L’Iran ha dichiarato ufficialmente che risponderà a un recente attacco da parte di Israele, definito “fallito” ma comunque considerato un’intrusione inaccettabile nei confronti della sua sovranità nazionale. A riportarlo è il parlamentare iraniano Esmaeil Kowsari, membro del Comitato per la Sicurezza Nazionale e la Politica Estera del Majles (il parlamento iraniano), che ha sottolineato come questa violazione dell’integrità territoriale iraniana non rimarrà senza conseguenze.
In un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa iraniana Fars, Kowsari ha affermato che l’operazione israeliana, pur non avendo causato danni significativi alla Repubblica Islamica, rappresenta comunque una chiara violazione delle leggi internazionali. “Il fallimento dell’operazione condotta dai sionisti non significa che l’Iran non risponderà. Il regime sionista dovrebbe pagare per la violazione dell’integrità territoriale”, ha dichiarato Kowsari, evidenziando che la risposta iraniana sarà calibrata per ribadire la sovranità del paese e dissuadere ulteriori atti di questo tipo.
Le relazioni tra Iran e Israele sono caratterizzate da un profondo antagonismo, spesso esacerbato da accuse reciproche di aggressioni e ingerenze. L’Iran, che non riconosce Israele come stato legittimo, ha frequentemente criticato l’operato israeliano in Medio Oriente e in particolare nei confronti della popolazione palestinese, sostenendo inoltre gruppi regionali in contrasto con lo stato ebraico. Israele, dal canto suo, accusa Teheran di sviluppare un programma nucleare per scopi militari e di appoggiare milizie ostili come Hezbollah in Libano e altre forze filo-iraniane in Siria.
Il riferimento alla “violazione dell’integrità territoriale” da parte di Kowsari sottolinea quanto seriamente la Repubblica Islamica prenda qualsiasi incursione o attività ostile ai suoi confini. La posizione del parlamentare riflette la determinazione iraniana a non lasciar correre azioni che possano minare la sua sicurezza, anche se il presunto attacco non ha provocato danni materiali.
La retorica di Kowsari suggerisce inoltre un messaggio dissuasivo per Israele e un richiamo all’attenzione della comunità internazionale: l’Iran rivendica il diritto di rispondere a ogni violazione della propria sovranità come previsto dal diritto internazionale, mantenendo però un equilibrio tra autodifesa e desiderio di non innescare un’escalation militare diretta.
Questa dichiarazione potrebbe alimentare nuove tensioni nella già instabile regione del Medio Oriente, dove attori internazionali osservano con preoccupazione ogni segnale di inasprimento tra l’Iran e Israele. L’Iran ha dimostrato in passato la sua capacità di rispondere a minacce percepite o reali attraverso alleanze con gruppi e milizie presenti in vari paesi vicini, che spesso agiscono come forze proxy della Repubblica Islamica. Tuttavia, data la delicatezza della situazione, sia Israele che l’Iran potrebbero scegliere di contenere le proprie reazioni dirette, preferendo forme di confronto non militare.
In conclusione, la dichiarazione di Esmaeil Kowsari mette in guardia Israele su possibili ripercussioni e segna una linea di avvertimento sulle conseguenze di eventuali violazioni future dell’integrità iraniana, ribadendo come la sovranità nazionale e la sicurezza rimangano per l’Iran elementi non negoziabili.