
(AGENPARL) – ven 08 novembre 2024 Luciano Caruso – Frammenti di Esistenza
mostra a cura di Paola Pozzi e Michele Maria Caruso
Galleria FrameArsArtes ? Corso Vittorio Emanuele 525 – Napoli
Vernissage mercoledì 13 novembre alle ore 18,00
Io ho sempre considerato ogni opera come un momento di una ricerca più vasta,
una tappa di un cammino in ?eri. Un’opera non è mai conclusa.
L. Caruso
Luciano Caruso – Frammenti di esistenza è la personale dell’artista (1944-2002) a cura di Paola Pozzi
e Michele Maria Caruso, che si terrà alla galleria FrameArsArtes di Napoli, testo critico di Silvia
PiMaretti.
“La mostra si propone come una “deriva” – citando un concetto tanto caro ai Situazionisti apprezzati
dall’artista – entro i frammenti di esistenza di Caruso per compiere un viaggio metaforico nella sua
complessità, aMerrabile al di sotto di molteplici strati?cazioni, non soltanto materico-pittoriche, ma
anche culturali-enciclopediche derivanti dai suoi molteplici interessi.” (S. PiMaretti)
La poetica del Frammento accompagna Luciano Caruso per tutta la sua vita artistica: dal frammento
prende nome la galleria FrameArsArtes che “grazie allo stretto rapporto personale della gallerista
Paola Pozzi con l’artista, si rivela uno dei luoghi più adatti per accogliere questa esposizione” scrive la
PiMaretti.
La mostra, si snoda in un percorso con una trentina di opere. La scelta è stata fatta guardando al tema
del frammento e del viaggio. Le opere provengono per la maggior parte da un collezionista privato che
ha negli anni acquistato un patrimonio che solo oggi decide di mostrare al grande pubblico. I lavori,
quasi nella loro totalità degli anni Novanta, mostrano la complessità della poetica dell’artista e della
sua evoluzione dai primi quadri degli anni ’60. L’uso della scrittura e della citazione in questi lavori si
erige a caratteristica principe con l’uso di colori naturali con elementi preziosi, quali perle e foglia
d’oro e carte pregiate e antiche.
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Biogra?a Luciano Caruso
Nato nel 1944 a Foglianise, nelle montagne del Sannio, Luciano Caruso ha vissuto a Napoli ?no al
1976, anno del suo trasferimento a Firenze.
Prima e dopo la laurea in Estetica medievale, lo stimolante ambiente culturale partenopeo degli anni
Sessanta gli consente di eMettuare le prime esperienze letterarie e artistiche, nelle quali si fondono
l’impegno politico e la sensibilità di poeta che lo porta a ricercare con artisti ed intellettuali nuovi
linguaggi artistici.
Frequenta così i pittori del Gruppo 58, che agiscono intorno alla “nuova ?gurazione”, come Mario
Persico, Guido Biasi, Enrico Bugli, Bruno Di Bello, Lucio Del Pezzo, Salvatore Paladino: entrerà in
contatto con l’ambiente milanese (tramite Enrico Baj, Sergio D’Angelo e Piero Manzoni) e parigino (i
lettristi, François Dufrêne e i situazionisti).
L’esperienza parigina degli anni Sessanta lascia in Caruso profonde tracce, come l’uso del
procedimento analogico di ascendenza surrealista e la nuova positività della “lettera” liberata dalla
parola.
Gli incontri a Napoli con il poeta Stelio Maria Martini e il gruppo di Linea Sud (1963-1967) e quelli con
Emilio Villa e Mario Diacono a Roma dal 1965, gli permettono di incanalare questi ricchi fermenti
rivolti alla ricerca di un rapporto visuale materico tra la poesia e la scrittura.
I suoi primi testi scritturali risalgono al 1963-1964 e il suo primo libro-opera è del 1965. Così, da Il
gesto poetico, antologia della nuova poesia d’avanguardia (Napoli 1968) in poi, è stato tutto un
proliferare di scritti, saggi, note, messe a punto e riscoperte, che intrecciandosi in maniera inscindibile
con la produzione verbo-visuale hanno segnato le tappe di una ricerca intensa e originale.
Nel 1967 dà inizio, assieme a Stelio Maria Martini, all’ esperienza di “Continuum”, collettivo di
discussione e sperimentazione che riesce a creare una ?tta rete di scambi e confronti.
Studioso del Futurismo, a partire dal 1977 dirige collane editoriali con la Spes di Firenze e Belforte di
Livorno, dando un contributo essenziale alla riscoperta di questo movimento che a lungo, nell’Italia
del dopoguerra, era stato sommariamente identi?cato con il fascismo, con la conseguente totale
scomparsa dal panorama culturale.
Negli anni ?orentini ripercorre e rielabora le scelte degli anni giovanili, senza perdere mai di vista la
sperimentazione e la collaborazione con artisti e intellettuali italiani e stranieri che come lui non
abbandonano l’idea dell’arte ribelle ad ogni tentativo di omologazione.
Partecipa a molte mostre personali e a tutte le più importanti esposizioni dedicate alla nuova scrittura,
poesia visiva, poesia visuale, libri d’artista, in Italia e all’estero.
Luciano Caruso muore a Firenze il 16 dicembre 2002.
INFO & CONTATTI
Luciano Caruso Frammenti di Esistenza
13 novembre 2024 – 22 gennaio 2025
Presso FrameArsArtes ? Corso Vittorio Emanuele 525 – Napoli
La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00
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