Il Sindacato ITAMIL Esercito denuncia disparità: 100 milioni per gli straordinari delle Forze di Polizia e del Soccorso Pubblico, escluso dal pacchetto l’Esercito. Pronto un ricorso gratuito sul rinnovo del contratto 2022/24, per ottenere l’assegno di equo indennizzo e riaffermare il potere d’acquisto dei salari negli ultimi dieci anni. Il Governo ha offerto solo promesse, destinando poche risorse per il rinnovo del contratto.
L’associazione sindacale ITAMIL Esercito ha denunciato, già dal 2023, l’inadeguatezza dei fondi destinati al contratto, sottolineando come i militari siano trattati diversamente rispetto alle forze di polizia.
Molte parole da parte del governo, ma nessun atto concreto.
A peggiorare ulteriormente la situazione, l’ennesima beffa: sembrerebbe che l’incremento previsto di 100 milioni di euro sia destinato soltanto alle Forze dell’Ordine e alla sicurezza pubblica, per la remunerazione del lavoro straordinario già svolto dalle Forze di Polizia e dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Le grandi incompiute del governo restano la legge sulla specificità e la questione delle pensioni senza soluzioni adeguate.
Solo parole, non solo da parte del governo, ma anche da parte di alcuni sindacati che continuano a vendere promesse senza assumersi impegni concreti, accusando ITAMIL di aver abbandonato i lavori in funzione pubblica.
Tuttavia, ITAMIL non ha chinato la testa mai smesso di lottare per i propri iscritti e per ottenere giustizia.
ITAMIL non si presenterà al prossimo incontro della Funzione Pubblica del 24 ottobre, per manifestare il nostro dissenso contro le condizioni del contratto, per il mancato incontro del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni, con i Sindacati Militari, e in segno di solidarietà con il Segretario Generale Girolamo Foti, oggetto di un avvio di procedimento disciplinare e inchiesta formale.