
(AGENPARL) – ven 18 ottobre 2024 *Matera 2019, celebrati in una tavola rotonda i 10 anni dalla
proclamazione di Matera a Capitale Europea della Cultura *
Foto: https://we.tl/t-4TlDC2pCAk
Interventi:
https://drive.google.com/drive/folders/13g7BbDMFDz420n4j3Q8ZOBNve4HAQluG
“Dieci anni fa è come se avessimo sfidato la latitudine geografica
promettendo che saremmo stati capaci di navigare a latitudini estreme.
La domanda da farsi, adesso, è: quali latitudini vogliamo esplorare nei
prossimi 10 anni?”. E’ con questo messaggio che la direttrice della
Fondazione Matera Basilicata 2019, Rita Orlando, ha chiuso il suo
intervento nella tavola rotonda “Matera, 10 anni di Capitale”
organizzata dalla Fondazione ieri, 17 ottobre, in Casa Cava a Matera,
per celebrare i 10 anni della proclamazione della città dei Sassi a
Capitale Europea della Cultura 2019. Nei diversi panel che hanno
caratterizzato il dibattito con esperti e istituzioni, moderato delle
giornaliste Eliana Di Caro ed Eva Bonitatibus, sono stati affrontati i
principali temi legati allo sviluppo del settore creativo e culturale in
Basilicata, partendo dai risultati conseguiti nel lungo percorso di
Matera Capitale Europea della Cultura 2019, per interrogarsi sulle nuove
azioni da mettere in campo per il futuro.
Ad aprire l’incontro, i saluti del Sindaco di Matera e Presidente della
Fondazione Matera Basilicata 2019, Domenico Bennardi, seguito dai
rappresentati degli enti che compongono il Consiglio di amministrazione
della Fondazione, il Presidente della Provincia di Matera, Francesco
Mancini, e il prof. Ferdinando Mirizzi, delegato del Magnifico Rettore
dell’Università degli Studi della Basilicata, Ignazio Marcello Mancini.
Sulle grandi direttrici delle politiche culturali europee e nazionali
sono intervenuti, in collegamento, Sylvain Pasqua, senior expert DG EAC-
Commissione Europea, che ha utilizzato lo spunto dell’anniversario del
prossimo anno del titolo Ecoc, istituito nel 1985, per parlare
dell’importanza di questo programma per le strategie di sviluppo
socio-culturale delle città europee, e Francesca Neri, responsabile Area
Progetti d’innovazione e complessi, Fondazione Scuola Beni Attività
Culturali, che ha illustrato il programma “Cantiere città”, percorso di
valorizzazione per le città finaliste al titolo di Capitale Italiana
della Cultura, nato e nutrito proprio dall’esperienza di Matera 2019, la
quale ha lasciato in eredità un nuovo modo di intendere il patrimonio
culturale, caratterizzato dal binomio patrimonio/comunità, e il tema del
diritto alla partecipazione culturale. Dopo la lettura del messaggio di
saluto del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il Presidente della
Regione Basilicata, Vito Bardi, ha illustrato le traiettorie presenti e
future delle politiche culturali regionali.
Il bilancio di questi dieci anni di Matera Capitale Europea della
Cultura è stato tracciato della direttrice della Fondazione Matera
Basilicata 2019, Rita Orlando, seguito da un focus sul turismo, a cura
del direttore dell’Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, e sul cinema da
parte della presidente della Lucana Film Commission, Margherita
Romaniello. Le tappe delle principali sfide di Matera, come la nomina a
Patrimonio Unesco nel 1993, la Capitale Europea della Cultura 2019 e la
proposta regionale di istituzione della ZES Cultura, sono state
illustrate rispettivamente dall’architetto, urbanista e consulente
UNESCO per gli ecosistemi in pericolo, Pietro Laureano, in collegamento,
da Rossella Tarantino, componente del panel di selezione delle Capitali
europee della cultura per la Commissione Europea, già direttrice e
manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019,
tra le prime promotrici del progetto Matera 2019, e da Raffaello De
Ruggieri, referente di ZES Cultura per la Regione Basilicata, già
sindaco di Matera durante l’esperienza del 2019. In particolare, Laurano
ha ricordato come Matera sia diventata Patrimonio Unesco in quanto
esempio di ecosistema urbano e città sostenibile, recuperando
significati dimenticati e ponendo risposte a problemi che oggi sono di
grande attualità, e per questo rappresenta un modello virtuoso da
presentare ad altre realtà del mondo che vivono la stessa condizione.
Tarantino ha tracciato i punti chiave della candidatura di Matera a
Capitale Europea della Cultura, frutto di una intelligenza collettiva
che ha voluto valorizzare il genius loci, riscattandosi dal senso di
vergogna della sua storia passata, utilizzare l’arte e la cultura come
attivatori di cittadinanza culturale, abitare luoghi non convenzionali
per allargare la partecipazione, lavorare su temi come la co-creazione,
il protagonismo delle aree interne, il visitatore considerato un
cittadino temporaneo che entra in sintonia con il luogo, il grande
investimento fatto in comunicazione, per collare Matera sulla mappa. De
Ruggieri ha delineato le caratteristiche della “Fabbrica Giardino” di La
Martella, “la più bella fabbrica della cultura d’Europa”, che unirà il
“brand” Matera a quello di Adriano Olivetti.
