiesta di una legittima istanza per conoscere i volumi di attività di
FKT attribuiti e soddisfatti dai Presidi dell’ente pubblico, attualmente
non identificabili per assenze di agende CUP e auspicano che non vi sia la
firma dei contratti in “addendum” (come letto sui media) per non commettere
un’ingiustizia. Chiedono invece di poter “iniziare” forme di dialogo con
tutti gli Organi deputati che consentano di superare non solo le
problematiche individuate nella delibera 660/2024, ma per poter dare il
proprio contributo alla valorizzazione del sistema esistente tramite una
sostanziale e rinnovata visione del *Sistema erogativo*.
La Presidente Aspat Basilicata
Antonia Losacco