(AGENPARL) – mer 06 novembre 2024 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui
PRESENTATO A ECOMONDO IL PRIMO STUDIO LCA SUGLI IMBALLAGGI INDUSTRIALI IN LEGNO
ASSOIMBALLAGGI SI POSIZIONA COME LEADER NELL’ADOZIONE DI SOLUZIONI SOSTENIBILI E CIRCOLARI
Nell’ambito di Ecomondo, fiera internazionale dedicata alla
sostenibilità, Assoimballaggi di FederlegnoArredo porta al centro del dibattito
uno dei temi più rilevanti per il settore degli imballaggi: l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle
Assessment, LCA) dei prodotti.
In particolare, durante il convegno “Imballaggi in legno e sughero tra tradizione e innovazione: dalla
materia prima alla riciclabilità e compostabilità” è stato presentato lo
“Studio LCA sugli imballaggi industriali in legno e casse pieghevoli”, una ricerca pionieristica per il comparto.
Condotto dall’Università di Firenze per conto di
AssoImballaggi, si tratta di uno strumento fondamentale per conoscere quali sono gli
impatti generati da un singolo prodotto lungo l’intero ciclo di vita, e fornisce
dati cruciali per comprendere gli ambiti
in cui intervenire per migliorare le performance complessive lungo tutta la
filiera.
“Il settore degli imballaggi in legno
si pone come punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile, dimostrando che
l’uso responsabile delle risorse naturali può portare a soluzioni con un impatto ambientale ridotto” sottolinea Andrea Attilio Gava, presidente di Assoimballaggi. “Le nostre aziende sapranno
rispondere alle nuove esigenze del mercato migliorando i già ottimi impatti
complessivi dei prodotti, ponendosi quindi come partner in grado di aiutare
l’intera filiera nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibili,
fissati dalle direttive UE e dagli accordi internazionali. Una sfida che ci
sentiamo pronti a cogliere che potrà far crescere e qualificare tutto il nostro
settore, garantendo al mercato degli imballaggi in legno un ruolo primario, in
un’ottica di logistica sostenibile”.
Gli imballaggi industriali in legno oggetto dello studio sono un prodotto strategico per la logistica
italiana e vengono utilizzati per trasportare in modo sicuro mercidi qualsiasi dimensione. Progettati su misura, rappresentano un
prodotto unico nel suo genere, i cui benefici ricadono su produttori,
rivenditori e consumatori.
Lo studio mette in evidenza che l’intero ciclo di vita di un
imballaggio industriale, calcolato con il metodo “cradle to grave” (dalla culla alla tomba), è in
grado di assorbire più CO2 di quanta ne emetta, avendo quindi complessivamente
un impatto positivo. Assolta la loro
funzione di trasporto, possono essere facilmente riciclati per produrre altri
prodotti a base legnosa, come ad esempio i pannelli per i mobili, mantenendo
stoccata la CO2.
“Assoimballaggi è una delle prime
associazioni in Europa ad aver condotto uno studio di tale portata.La sostenibilità è una delle nostre priorità ed il
nostro impegno è rivolto a supportare gli associati nel raggiungimento dei loro
obiettivi di sostenibilità. Da questo punto di vista gli studi LCA sono uno
strumento fondamentale per comprendere gli impatti ambientali dei prodotti come
punto di partenza per definire efficaci strategie di miglioramento” conclude Gava. “Allo stesso tempo, siamo consapevoli del ruolo cruciale che svolgiamo
nelle filiere in cui operiamo, e vogliamo umilmente sottolineare il valore che
portiamo al mercato: i prodotti che progettiamo e fabbrichiamo ogni giorno, con
l’aiuto dei nostri preziosi collaboratori, sono strumenti essenziali per tutto
il settore manifatturiero italiano e non solo.”
Il convegno ha anche offerto un’analisi approfondita della
filiera dell’imballaggio, dalla gestione sostenibile delle foreste alla
riciclabilità del prodotto finale. Per quanto riguarda la gestione delle
foreste, un aspetto strettamente correlato allo studio LCA riguarda gli impatti
dei trasporti per l’approvvigionamento delle materie prime, oggi
prevalentemente importati da altri paesi UE o extra UE.
Una delle sfide importanti in questo ambito è riuscire a
sviluppare delle filiere forestali nazionali, consapevoli che queste possono
portare ad importanti benefici sia in termini ambientali, con la riduzione
degli impatti dei trasporti, ma anche sociali ed economici. Proprio in questo ambito sta lavorando FederlegnoArredo,
essendo uno dei soci fondatori del Cluster Italia Foresta Legno, che si pone
l’obiettivo di supportare progetti che promuovano filiere forestali corte.
Inoltre Assoimballaggi si sta occupando anche di affrontare
alcuni paradossi legati alla
compostabilità: il legno viene utilizzato dagli impianti di compostaggio
come innesco per avviare il processo di compost, ma non risulta conforme allo
standard europeo di riferimento EN13432 a causa dei tempi di decomposizione più
lunghi. In questo periodo è in discussione l’aggiornamento dello standard
europeo, e Assoimballaggi ha chiesto una modifica per correggere questa
distorsione. Il legno, infatti, è un materiale biodegradabile
e compostabile.
La filiera del legno-arredo è un
esempio virtuoso di economia circolare: gli imballaggi in legno, (pallet, casse, cassette, ecc), una
volta terminato il proprio ciclo di utilizzo, subiscono un processo per cui
divengono componenti di pannelli in legno che, a loro volta, serviranno a
costituire arredo.
FederlegnoArredo ha lavorato molto con le associazioni
europee di categoria per salvaguardare il riconoscimento positivo di tale
processo, messo a rischio dalla definizione inizialmente fornita dalla bozza
del testo del Regolamento Europeo Imballaggi. A tutela di un sistema integrato e virtuoso, il materiale che può
essere reimmesso nella filiera a seguito del processo di riciclo – anche per
finalità differenti dall’imballaggio da cui deriva – è stato definito
dall’Unione Europea “riciclo di alta
qualità”.Un risultato che consente di preservare la sostenibilità
degli imballaggi in legno, comprese cassette in legno e imballaggi industriali,
riaffermando che la qualità del riciclo sia legata non al mantenimento del
medesimo utilizzo ma al beneficio
ambientale che genera. Il comparto imballaggi fattura circa
2,5 miliardi di euro,
come attestano i dati del Centro Studi FederlegnoArredo, è composto da circa 2
mila aziende e occupa circa 17mila addetti.
GUARDA E SCARICA LE FOTO DEL CONVEGNO
Rimini, 06 novembre 2024
_______________________________
Ufficio Stampa FederlegnoArredo
Alessia Quiriconi
Chiara Sirianni
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