
(AGENPARL) – mar 29 ottobre 2024 Giù le vecchie ciminiere della centrale di Piombino, al loro posto un
innovativo polo di turismo sostenibile
Stamani l’intervento di abbattimento con microcariche esplosive posizionate alla base delle
due grandi strutture, alte 195 metri ciascuna, che si sono così ribaltate fino a terra.
Piombino (Li), 29 ottobre 2024 – Non esistono più le due ciminiere dell’ex centrale Enel di Tor del
Sale, a Piombino, dismessa nel 2015 e oggetto di un preliminare di vendita nel 2018 tra Enel e
Tor Del Sale s.p.a., che ha dato vita al nuovo corso per la riqualificazione del sito in chiave turistica
e di sostenibilità ambientale.
A partire dal novembre 2021 sono iniziate le attività di demolizione nel perimetro di centrale,
secondo un cronoprogramma che vede Tor del Sale Spa eseguire gli smantellamenti delle
strutture preesistenti entro il 2025, in parallelo alle bonifiche dell’area curate da Enel.
Il passo cruciale, e anche il più scenografico, della trasformazione dell’ex sito produttivo è avvenuto
questa mattina con la demolizione delle due grandi ciminiere alte quasi 200 metri (195 metri
ciascuna), svettanti sul golfo della città toscana che da oggi ha definitivamente cambiato skyline.
Lo spettacolare abbattimento, avvenuto con microcariche esplosive secondo i migliori standard
tecnologici e ambientali (vedi paragrafo tecnico dedicato sotto), rappresenta di fatto la tappa più
iconica di un progetto di riqualificazione che si appresta a trasformare un sito industriale dismesso
in un innovativo polo vocato al turismo sostenibile, con numerose opportunità e strutture dedicate
all’attività fisica, allo svago e alla nautica.
L’operazione, eseguita da ditte specializzate del settore per conto di Tor del Sale, si è svolta nella
massima sicurezza alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del
prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi, del sindaco di Piombino Francesco Ferrari, dei rappresentanti
Tor del Sale, della responsabile riqualificazione siti Italia di Enel Lavinia Ferri e della responsabile
filiera gas Italia di Enel Federica Rofi.
“Quello di oggi – ha detto Eugenio Giani – è un evento storico, il segno tangibile della nuova
progettualità per Piombino e per la costa toscana. Abbiamo detto più volte, anche attraverso la
nostra disponibilità per il rigassificatore, che lascerà le acque quando già pattuito con il Governo,
della strategia di rilancio innovativo di questo tratto di costa e non solo, come conferma la trattativa
sul futuro dell’acciaio in Italia e a Piombino che, come Regione, seguiamo passo dopo passo. Solo
pochi giorni fa, da commissario straordinario delle opere, ho inaugurato il nuovo piazzale di fronte
alla banchina: si cominciano a vedere le fortissime potenzialità di Piombino e la sua funzione di
interesse nazionale. Il progetto con Enel è forte del dialogo con le istituzioni – ricordo il supporto
delle fasi autorizzative e ambientali da parte della Regione e di Arpat –, con il territorio e con l’Oasi
Padule Orti Bottagone del WWF: oggi si restituisce il sito a nuova vita all’insegna della sostenibilità
economica e ambientale”.
“L’intervento sulla ex Centrale Enel in generale e l’abbattimento delle ciminiere in particolare – ha
dichiarato Francesco Ferrari, sindaco di Piombino – è il simbolo di una città che cambia: da area
industriale a struttura turistico ricettiva, una transizione significativa del futuro su cui stiamo
lavorando per la nostra città. Per decenni, infatti, si è parlato di quale destinazione dare all’area:
grazie all’approvazione del piano strutturale di pochi mesi fa, abbiamo chiuso un iter cruciale per
consentire al progetto di proseguire senza rallentamenti. Ciò è stato possibile anche grazie alla
grande collaborazione nata tra Comune, Enel e Tor del Sale s.p.a. La rinnovata attenzione
all’ambiente e alla sostenibilità è motore propulsore di politiche innovative in grado di far convivere
l’industria e l’ambiente, di supportare la diversificazione e il turismo, di rilanciare l’economia
dell’intero territorio. L’evento di oggi è emblema di tutto questo: una centrale dismessa che diventa
struttura ricettiva green e all’avanguardia, due ciminiere che lasciano spazio a nuove opportunità”.
“La demolizione delle strutture, che per oltre 40 anni hanno dominato l’orizzonte piombinese –
hanno osservato Rofi e Ferri per Enel – segna una tappa fondamentale del più ampio progetto di
nuovo sviluppo sostenibile avviato insieme alla società di scopo Tor del Sale Spa, che darà vita a
un nuovo polo turistico arricchendo il paesaggio costiero con una testimonianza virtuosa di
recupero e riqualificazione urbana. Per Enel si tratta di un ulteriore passo per favorire la transizione
energetica, attraverso l’abbandono delle fonti fossili, lo sviluppo delle rinnovabili e la
collaborazione per progettualità innovative a beneficio dei territori e delle comunità locali”.
La demolizione delle ciminiere: in cosa consiste
L’evento è cominciato alle 10:00 del mattino. Le due ciminiere in cemento armato, alte 195 metri
e pesanti complessivamente 14.000 tonnellate, sono state abbattute con microcariche esplosive
posizionate alla base che ne hanno prodotto il ribaltamento fino a terra. Questa tecnica viene
comunemente adottata nelle demolizioni di strutture alte e snelle come quelle di Tor del sale. Alla
base di ogni ciminiera sono stati realizzati 470 fori in cui sono stati posizionati 88 chili di esplosivo
in cartucce con lo scopo di disintegrare completamente il calcestruzzo innescando il cinematismo
di collasso simile a quello del taglio di un albero alto quasi 200 metri. Le direzioni di caduta previste
per le ciminiere sono state leggermente diverse e scelte per ricadere completamente entro il
perimetro del cantiere recando il minor disturbo possibile verso l’esterno.
L’intervento è stato progettato nei minimi dettagli per garantire la massima sicurezza in tutte le
operazioni di preparazione e brillamento delle cariche esplosive ed allo stesso tempo adottando
tutte le misure di mitigazione dei principali disturbi prodotti nelle aree circostanti con particolare
attenzione alla tutela della avifauna presente nella riserva naturale regionale del WWF Padule Orti
Bottagone che confina con il cantiere. Sono state previste anche speciali microcariche dissuasorie
fatte esplodere alcuni secondi prima della detonazione vera e propria, per consentire agli uccelli
di allontanarsi per tempo dalle aree vicine alle ciminiere.
Per l’abbattimento delle polveri prodotte dall’impatto a terra delle due ciminiere sono stati usati
particolari cannoni ad acqua simili a quelli per l’innevamento artificiale delle piste da sci e muri
d’acqua sollevati in aria da cariche lineari di esplosivo immerse in vasche.
La storia della centrale
La centrale Enel di Piombino è entrata in servizio nel 1977 e chiamata per l’ultima volta in
produzione nel 2012 per poi ottenere nel 2015 il nulla osta alla dismissione da parte del Ministero
dello Sviluppo economico. Le operazioni di demolizione, gestite da Tor del Sale, sono cominciate
dai trasformatori della stazione elettrica, situati a fianco dell’edificio contenente i gruppi di
produzione, e dai cinque serbatoi che contenevano l’olio combustibile, già bonificati da Enel
secondo le procedure previste dalla normativa in materia. Successivamente sono state demolite