(AGENPARL) – lun 04 novembre 2024 Comunicato stampa
Guberti: “L’analisi dei bilanci dell’ultimo triennio evidenzia, per le imprese innovative, un profilo finanziario più
robusto, in termini sia di performance economiche, sia di sostenibilità dell’indebitamento finanziario”
CAMERA DI COMMERCIO: DAI PUNTI IMPRESA
DIGITALE SUPPORTO SU TRANSIZIONE 5.0
Migliora il grado di maturità digitale delle imprese ferraresi e ravennati, ma la strada verso la digital transformation
è ancora lunga. Solo il 16% delle PMI ha un livello avanzato di digitalizzazione e solo un lavoratore su quattro può
essere considerato un esperto digitale
Negli ultimi 3 anni sono oltre 1000 le imprese ferraresi e ravennati
accompagnate nei processi di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità dai
Punti impresa digitale (Pid) della Camera di commercio, che ora si appresta a
potenziare con un nuovo servizio l’attività di orientamento e tutoraggio alle imprese in
materia di Transizione 5.0. Si tratta degli incentivi per le imprese che hanno già
effettuato o che hanno in programma progetti di innovazione che comportino una
riduzione dei consumi energetici.
“Con questa iniziativa – ha sottolineato Giorgio Guberti, presidente della Camera di
commercio di Ferrara Ravenna – vogliamo affiancare le imprese, con il supporto delle
associazioni di categoria, nel cogliere le grandi opportunità offerte da Transizione 5.0.
Attività – ha proseguito Guberti – che sono in continuità con quanto già realizzato
dalla Camera di commercio in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made
in Italy sul precedente Piano Transizione 4.0 e che aiuterà tanti nostri imprenditori ad
usufruire delle agevolazioni offrendo con tempestività supporto sui bandi aperti e un
primo orientamento sulle procedure previste per beneficiare di tali finanziamenti”.
Sale, intanto, il livello di maturità digitale delle imprese ferraresi e ravennati: meno
“esordienti”, più “esperti” o “campioni” delle tecnologie 4.0, ma c’è ancora molto da
fare. Le analisi curate dai Punti impresa digitale della Camera di commercio, infatti,
mostrano che solo il 16% delle PMI ha un livello avanzato di digitalizzazione e che
solo un lavoratore su quattro può essere considerato un esperto digitale.
Imprese innovative più solide “L’analisi dei bilanci dell’ultimo triennio – ha
concluso il presidente della Camera di commercio – evidenzia un profilo finanziario
più robusto, in termini sia di performance economiche, sia di sostenibilità
dell’indebitamento finanziario. I tassi di crescita del fatturato sono mediamente più
elevati rispetto alle aziende non innovative, con scostamenti anche a doppia cifra.
Registriamo, infine, migliori performance anche in termini di marginalità operativa
lorda, a riprova del fatto che l’innovazione apporta valore aggiunto alle soluzioni e ai
prodotti offerti dalle imprese al mercato”.
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