(AGENPARL) – mer 06 novembre 2024 (ACON) Trieste, 6 nov – “Quanto sta accadendo alla studentessa
iraniana arrestata sabato dopo che, per protestare contro
l’obbligo del velo, si ? spogliata dei vestiti rimanendo in
biancheria intima nel cortile del dipartimento di Scienza e
Ricerca dell’universit? Azad di Teheran, ? agghiacciante e non
pu? passare inosservato”.
Lo afferma in una nota Dusy Marcolin, presidente della
Commissione regionale pari opportunit? (Crpo Fvg).
“Quanto successo – prosegue Marcolin -, qualunque sia stato lo
svolgimento dei fatti, non solo scopre un corpo femminile, ma
evidenzia con una forza incredibile, soprattutto, lo stato di
privazione di libert? nel quale tante donne, come in Iran
appunto, sono costrette. Ecco allora che crediamo che quanto
successo a questa studentessa, Ahoo Daryaei, debba scuotere
fortemente, ancora una volta, le coscienze di tutti e ci veda
uniti tutti assieme, a combattere per la libert? femminile
affinch? i diritti umani, specie quelli delle donne, diventino
realt? e non solo slogan”.
“Dal momento dell’arresto della giovane donna non sappiamo pi?
nulla e possiamo, purtroppo, solo immaginare a quali trattamenti
potrebbe essere sottoposta. L’episodio – conclude Marcolin – ci
ricorda Mahsa Amini, arrestata per non aver indossato
correttamente il velo e morta in seguito alle percosse della
polizia. La sua tragica scomparsa scaten? un’ondata di proteste
in tutto l’Iran dando il via al movimento ‘Donna, Vita, Libert?’.
ACON/COM/sm
060931 NOV 24