(AGENPARL) – gio 07 novembre 2024 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 07/11/2024, ore 13:16
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori Consiglio: Bilinguismo per medici di base, Parità di compenso per studenti delle professioni sanitarie, Centrale di pompaggio a Ultimo
**Mozioni di Team K e Gruppo verde. Concluso il tempo dell’opposizione; i lavori riprendono alle 14.30.**
Nell’ambito del tempo riservato alle proposte dell’opposizione, questa mattina in Consiglio provinciale a Bolzano Franz Ploner (Team K) ha presentato la Norme sul bilinguismo per mediche e medici di base: urge adeguamento (presentata dai conss. Ploner F., Köllensperger, Ploner A. e Rieder il 24/01/2024), con la quale proponeva di impegnare la Giunta provinciale 1. ad adeguare le disposizioni sulle competenze linguistiche richieste ai medici di medicina generale e sulla durata degli incarichi provvisori a tale categoria, in modo che abbiano tempo fino a cinque anni per conseguire i necessari attestati linguistici; 2. a istituire un tavolo di lavoro con l’Ordine dei medici per elaborare misure a sostegno dei medici e delle mediche che intendono proseguire in Alto Adige la propria attività. Le norme linguistiche sono importanti, ha detto Franz Ploner, tuttavia queste norme non devono impedire di curare i pazienti: tutti i cittadini devono essere seguiti da medici che parlano nella loro lingua, anche se non perfettamente, ma deve essere consentito il periodo necessario per imparare la lingua, ovvero dai 3 ai 5 anni come avviene per i medici ospedalieri. Va inoltre ridotto l’onere burocratico che carica sui medici, anche relativamente all’insediamento lavorativo di chi vuole rientrare dall’estero.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiarito che la proposta appare buona in teoria, ma in pratica indurrebbe sempre più medici di lingua italiana ad arrivare in Alto Adige. La lingua deve essere appresa prima di lavorare in un ambulatorio: quando potrebbe avere tempo di impararla, un medico, dopo una giornata di lavoro? Se i medici non tornano in Alto Adige non è per via della lingua, ma per altre difficoltà.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che invece che trattenere giovani medici locali che vanno all’estero si preferisce attirare medici da fuori, tanto che i pazienti sudtirolesi in periferia non trovano più medici che parlano la propria lingua, oltre a non recarsi nel bosco per l’orso, aver paura dei criminali per strada, non poter iscrivere i propri bambini alla scuola tedesca.
Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha chiarito che si tratta di un tema importante, anche per dare chiarezza a chi lavora nel settore. Il suo gruppo appoggia la mozione, tuttavia va ricordato che la normativa europea impedisce di prolungare contratti determinati entro un certo periodo, ma per imparare bene una lingua 5 anni sono necessari: l’ass. Messner come vuole risolvere la questione? Va considerata poi anche la problematica degli stipendi.
Paul Köllensperger (Team K), co-firmatario, ha chiarito l’importanza di rafforzare l’assistenza medica sul territorio, evidenziando che già oggi la carenza di medici di base è evidente. Il tempo per apprendere la lingua a livello C1 è troppo breve, forse sarebbe sufficiente un livello di conoscenza minore – ci vuole anche una commissione che interroghi i candidati sul linguaggio medico. È ovvio però che i medici sul territorio devono conoscere la lingua tedesca.
Harald Stauder (SVP) ha riferito di aver appreso da un articolo su una rivista germanica che siccome anche lì mancano medici, si fa ricorso a specialisti da altri Paesi: questo dimostra quindi che non è la politica altoatesina che ha fallito, come vorrebbe la STF, ma si tratta di un problema diffuso – con l’aggiunta che in Alto Adige è richiesta la padronanza di due lingue.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha riferito le dichiarazioni del min. Schillaci secondo cui a breve arriveranno 10.000 specialisti dall’India, che saranno assunti direttamente dalle Regioni e per i quali si stanno cercando già case, e chiesto se questo riguarda anche l’Alto Adige. Il primo confronto con un medico è un colloquio, ha chiarito, pertanto è importante reclutare medici che parlino il tedesco.
