In un clima di fervore politico, Robert Fico, Primo Ministro slovacco e figura prominente del populismo di sinistra in Europa, ha recentemente espresso il suo plauso per la vittoria elettorale di Donald Trump, evidenziando quella che considera una significativa sconfitta del progressismo e della narrativa mediatica dominante. In una conferenza stampa a Bratislava, il leader slovacco, noto per le sue posizioni scettiche verso l’Unione Europea e contrario al sostegno prolungato alla guerra in Ucraina, ha espresso congratulazioni per l’esito delle elezioni statunitensi, criticando i media per la presunta manipolazione dell’opinione pubblica tramite sondaggi e coperture faziose.
Il sostegno a Trump e la critica ai media
Nel suo discorso, Fico ha lodato la capacità del presidente eletto di andare oltre le convenzioni liberali e progressiste. “Da Bratislava, congratulazioni al nuovo Presidente americano. Siamo un Paese piccolo, ma attendiamo di poter collaborare in ogni ambito possibile,” ha affermato. Fico ha sottolineato come la vittoria di Trump rappresenti una sconfitta ideologica per i progressisti, con particolare riferimento alla stampa, che ha dipinto un quadro della campagna elettorale distante dalla realtà.
Secondo Fico, la copertura mediatica delle elezioni americane, focalizzata su una possibile vittoria di Kamala Harris, è stata un esempio di distorsione dell’informazione. “Soprattutto c’è una grande lezione che si applica ed è stata confermata durante le elezioni negli Stati Uniti. Non fidatevi mai dei media e dei sondaggi,” ha ammonito Fico, avvertendo anche i suoi cittadini che i media slovacchi potrebbero manipolare la percezione pubblica con simili tattiche.
Il paragone con l’Unione Europea e l’interferenza esterna
Fico ha espresso anche una certa ammirazione per la capacità di indipendenza decisionale di Trump rispetto ai Paesi membri dell’UE, spesso vincolati da normative stringenti e pressioni politiche provenienti da Bruxelles. Ha auspicato che la nuova amministrazione americana possa ispirare i Paesi europei a prendere decisioni più audaci senza il timore di sanzioni o conseguenze diplomatiche.
Sottolineando la propria posizione contro l’ingerenza negli affari interni degli altri Stati, Fico ha dichiarato: “Rispettiamo la scelta fatta dai cittadini degli Stati Uniti perché apparteniamo a quei politici che non interferiscono negli affari interni di altri stati.” In un commento mirato alla politica europea, ha espresso preoccupazioni per l’influenza di gruppi globalisti e il denaro estero che, secondo lui, spesso mina la sovranità delle scelte politiche.
L’opposizione alla guerra in Ucraina e l’attentato alla sua vita
L’opposizione di Fico al finanziamento della guerra in Ucraina è un tema che ha segnato profondamente la sua carriera politica e la sua stessa vita. Fico è stato vittima di un tentato omicidio da parte di un attivista filoucraino, colpito cinque volte. Le motivazioni dell’attentatore erano legate alla mancanza di sostegno militare all’Ucraina da parte del governo di Fico. In seguito al grave ferimento, Fico è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico che gli ha salvato la vita. L’aggressore, Juraj Cintula, ha confessato di voler “ferire” Fico come monito per le sue politiche di non interferenza nel conflitto.
L’attacco ha portato Fico a riflettere su come il clima politico acceso e la copertura mediatica ostile possano influenzare individui vulnerabili, fino a spingerli ad atti estremi. Collegando l’episodio con un successivo attentato al Presidente Trump, Fico ha dichiarato: “Operiamo in un’atmosfera in cui quando è impossibile sconfiggerci democraticamente, dobbiamo essere rinchiusi illegalmente. Se non funziona, qualche attivista deve essere provocato a tentare l’assassinio.”
Aspettative di cambiamento nella politica estera americana
Un tema centrale del discorso di Fico è stato il suo auspicio che Trump interrompa o riduca significativamente il sostegno militare all’Ucraina. Fico ha lodato la promessa di Trump di porre fine rapidamente alla guerra, dichiarando: “Mi aspetto che il presidente Trump segua rapidamente l’esempio della Slovacchia fermando o riducendo significativamente gli aiuti.” Questa visione riflette il desiderio di Fico di una risoluzione del conflitto che non comporti un ulteriore impegno bellico e sacrifici umani tra il popolo ucraino.
Inoltre, Fico si è detto fiducioso che, con la presidenza Trump, la discussione sulle armi a lungo raggio all’Ucraina, che rischierebbe di causare un’escalation di tensioni con la Russia, possa essere abbandonata.
Un futuro per la Slovacchia fuori dall’ombra della propaganda mediatica
Le parole più dure del Primo Ministro sono state riservate ai media, che lui accusa di aver alimentato il clima ostile che ha portato al suo stesso tentato omicidio. Fico ha lanciato un monito al popolo slovacco: “I media tendono a mentire e a creare un’immagine diversa dalla realtà, per non parlare dei sondaggi di opinione pubblica, che sono sempre commissionati per mostrare ciò che non è vero.”
Con questa dichiarazione, Fico si pone come paladino contro la “manipolazione mediatica”, tracciando una linea di demarcazione tra ciò che definisce “la realtà sul campo” e la narrazione costruita dalle élite liberali.