(AGENPARL) – lun 21 ottobre 2024 Ill.mo Presidente della Giunta Regionale della Puglia
Michele Emiliano
e p.c.
Senatore Mario Turco
Senatore Francesco Boccia
Senatore Ignazio Zullo
Senatore Francesco Paolo Sisto
Senatore Dario Damiani
Senatore Antonio Salvatore Trevisi
On. Dario Iaia
On. Giovanni Maiorano
On. Vito De Palma
On Ubaldo Pagano
On. Patty L’Abbate
On. Antonio Decaro
On. Francesco Ventola
On. Michele Picaro
On. Chiara Maria Gemma
On. Mario Furore
On. Valentina Palmisano
Sindaco Gianfranco Palmisano
Assessore Donato Pentassuglia
Assessore Gianfranco Lopane
Consigliere Cristian Casilli
Consigliere Giacomo Conserva
Consigliere Massimiliano Di Cuia
Consigliere Vincenzo Di Gregorio
Consigliere Michele Mazzarano
Consigliere Renato Perrini
Consigliere Antonio Scalera
Consigliere Massimiliano Stellato
Egregio Presidente,
apprendiamo dai mezzi di comunicazione dell’ulteriore slittamento della sottoscrizione dell’Accordo
di Coesione tra la Regione Puglia e il Governo nazionale.
L’Accordo per la coesione è uno strumento fondamentale per la pianificazione delle risorse del ciclo
2021-2027, di cui la parte prevalente è data dal Fondo per lo sviluppo e la coesione – FSC.
La sottoscrizione dell’Accordo per la coesione, infatti, rappresenta un passo essenziale per
indirizzare in modo mirato e coordinato gli interventi di sviluppo sul territorio, individuando gli
obiettivi da perseguire attraverso la realizzazione degli specifici interventi.
La procedura, una volta definita, porterà in Puglia circa 6 miliardi di euro.
Con piacere abbiamo accolto la notizia della proposta di finanziare la messa in sicurezza della strada
statale 100, nel tratto tra Gioia del Colle e Mottola – San Basilio, un intervento non più rinviabile.
Fatte le dovute premesse, la presente è per sottoporre all’attenzione del Presidente della Regione
Puglia e dei rappresentanti istituzionali espressione a livello regionale, nazionale ed europeo del
territorio ionico, della assoluta necessità che nell’elenco dei progetti da attuare con i fondi di
coesione, vi sia anche la realizzazione della “variante all’abitato di Martina Franca della SS 172”.
Tale opera, già parzialmente finanziata per 35 milioni di euro nell’ambito della riprogrammazione del
Piano Operativo infrastrutture FSC 2014 – 2020 (giusta delibera CIPE 54/2016) risulta ad oggi
completamente definanziata a seguito della mancata sottoscrizione, entro il 30 giugno 2023,
dell’Obbligazione Giuridicamente Vincolante.
Questo pone in una situazione di grave incertezza la nostra comunità ed in particolare la sua parte
produttiva, in ordine al rischio di un progressivo isolamento della città.
Inoltre, l’attuale tracciato della S.S.172 attraversa il centro urbano, anche nella parte storica,
riversando nell’abitato di Martina Franca tutto il traffico avente origine/destinazione extraurbana.
Ciò determina significativi problemi di congestionamento del traffico, di sicurezza della circolazione
e di impatto ambientale facendo sì che il centro urbano sia ostaggio del traffico di auto e mezzi
pesanti.
La variante all’abitato di Martina Franca della SS 172 rappresenta, dunque, una infrastruttura
strategica per il territorio comunale e per un ambito territoriale di area vasta, che vede Martina
Franca collocata in posizione strategica, sull’asse Taranto – Bari nel cuore della Valle d’Itria. La
realizzazione della “variante all’abitato di Martina Franca” è, dunque, un atto necessario per ridare
continuità allo stesso tracciato della Strada Statale 172.
Il Piano Urbanistico Generale, recentemente adottato in Consiglio comunale, ha confermato la
previsione del tracciato che la massima assise comunale, con Delibera n. 36 del 24 maggio 2021,
aveva scelto individuandola tra le tre ipotesi avanzate dall’’Ufficio Progettazione della struttura
territoriale Puglia dell’ANAS, incaricato della redazione del Progetto di fattibilità tecnica ed
economica.
Sempre ANAS, con il supporto degli uffici comunali, ha già effettuato sul territorio una serie di
indagini geognostiche.
Il tracciato individuato si sviluppa in variante lato sud-ovest rispetto al centro abitato di Martina
Franca, attestandosi sia lato Locorotondo che lato Taranto con due rotatorie sull’attuale Strada
Statale 172. La sua lunghezza è pari a circa 3,85 km e si articola attraverso una successione di gallerie
artificiali/naturali e tratti in rilevato/trincea, intervallati dalla presenza di numerose rotatorie
necessarie per l’ammagliamento con la viabilità locale.
Tale opera è imprescindibile per il futuro di Martina Franca e della Valle d’Itria.
È da rilevare a tal proposito la mancanza assoluta di adeguate infrastrutture e collegamenti. Sia la rete
stradale che la rete ferroviaria sono sostanzialmente le stesse di più di un secolo fa.
Una modernità che per questo territorio tarda ad arrivare. Benché, infatti, i lavori di
ammodernamento e messa in sicurezza della rete delle Ferrovie Sud Est, dopo decenni di non
curanza, rappresentano una buona notizia, sappiamo bene che per il completamento di essi ci vorrà
ancora qualche anno, ragion per cui i tempi di percorrenza per studenti e lavoratori pendolari
continuano ad essere inaccettabili per il tempo in cui viviamo.
La Regione Puglia ha già dimostrato di voler dare fiducia alla Città di Martina Franca, né è la prova
l’inserimento dell’opera nell’ambito della vecchia programmazione 2014 – 2020, confidiamo che la
stessa impostazione sia stata mantenuta anche nella pianificazione dei Fondi per lo Sviluppo e la
Coesione riferiti alla nuova programmazione 2021 – 2027.
Si tratta di un’occasione da non lasciarsi sfuggire per garantire al territorio una opera da tanto,
troppo tempo, attesa: essa è il naturale riconoscimento che la Città di Martina Franca e la Valle
d’Itria meritano e per il quale si sollecita una risposta e l’impegno di tutti i rappresentanti
istituzionali.
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