Intervistato su Rai Radio 1, il Presidente Consap Sestino Giacomoni ha parlato del rilancio del Fondo per lo Studio durante la trasmissione Sportello Italia, condotta da Giuseppe Di Marco.
“Il Fondo per Studio istituito nel 2010 dall’allora governo Berlusconi – con Giorgia Meloni ministro della Gioventù – e gestito da Consap, per anni ha stentato a decollare, ma ora, grazie alla Garanzia di Ultima Istanza dello Stato, inserita con un emendamento al decreto Sport ed Istruzione, il Fondo potrà essere rilanciato, facendo crescere il numero di laureati nel nostro Paese.
Vorrei sottolineare che il Fondo studio non è un semplice finanziamento ma un vero e proprio investimento sul proprio futuro. Il Fondo, infatti, consente di ottenere un prestito di 25.000 € che potrà essere restituito dopo 30 mesi dall’ultima tranche, per la durata di 15 anni.
Per l’accesso al Fondo, abbiamo insistito affinché l’unico requisito fosse il merito, ossia aver preso almeno 75 su 100 alla maturità, oppure aver preso almeno 100 su 110 dopo la triennale e fare almeno la metà degli esami ogni anno. Abbiamo voluto sganciare questo strumento dal reddito e dalla famiglia proprio perché ogni ragazzo deve avere la possibilità di investire su se stesso e sulle sue capacita.
Sono convinto che ad un livello di istruzione più elevato corrisponda un vantaggio rispetto a tutti gli indicatori: economici – sociali – culturali.
Un livello più alto di istruzione migliora il futuro, al crescere del titolo di studio diminuisce la povertà assoluta.
Per questo è fondamentale il ruolo sociale di Consap, che permette a chi merita e si impegna di investire nel proprio futuro attraverso il Fondo per lo Studio, uno strumento concreto per garantire il diritto ad un futuro migliore. Solo attraverso lo studio e l’impegno i giovani possono prendere l’ascensore sociale fondamentale per evitare che abbiano prospettive future peggiori delle generazioni precedenti. Aiutare i giovani a studiare creerà sviluppo, benessere e soprattutto una società migliore.
Il Fondo per il credito agli studenti meritevoli è un investimento per il futuro di tutto il Sistema Paese”.