
(AGENPARL) – mar 29 ottobre 2024 *4 Novembre, festa dell’Unità nazionale e giornata delle forze amate. Le
celebrazioni a San Giovanni Valdarno*
/La manifestazione inizierà alle 8,30 con la celebrazione della Santa
messa nella chiesa di San Lorenzo in piazza Masaccio per concludersi
alle 9,45 con la deposizione di una corona al monumento ai caduti presso
Lungarno Don Minzoni/
Il 4 novembre 1918 entrò in vigore l’armistizio tra l’Italia e l’impero
austroungarico. Il giorno precedente, nei pressi di Padova, nella villa
del conte Vettor Giusti del Giardino, alle ore 15,30, il generale
austriaco Viktor Weber Von Webenau, alla presenza del generale Pietro
Badoglio in rappresentanza dell’Italia, firmava la resa delle armi
austroungariche. In questo modo si completava il processo di
unificazione nazionale, iniziato in epoca risorgimentale, e si portava a
termine la Prima Guerra Mondiale.
L’Italia aveva impiegato più di 4 milioni di soldati di cui 250.000
di feriti e circa 400.000 civili che avevano dovuto lasciare le loro
case sulla linea del fronte. Il 4 novembre diventò così il giorno della
commemorazione e della riconoscenza.
Anche San Giovanni Valdarno, lunedì4 novembre, celebra la festa
dell’Unità nazionale e della giornata delle forze armate.
La manifestazione inizierà alle 8,30 con la celebrazione della Santa
messa nella chiesa di San Lorenzo in piazza Masaccio. Alle ore 9,15 la
delegazione si sposterà al cimitero comunale per deporre una corona
d’alloro al sacrario dei caduti. Seguirà, alle ore 9,45, la deposizione
di una corona al monumento ai caduti nel Lungarno Don Minzoni, nel
giardino Pineta.
“Ognuno di noi, nella vita quotidiana – dichiara il sindaco Valentina
Vadi – può fare molto per concorrere e mantenere la pace: abbiamo noi
tutti il dovere morale di difendere e tutelare le istituzioni
democratiche, di raccontare e di non disperdere la memoria di quanto di
feroce è accaduto nel nostro paese e in Europa, di rendere le giovani
generazioni coscienti e consapevoli dell’orrore prodotto dalla guerra,
dall’odio razziale e religioso, dalla prepotenza e dalla violenza,
mantenendo un’attenzione vigile rispetto a quel periodo oscuro del
nostro passato, e rispetto a quanto sta accadendo ancora nel presente.
Anche in una comunità piccola come la nostra, è compito importante – e
qui mi rivolgo, in modo particolare, a chi ricopre incarichi pubblici ed
amministrativi – creare e determinare le condizioni per una convivenza
pacifica e collaborativa, di aiuto reciproco e di supporto verso i più
deboli, di attenzione alle sofferenze individuali, di costruzione di un
tessuto urbano coeso e sereno nel quale vivere, un luogo accogliente e
rispettoso della molteplicità delle idee e della diversità che si
dispiegano nella dialettica del confronto civile e democratico”.
Parteciperanno alla cerimonia di lunedì il sindaco di San Giovanni
Valdarno Valentina Vadi, il presidente del consiglio comunale Lorenzo
Martellini, la compagnia Carabinieri di San Giovanni Valdarno, la
Guardia di Finanza di San Giovanni Valdarno, l’Anpi associazione
nazionale partigiani d’Italia, l’associazione nazionale Bersaglieri
sezione San Giovanni Valdarno, l’associazione nazionale Carabinieri
sezione San Giovanni Valdarno, l’associazione nazionale Finanzieri
sezione San Giovanni Valdarno e l’associazione nazionale Mutilati e
invalidi di guerra sezione San Giovanni Valdarno.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.