L’ass. Hubert Messner ha contestato quanto contenuto nelle premesse della mozione relativamente alla difficile sostituzione dei medici che vanno in pensione, specificando che ci sono attualmente 600 studenti di medicina dall’alto Adige a fronte di un fabbisogno di 350 nuovi medici; ha contestato anche la citata carenza di medici specializzati: ce ne sono tantissimi, attualmente ne vengono formati 205 secondo il modello austriaco, e quindi con retribuzione. Tanti di loro sanno o studiano il tedesco; 15 sono gli aspiranti medici di base, un settore che effettivamente non è attrattivo in quanto si può garantire solo una borsa di studio, non uno stipendio vero. In quanto alla formazione di tipo specialistico per i medici di base, esiste in Austria ma non in Italia: si confronterà con il min. Schillaci su questo. La formazione linguistica può non essere ancora ottimale, ma è importante garantire le prestazioni. Il contratto collettivo nazionale dei medici di base del febbraio 2024 è la legge cui bisogna attenersi, dato che i medici non hanno voluto un contratto provinciale: essa prevede una graduatoria annuale sulla base di determinati requisiti, che quindi vanno rispettati. Si aggiungono poi alcuni requisiti previsti a livello provinciale, come la certificazione linguistica C1 o B2, con raggiungimento del C1 entro 3 o 5 anni. Se nessun medico accetta l’incarico, si può fare ricorso a un’altra graduatoria, che non prevede la certificazione linguistica, per contratti di 12 mesi prolungabili per lo stesso periodo. La Provincia ha spazio di manovra solo nell’ambito del contratto integrativo provinciale, che dipende dalle contrattazioni sindacali. Ai medici specialisti vengono offerti numerosi corso di lingua, che prevedono il raggiungimento del C1 solo per quanto riguarda il lessico sanitario. I confronti tra Azienda sanitaria, Provincia e sindacato dei medici di base sono costanti. La mozione va respinta. Franz Ploner ha replicato sottolineando, tra le altre cose, che anche ai medici di base, così come a quelli dell’Azienda sanitaria, bisogna dare la possibilità di imparare bene la lingua. Presso la chirurgia di Innsbruck ci sono 30 altoatesini, che rimangono lì. La mozione è stata respinta con 20 no, 8 sì e 1 astensione.
Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha quindi presentato la Parità di compenso per tutti gli studenti e le studentesse delle professioni sanitarie (presentata dai conss. Oberkofler, Foppa e Rohrer il 12/02/2024), con cui chiedeva di incaricare la Giunta provinciale di parificare il compenso spettante a tutti gli studenti e tutte le studentesse della Claudiana per le ore di tirocinio, aumentandolo quindi a 15 euro, a partire dal 2024, per ogni ora di tirocinio svolto in tutti i corsi di laurea (Tecniche di laboratorio biomedico, Tecniche sanitarie di radiologia medica, Fisioterapia, Igiene dentale, Terapia occupazionale, Dietistica, Ostetricia, Logopedia, Tecniche di prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Assistenza sanitaria). Zeno Oberkofler ha spiegato che, se il compenso orario per il tirocinio degli studenti e delle studentesse di infermieristica della Claudiana è stato aumentato a 15 €, per mantenere la competitività della Claudiana in risposta alla decisione dell’Austria di corrispondere 600 € al mese agli studenti e alle studentesse del corso di infermieristica e nel contempo ovviare alla carenza di personale infermieristico, per tutti gli altri corsi di laurea non vi è invece stato alcun aumento. C’è quindi una disparità di trattamento, che crea un malcontento; la sanità funziona se funzionano tutte le professioni del settore.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha chiesto una breve interruzione per una verifica sull’ordine del giorno, dove risultavano proposte del proprio gruppo che non avrebbero dovuto esservi. dopo l’interruzione ha proposto di concludere il punto in trattazione, e di sospendere i punti 26 e 29 dell’.
In merito alla mozione in discussione, Franz Ploner (Team K) ha segnalato il proprio appoggio alla proposta, che intende garantire equità e giustizia presso la Claudiana. Il sostegno finanziario della formazione pratica deve essere uguali per tutti, mentre attualmente ci sono gruppi diversi, di cui uno privilegiato da questo punto di vista. Effettivamente, il sostegno finanziario, indennità pensionabile, ha attirato un maggior numero di studenti.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che la situazione andrebbe analizzata nei dettagli; in questo modo si contrastano solamente i sintomi: non bisogna impedire che i sudtirolesi vadano a Innsbruck, ma fare in modo che ritornino. Alla Claudiana gran parte della documentazione è in italiano e anche i tirocini sono fatti in italiano, i sudtirolesi trovano a Innsbruck la formazione nella propria madrelingua. va inoltre promosso il riconoscimento immediato dei titoli acquisiti all’estero.
Waltraud Deeg (SVP) ha ritenuto che del tema proposto da Oberkofler si dovesse effettivamente parlare, ma ha concordato anche con Knoll: spesso i giovani scelgono di svolgere una formazione all’estero, il che è un arricchimento, e quando tornano devono affrontare molti oneri burocratici – anche questo va analizzato. Questo riguarda anche le professioni in ambito sociale. Qui è stato creato un nuovo profilo professionale collocato al 4. livello, e quindi meglio retribuito. Ha quindi proposto di sospendere la mozione per approfondire il tema con l’assessore competente.
Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha segnalato che il proprio gruppo aveva sollevato il tema nella scorsa legislatura, con una proposta che era stata osteggiata, e ricordato il pacchetto di misure per l’assistenza sanitaria approvato in Austria. È importante che la Claudiana resti concorrenziale, e va bene che siano aumentati i compensi per i tirocini per gli infermieri: ogni passo nella direzione giusta aiuta; tuttavia, ora bisogna fare il secondo passo e garantire un compenso più alto anche agli studenti delle altre professioni, che non devono apparire come di seconda categoria.
