
(AGENPARL) – mar 05 novembre 2024 UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Cinema Odeon – Mediateca Regionale Ligure “Sergio Fregoso”
In programmazione a grande richiesta continua il capolavoro di Paolo Sorrentino “Parthenope”
La Spezia, 5 novembre 2024 – Al via la nuova programmazione cinematografica del Cinema Odeon alla Mediateca Regionale Ligure “S. Fregoso” che continua a grande richiesta con la visione del capolavoro del premio Oscar Paolo Sorrentino, “Parthenope”, con Stefania Sandrelli, Celeste Della Rocca e Gary Oldman, un tuffo in un’altra grande bellezza, con L’amico della mia amica per il ciclo Commedie e Proverbi di Rhomer e Paris, Texas, il capolavoro restaurato di Wim Wenders.
La programmazione cinematografica dell’Odeon dal 5 Novembre al 10 novembre:
L’AMICO DELLA MIA AMICA: martedì 5 novembre ore 17.00; mercoledì 6 novembre ore 21.00.
PARIS, TEXAS: martedì 5 novembre ore 21.00; mercoledì 6 novembre ore 15.00 e 17.30
PARTHENOPE: giovedì 7 novembre ore 17.00 e 21.00 ; venerdì 8 novembre ore 17.00 e 21.00; sabato 9 novembre ore 19.00 e 21.15; domenica 10 novembre ore 15.00, 17.15, 19.30
Trama
“Parthenope”, il capolavoro di Sorrentino sul lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore. E poi ti fanno ricominciare. La perfetta estate di Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. E l’agguato della fine. Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità. E poi tutti gli altri, i napoletani, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, disillusi e vitali, le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze Lo scorrere del tempo regala tutto il repertorio di sentimenti. E lì in fondo, vicina e lontana, questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male. Paolo Sorrentino trova la bellezza, e il sublime, nelle sue immagini e in un a vicenda che mette assieme e intrecciando la storia di una giovane donna che “si è lasciata andare” per combattere il dolore, quella di una città (Napoli), e una riflessione generale sull’esistenza.
“L’amico della mia amica” per la rassegna “Commedie e Proverbi” di Eric Rhomer, nella periferia parigina, la giovane commessa Blanche e la studentessa Léa sono intime amiche: la prima sembra spinta verso l’amore per l’affascinante ingegnere Alexandre, mentre la seconda frequenta senza troppa convinzione Fabien. I quadri di Rohmer sono impressionisti: non c’è musica, non ci sono primi piani, non ci sono colori sgargianti. Le scene di vita quotidiana sono riprese in maniera minimale, seguendo più i sussulti delle frasi non dette che profondità filosofiche di pensiero. La vita non è un monocromo blu sul modello Yves Klein ma un insieme di diverse sfumature di colore che possono mutare con il cambio di stagione, al primo colpo di vento. Rohmer coglie perfettamente questa caducità e la fissa magistralmente sulla sua tela, costringendo lo spettatore a condividere la empatia per i diversi personaggi.