Se è vero che Marco Rizzo ha lanciato un appello al Generale Vannacci , il primo appuntamento di un’intesa sinora soltanto ipotizzata si è svolta in Umbria, dove il leader di Democrazia Sovrana e Popolare è candidato alla presidenza della Regione. . L’occasione? La presentazione del libro, Morire per la Nato? di Fabio Filomeni (Movimento il Mondo al Contrario) , seguace delle idee del celebre militare controcorrente. L’evento si è svolto sabato o9 novembre
al Perugia Park Hotel (Via Alessandro Volta 1).
“Il mio appello a Vannacci – ha spiegato Rizzo- vale in virtù di una considerazione più profonda della politica italiana e della politica internazionale. Ormai le classiche definizioni della destra e della sinistra tradizionale non tengono più. La vittoria di Trump arriva perché i democratici sono stati sconfitti nel profondo dalla società americana. la classe operaia, il ceto medio, gli immigrati gli ispanici e i neri, non sono categorie degli analisti pronte a farsi incasellare dal mainstream ma persone con problemi concreti, lavoratori in carne ed ossa. Hanno votato chi parlava dei loro problemi. Terremotando i democratici e i repubblicani. L’impostazione trumpiana contro la mondializzazione e il globalismo ha rotto gli argini dei partiti e diviso da un lato i sostenitori della globalizzazione selvaggia e dall’altro chi vuole tornare alla sovranità del popolo.
Anche in Italia, i partiti sono d’accordo su tutto. Destra e sinistra sono due facce della stessa medaglia. Fingono di dividersi su questioni minori, in realtà hanno la stessa politica estera, le stesse suicide politiche economiche. Per ribaltare il tavolo occorre una politica nuova, un sovranismo popolare che coinvolga chi ha principi solidi e di buon senso e non ritiene che l’uomo possa essere schiavo dei mercati o possa morire in guerra per la Nato per squallidi interessi geopolitici. Anche qui, come negli Usa, occorre far saltare il tavolo.”
Marco Rizzo “Vannacci è contro la guerra, come noi”
“I punti in comune con Vannacci ha spiegato Rizzo- sono il buon senso della politica, il fatto che il nostro Paese debba avere una sua indipendenza e autonomia dalle lobbies e dalle multinazionali, da mercati che decidono le guerre e da grandi concentrazioni di potere economico. Nel nostro Paese le multinazionali, vengono, prendono i soldi poi delocalizzano e licenziano. Hanno una tendenza predatoria. Occorre uno stato che non glielo lasci fare. Inoltre un generale in servizio distaccato alla politica come Vannacci, grazie ad un grande successo elettorale personale, ha fatto un discorso al Parlamento europeo contro la guerra che è davvero storico. E’ profondo. Carola Rackete, non conosce la guerra e ha votato per farla alla Russia e per mandare più armi più armi, Vannacci si oppone. Come noi.”
Marco Rizzo: “L’Umbria è il cuore dell’Italia. Deve essere centrale. Non può essere amministrata come un condominio. Proietti e Tesei hanno poca verve”
“In Umbria ha detto il candidato Rizzo- la mia candidatura è di rottura, rispetto a due colossi, centrodestra e centrosinistra che vedono la politica come un affare. Ci rivolgiamo principalmente a quelli che sono schifati dalla politica e non vanno più a votare. Dall’Umbria può partire una riscossa. Un risultato importante conseguito dal sottoscritto nei confronti di persone che pur perbene, non hanno forza, non hanno verve, non hanno la possibilità di rilancio per la Regione che può dargli chi, come me, ha fatto decenni di carriera e di battaglie politiche vere. L’Umbria ha bisogno di un cambiamento vero. Non va amministrata come un condominio.”