
Il Consiglio di Gestione del Comitato “Il Mondo al Contrario” comunica che in data odierna è stato presentato presso l’Autorità Giudiziaria competente atto di denuncia e querela nei confronti del sig. Marco Ugo Belviso rispettivamente per i reati di calunnia e diffamazione. L’azione legale si è resa necessaria per tutelare l’immagine del Comitato nonché la reputazione e l’onorabilità del Presidente Fabio Filomeni, del Segretario Bruno Spatara e del Tesoriere Gianluca Priolo, tutti destinatari di una precisa e sistematica opera di diffamazione, messa in atto dal sig. Belviso.
Già il 22 settembre 2024, infatti, il sig. Belviso annunciava pubblicamente presso vari organi di stampa di essere stato vittima di una “aggressione squadrista” da parte dei sig.ri Fabio Filomeni, Bruno Spatara e Gianluca Priolo, in occasione dell’incontro avvenuto presso il suo appartamento in Udine e finalizzato a comunicargli l’espulsione definitiva dal Comitato.
A queste prime dichiarazioni diffamatorie seguiva la presentazione di una querela per i reati di violenza privata e minaccia nei confronti dei membri già menzionati del Comitato. Nei giorni successivi, Marco Ugo Belviso rilasciava dichiarazioni ulteriormente lesive della dignità dei sig.ri Filomeni, Spatara e Priolo, attribuendogli condotte violente ed intimidatorie, asseritamente realizzate nel corso dell’incontro del 22 settembre 2024.
Il Comitato, insieme ai sig.ri Filomeni, Spatara e Priolo, è in possesso della registrazione audio integrale del colloquio con il sig. Belviso che ha avuto luogo in Udine il giorno 22 settembre. Il documento audio ha un significato univoco nel senso dell’assoluta infondatezza del racconto falso e calunnioso che il sig. Belviso ha fatto di quell’incontro. Quest’ultimo si è infatti svolto in modo urbano e civile e i toni violenti, offensivi e minatori, come si evince dalla registrazione audio, non appartengono certo ai membri del Comitato, che non hanno in alcun modo fatto ricorso a violenza o atteggiamenti intimidatori, come ha falsamente sostenuto Marco Ugo Belviso.
Alla luce di questa inconfutabile prova, il sig. Belviso dovrà certamente rispondere del delitto di calunnia per aver falsamente accusato di aver commesso dei reati i sig.ri Filomeni, Spatara e Priolo, pur sapendoli innocenti; e di plurimi reati di diffamazione, commessi in tutte le occasioni in cui Marco Ugo Belviso ha attribuito ai membri del Comitato condotte e atteggiamenti violenti e minatori che non hanno avuto mai luogo, come agevolmente si deduce dalla registrazione audio integrale dell’incontro.
Il Comitato e i componenti del Consiglio di Gestione si riservano ogni ulteriore azione legale a tutela dei rispettivi interessi e diffidano chiunque dal dare corso alla commissione di ulteriori reati da parte del sig. Belviso, in particolare volti a ledere la dignità dei sig.ri Filomeni, Spatara e Priolo e, soprattutto, l’immagine del Comitato.