L’ass. Hubert Messner ha ringraziato Oberkofler per la proposta e i colleghi per gli interventi, ricordando che questa retribuzione per la pratica era stata aumentata, arrivando a 15 € l’ora per gli infermieri, per far fronte alla concorrenza con l’Austria; nelle altre professioni non si era provveduto nella stessa maniera perché a Innsbruck questo pacchetto di misure riguarda solo gli infermieri. Alla Claudiana le lezioni sono in italiano e in tedesco, tutti i docenti insegnano nella propria madrelingua, è vero che ci sono documenti pubblicati solo in italiano e questo non va bene; nella sede di Brunico bisogna risolvere qualche problema, per rendere la sede più attraente. Va detto che anche gli importi per le altre professioni sono stati aumentati, fino a 7 €.Tutte le professioni sanitarie sono importanti. Zeno Oberkofler ha ribattuto che è vero che è importante che i giovani vadano all’estero, ma la Claudiana deve essere concorrenziale, considerando anche i costi della vita locali. Vero è che vanno considerate anche le professioni sociali, come detto da Deeg: ogni passo è importante, ma con questa mozione ci si vuole concentrare sulla Claudiana per renderla più competitiva. La mozione è stata quindi votata e respinta con 15 sì, 17 no e 1 astensione.
Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha quindi presentato la Centrale idroelettrica di pompaggio nel Comune di Ultimo – EMENDATA (presentata dai conss. Rohrer, Foppa e Oberkofler il 12/02/2024), al fine di incaricare la Giunta, relativamente al progetto della centrale, di (1) invitare in Consiglio provinciale, una volta completati i lavori e prima dello svolgimento del referendum, una delegazione del Consiglio dei cittadini e delle cittadine del Comune di Ultimo, al fine di presentare i risultati e relazionare sui lavori di tale Consiglio, e (2) di invitare in Consiglio provinciale l’azienda energetica provinciale Alperia al fine di illustrare il “pacchetto Ultimo” prima del previsto referendum. Nelle premesse, la consigliera spiegava che nel programma di Governo della Giunta è previsto in queste situazioni il massimo coinvolgimento della popolazione, il che presuppone che tutta la documentazione sia resa pubblica e accessibile. Rohrer ha sottolineato il significato del progetto e spiegato che con la mozione si intende promuovere maggiore partecipazione e trasparenza.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che il proprio partito ha una chiara posizione contro la realizzazione della centrale. Il progetto non è maturo ed è stato redatto senza consultare la popolazione di una valle che è già stata cementificata ed espropriata.
Harald Stauder (SVP) ha detto di avere una posizione simile a quella della STF sul progetto, ma di voler rispettare la posizione della popolazione, qualsiasi sia il risultato. Non si intende riproporre metodi del passato.
Zeno Oberkofler (Gruppo verde), co-firmatario ha auspicato un dibattito oggettivo: si tratta di un mega progetto con forte impatto, anche se dal punto di vista tecnico ci sono argomentazioni che parlano a favore, per esempio per prepararsi a periodi di siccità: meraviglia che Knoll si dica così contrario, mentre in un altro documento propone una centrale di pompaggio sul Renon. Bisogna riflettere su come si vogliono gestire questi mega progetti. Per la Val d’Ultimo ci sono argomentazioni pro e contro, ed è giusto che la popolazione locale venga coinvolta.
Se si vuole abbandonare l’energia fossile, bisogna trovare alternative, ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher intervenendo dai banchi dei consiglieri, e molto potenziale in questo senso arriva dall’energia idroelettrica: l’eolico non offre in Alto Adige grandi prospettive e il sole è disponibile solo di notte. Una centrale di pompaggio è una buona idea; all’Alperia che presentava questa proposta lui aveva detto che bisogna sentire la popolazione locale. Il referendum non sarà vincolante, ma se ne rispetterà l’esito. Egli ha quindi proposto ai presentatori di confrontarsi con il Comune di Val d’ultimo e poi riproporre il documento: importante è informare il Consiglio provinciale, ma non sarebbe opportuno interferire con il Comune.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha rilevato la volontà di rispettare la volontà della popolazione, ma ribadito che il referendum non è vincolante. Ha chiesto quindi se era stata data assicurazione scritta.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha chiarito che il presidente della Provincia ha fatto una promessa: lui di solito non lo difende, ma non va bene che alcuni consiglieri lo mettano in dubbio. La procedura per il referendum è partita, e presidente e Giunta rispetteranno la promessa. Il referendum non va usato per portare avanti interessi politici in Consiglio. Ha concluso che ci vorrebbero più referenda.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che così come tra i Verdi, anche nel suo partito ci sono opinioni divergenti su determinati progetti. Importante è che si usino sempre meno le energie fossili; il progetto sul Renon era maturo, ma la popolazione non era stata coinvolta; è invece importante coinvolgere la popolazione.
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