(AGENPARL) – gio 07 novembre 2024 Sanità, Berrino-Russo (FDI): presentazione Libro Bianco AISF 2024 è occasione importante di confronto
“La politica deve avere la forza di imparare dalle professioni, da chi studia e da chi vive sul campo le difficoltà, che nel caso specifico delle malattie epatiche, contano migliaia di persone. L’importanza degli attori coinvolti mi ha fatto appassionare al tema e mi fa perseguire nell’obiettivo di avvicinare la politica alla grande realtà dell’AISF, Associazione Italiana per lo Studio del Fegato che, in 54 anni di attività, cura e supporta chi viene colto da malattie epatiche. Da subito mi sono messo a disposizione per cercare di trasferire al legislatore quello che si può fare per incrementare l’approccio della sanità nazionale a tali malattie, per prevenire le stesse, per migliorare la qualità della vita dei pazienti e per ridurre l’impatto economico per il servizio sanitario nazionale. Attraverso il lavoro dell’Intergruppo parlamentare che presiedo, si può rafforzare la comunicazione tra le parti e per merito del Libro Bianco che oggi presentiamo – di cui ho curato la prefazione – si vuole ribadire l’impegno a lavorare in sinergia per il superamento delle barriere strutturali”.
Così il senatore Gianni Berrino, componente della 10° Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale del Senato e Presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Epatiti Virali e Malattie del Fegato”, aprendo la conferenza stampa di presentazione del Libro Bianco AISF 2024 dal titolo “Le malattie epatiche: definizione di ambiti e interventi per un approccio integrato”.
Emergenza epidemiologica e clinica, rappresentate dalle malattie del fegato, impegno delle Istituzioni e delle professioni sono centrali anche per il senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russ, membro della 10° commissione Affari sociali, sanità, lavoro, previdenza sociale che ha proseguito: “Serve una politica che faccia scelte appropriate, assieme alle Associazioni ed ai pazienti. Abbiamo abbracciato questa realtà delle malattie epatiche perché investendo di più in termini di prevenzione e screening si possono da un lato, curare per tempo e dall’altro, si può fare un buon lavoro in termini di riduzione della spesa pubblica. Mi riferisco all’impatto socio-economico nelle cure per contrastare le malattie epatiche ed i trapianti. Implementando i finanziamenti ed intervenendo preventivamente si possono delineare le migliori strategie di gestione di cura del paziente”.
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