Nuovo allestimento della Sala Moro di Montecitorio, dedicato al Rinascimento Veneto. Presidente Fontana: “Tutelare la bellezza, per tramandarla alle future generazioni”
Inaugura la collana dei “Quaderni di restauro” della Camera
“L’arte è un orgoglio italiano e un orgoglio, in particolare, della Camera dei deputati. Rivela i sentimenti di ogni epoca. Nel sottolineare lo straordinario patrimonio di ricchezza artistica e culturale del nostro Paese, ricordiamo oggi che il nostro compito è mantenere, tutelare la bellezza, per tramandarla alle generazioni future. Grazie a chi realizza tutto questo, consegnandoci le emozioni e i messaggi che hanno voluto trasmettere gli artisti”. Lo ha detto il Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana inaugurando il nuovo allestimento della Sala Aldo Moro di Montecitorio. L’allestimento comprende anche un’opera, recentemente restaurata, di Francesco Dal Ponte, detto il Bassano (Bassano del Grappa, 26 gennaio 1549 – Venezia, 4 luglio 1592), da decenni in prestito alla Camera dagli Uffizi. “L’intervento sulla tela del Bassano – ha spiegato il professor Enrico Maria Dal Pozzolo, curatore scientifico dell’allestimento – ha reso molto più semplice ricondurla all’ opera ricordata dalle fonti dell’autore ed è stato quindi un’occasione per nuove riflessioni al massimo livello dal punto di vista storico critico”. Questo restauro inaugura anche una ‘collana’ di pubblicazioni realizzate dalla Camera, i “Quaderni di restauro”, con prefazione del Presidente Fontana, il profilo storico artistico degli autori e il dettaglio dei recuperi eseguiti. “Bassano ci consegna, con pennellate di chiaroscuro, una nuova visione, che guardava al futuro, che guardava all’ Europa. La sua arte è bellezza unita a progettualità e visione”, ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde.
Nella nuova esposizione, inoltre, a lato della porta d’accesso sono posizionati un dipinto di Andrea Schiavone, altro esponente di rilievo della scuola veneta del ‘500, insieme alla Madonna con bambino della bottega di Tiziano, con interventi del Maestro. Alla destra dell’ingresso rimangono “Le Nozze di Cana” di Paolo e Benedetto Caliari, creando un dialogo artistico tra capolavori del Rinascimento veneto.
In omaggio all’arte di Bassano, nel cui quadro compare un liuto, e in ricordo di quel periodo (nel 1584 a Venezia è pubblicato un trattato dedicato all’ intelaiatura del liuto), il Maestro Fabrizio Carta si è esibito in un breve repertorio dell’epoca.