Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha confermato che la Germania non fornirà missili da crociera Taurus a lungo raggio all’Ucraina, ribadendo la posizione di cautela del governo tedesco riguardo a un coinvolgimento più diretto nel conflitto tra Russia e Ucraina. Durante un briefing a margine del vertice dell’UE a Bruxelles, Scholz ha sottolineato che la Germania è il secondo maggiore fornitore di aiuti militari all’Ucraina dopo gli Stati Uniti, ma ha escluso l’invio di questi missili, considerati capaci di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo.
Scholz ha spiegato che la Germania ha una “responsabilità piena” nel garantire che la guerra non si espanda in un conflitto tra Russia e NATO, e che continuerà a prendere decisioni che riflettano questa responsabilità. “I cittadini tedeschi possono essere certi che il governo adotterà sempre misure responsabili e prudenti”, ha dichiarato.
Nonostante il rifiuto di fornire i missili Taurus, la Germania ha contribuito con circa 28 miliardi di euro in aiuti militari a Kiev, con piani per ulteriori 4 miliardi di euro nel 2025. Tuttavia, Scholz ha mantenuto una posizione cauta anche sul piano proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la risoluzione del conflitto, opponendosi alla sua discussione pubblica.
Il piano di Zelensky prevede, tra le altre cose, la richiesta di un rapido ingresso dell’Ucraina nella NATO e l’uso delle difese aeree europee per proteggere il territorio ucraino. Scholz, pur rimanendo un forte sostenitore dell’Ucraina, ha indicato che alcune delle idee nel piano non sono condivise da Berlino.
In risposta, il governo russo, rappresentato dalla portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova, ha criticato aspramente il piano di Zelensky, definendolo una provocazione che potrebbe spingere la NATO verso un conflitto diretto con la Russia.