(AGENPARL) – mer 06 novembre 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Eima, Cia: bene nuove risorse per meccanizzazione, volano per ripresa. Ora
certezze su tempi e semplificazione*
*Le dichiarazioni del presidente nazionale, Cristiano Fini, nel suo
intervento al convegno politico di apertura *
Roma, 6 nov. – “Bene le nuove risorse per favorire la meccanizzazione
agricola, volano per la ripresa del settore. Servono, ora, certezze sui
tempi e una necessaria semplificazione delle procedure”. Così, oggi, il
presidente nazionale di *Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini*, nel suo
intervento al convegno politico di apertura all’Eima International 2024 a
Bologna. In un periodo di crisi economica, la meccanizzazione può fornire
le risposte utili a superare le difficoltà date dal *climate change*. Serve,
infatti, un potente supporto tecnologico, con macchine di nuova generazione
capaci -insieme a sistemi digitalizzati sempre più performanti- di rendere
più produttivi i terreni marginali e di dosare scientificamente gli input
chimici e la risorsa idrica, riducendo al contempo i costi, con la gestione
totalmente informatizzata dei fattori produttivi. Cia ha ribadito, dunque,
l’urgenza di tornare a pianificare la sostituzione dei mezzi meccanici
obsoleti con una programmazione strutturata e una visione pluriennale, che
possa essere accessibile al numero più ampio di agricoltori,
con costi minori e una burocrazia semplificata. “Quando si parla di
autosufficienza alimentare, aumento della produzione, maggiore redditività
per i produttori e sostenibilità ambientale, bisogna ricordare che questi
obiettivi possono essere raggiunti solo tramite una meccanizzazione
agricola innovativa e altamente tecnologica. Ormai è si tratta di un
processo che deve essere irreversibile”, ha dichiarato Fini. L’Italia, con
un milione e mezzo di macchine agricole immatricolate prima del ’96, spesso
senza i più basilari sistemi di sicurezza (si registrano ancora 120 decessi
l’anno) ha, infatti, urgente bisogno di un ricambio del ‘parco macchine’.
Per farlo, c’è bisogno di raggruppare le diverse misure in uno strumento
unico con una visione di lungo periodo. A questo andrebbe abbinato un
pacchetto di incentivi per il sostegno ai giovani agricoltori,
all’agricoltura di precisione e all’acquisto di mezzi a trazione green,
interventi cruciali per l’innovazione e la sostenibilità del comparto
agricolo nazionale. ”Per fare impresa ci vuole programmazione -ha concluso
Fini-. Le nostre imprese devono poter sapere su quali aiuti possono contare
nel lungo periodo, per poter così impostare le loro iniziative
imprenditoriali sia dal punto di vista tecnico che da quello economico”.
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*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
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