Sul tema degli impatti economici e sociali della cultura e della
creatività, c’è stato invece il keynote speech in collegamento di
PierLuigi Sacco, PhD, Professore di economia biocomportamentale presso
l’Università di Chieti-Pescara, delegato rettorale
all’internazionalizzazione, che ha condotto con il suo team di ricerca
un’analisi sulla crescita innescata dal percorso di Matera 2019 per
alcune delle realtà creative lucane che ne hanno coprodotto il
programma culturale, in termini economici, reputazionali, occupazionali,
di competenze, partenariati attivati, accesso a bandi e finanziamenti
nazionali e internazionali. Una crescita confermata dalla rappresentante
di questo gruppo di realtà, i cosiddetti “project leader”, Vania
Cauzillo della Compagnia Teatrale l’Albero, la quale ha però
sottolineato come, per mettere a frutto tutto questo patrimonio a
vantaggio delle amministrazioni locali, sia necessario che il ruolo di
queste realtà venga riconosciuto e legittimato dalle stesse
amministrazioni, permettendo una collaborazione strutturata e
sostenibile nel lungo termine. Raffaele Vitulli, presidente del Cluster
Basilicata Creativa, che riunisce le imprese culturali e creative della
ragione, ha evidenziato quanto tali imprese siano fortemente apprezzate
all’estero e quanto sia importante metterle nelle condizione di essere
di supporto anche per il territorio locale, facendo leva
sull’internazionalizzazione, lavorando sulla formazione di chi intende
costruire il proprio percorso lavorativo in regione, attraendo talenti
da fuori, costruendo reti e partenariati, sviluppando le infrastrutture.
L’ultimo focus tematico è stato dedicato all’onda lunga della Capitale
Europea della Cultura, con le testimonianze di alcune realtà nate
proprio sulla spinta di Matera 2019: Potenza Città italiana dei giovani
2024, Aliano Città candidata a Capitale italiana della cultura 2027,
l’Associazione dei Volontari Open Culture 2019, nata dal team dei
volontari di Matera 2019, la testata materana ECoCNews, unico spazio in
Europa dedicato alle Capitali europee della cultura. Il Presidente
Comitato Tecnico per Potenza Città italiana dei giovani 2024, Antonio
Candela, ha spiegato come la candidatura di Potenza sia nata da un
lavoro con oltre 500 giovani della città per individuare problemi e
cercare di risolverli insieme, creando per loro delle opportunità
concrete. Il Sindaco di Aliano, Luigi De Lorenzo, ha testimoniato come
in un borgo di 800 abitanti la ricca offerta culturale cresciuta negli
anni, dagli spazi museali del percorso leviano fino al festival “La luna
e i calanchi”, sia stata abilitante per lo sviluppo di un territorio
delle aree interne. Ferdinando Trotta, Presidente dell’Associazione
Volontari Open Culture 2019, ha raccontato le diverse collaborazioni
attivate a livello locale, nazionale e internazionale sul tema del
volontariato culturale, anche in termini di formazione di nuovi
volontari che scelgono di mettere a disposizione il proprio tempo a
beneficio della collettività. Serafino Paternoster, fondatore di
ECoCNews, già coordinatore dell’ufficio stampa di Matera 2019, si è
invece collegato da Cluj-Napoca in Romania, dove era in corso di
svolgimento la 13a conferenza di Culture Next, network di 34 città in
rappresentanza di 19 Paesi europei, di cui la testata è diventata media
partner. Insieme a lui, sono intervenuti ?tefan Tei?anu, segretario
generale di Culture Next, di cui ha illustrato gli obiettivi, e Beatriz
Garcia, direttrice Associata del Centre for Cultural Value, che ha
analizzato le nuove sfide per le città che vogliono diventare Capitali
Europee della Cultura, a 40 anni dall’istituzione di questo titolo.
Le conclusioni del dibattito sono state affidate a Carmelo Petraglia,
professore associato di Economia Politica presso l’Università della
Basilicata, consigliere scientifico Svimez, il quale ha evidenziato la
necessità di fare precise scelte politiche per combattere lo
spopolamento, trasformando la città di Matera e la regione Basilicata da
attraenti in attrattive, lavorando sull’inclusione e trattenendo i
talenti. Operazioni su cui la Fondazione Matera Basilicata 2019 potrebbe
sicuramente dare il proprio contributo.
A chiudere la giornata è stata la video performance live con
intelligenza artificiale generativa realizzata dall’artista digitale,
regista, motion designer, esperto di AI, Valerio Calabrese, che ha
intrecciato i contributi dei panel con le risposte fornite dai software
di AI interrogati sulla cultura di Matera e della Basilicata.
Caterina Venece
Ufficio stampa/ Press Office
Fondazione Matera Basilicata 2019
Via La Vista,1
75100 Matera
web:www.matera-basilicata2019.it