
(AGENPARL) – ven 18 ottobre 2024 [cid:image001.png@01DB05EF.A3CC7610]
Corte di giustizia dell’Unione europea
Agenda
Dal 21 al 27 ottobre 2024
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Sofia Riesino
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Martedì 22 ottobre 2024 – h. 09.30
Sentenza nella causa C-652/22 Kolin In?aat Turizm Sanayi ve Ticaret (HR)
(Procedure di aggiudicazione degli appalti nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali)
Un tribunale croato ha chiesto alla Corte di giustizia di chiarire le circostanze in cui, dopo la scadenza del termine per la presentazione delle offerte, le amministrazioni aggiudicatrici possono chiedere correzioni o chiarimenti agli offerenti. Kolin In?aat Turizm Sanayi ve Ticaret (Kolin), una società con sede in Turchia, ha contestato la decisione finale di aggiudicazione di un appalto per il miglioramento dell’infrastruttura ferroviaria tra due città croate.
Giovedì 24 ottobre 2024 – h. 09.30
Sentenza nella causa C-227/23 Kwantum Nederland e Kwantum België (NL)
(Diritto d’autore – Nozione di opera – Convenzione di Berna)
Vitra, una società svizzera che fabbrica mobili di design, è titolare dei diritti di proprietà intellettuale concernenti le sedie progettate dai defunti Charles e Ray Eames, cittadini degli Stati Uniti d’America. Tra questi mobili è compresa la Dining Sidechair Wood, realizzata nell’ambito di un concorso di design di mobili organizzato dal Museum of Modern Art di New York (Stati Uniti) ed esposta nel museo a partire dal 1950.
La società Kwantum, che gestisce una catena di negozi di arredo interno in Belgio e nei Paesi Bassi, ha commercializzato una sedia denominata «Paris», in presunta violazione dei diritti d’autore di Vitra sulla Dining Sidechair Wood. Quest’ultima ha presentato ricorso ai tribunali olandesi per mettere fine alla commercializzazione della sedia. In questo contesto, la Corte Suprema dei Paesi Bassi ha deciso di porre una domanda di pronuncia pregiudiziale alla Corte di Giustizia relativa alla protezione di cui può godere, nell’ Unione, un’opera d’arte applicata proveniente da un paese terzo il cui autore non sia un cittadino di uno Stato membro.
Nel diritto internazionale, la convenzione di Berna prevede che gli autori cittadini dei paesi firmatari godano, in principio, negli altri paesi firmatari, degli stessi diritti degli autori cittadini di quello Stato. Tuttavia, un’eccezione a questo principio riguarda la protezione delle opere d’arte applicata. In questo caso, le parti contraenti hanno stabilito una clausola di reciprocità sostanziale secondo cui le opere d’arte applicata originarie dei paesi nei quali simili opere sono protette unicamente in quanto disegni o modelli non possono rivendicare, negli altri paesi firmatari, il cumulo di tale protezione con la protezione del diritto d’autore.
A questo proposito, la domanda posta dalla Corte Suprema dei Paesi Bassi alla Corte di Giustizia è di sapere se gli Stati membri sono ancora liberi di applicare la clausola di reciprocità contenuta nella convenzione di Berne alle opere d’arte applicata originarie dei paesi terzi che proteggono tali opere solamente in forza di un regime speciale, anche se la legislazione dell’Unione non ha previsto una tale limitazione.
Giovedì 24 ottobre 2024 – h. 09:30
Sentenza nella causa C-240/22 P Commissione/Intel Corporation (EN)
(Impugnazione – Abuso di posizione dominante – Mercato dei microprocessori)
Nel maggio 2009 la Commissione europea ha inflitto un’ammenda di 1,06 miliardi di euro a Intel, un produttore di microchip con sede negli Stati Uniti, per aver abusato della sua posizione dominante sul mercato delle unità centrali di elaborazione x86 (CPU), in violazione delle regole di concorrenza dell’UE. Nel 2014, il Tribunale ha respinto nella sua interezza il ricorso della Intel contro la decisione della Commissione. A seguito di un’impugnazione di Intel, la Corte di giustizia ha annullato tale sentenza e ha rinviato la causa al Tribunale per un riesame. Il caso in esame riguarda l’impugnazione della sentenza del Tribunale del 2022 da parte della Commissione a seguito del riesame, che ha parzialmente annullato la decisione della Commissione e interamente annullato l’ammenda di 1,06 miliardi di euro.
Questa agenda propone una selezione di cause di possibile interesse mediatico che saranno trattate nei prossimi giorni, con una breve descrizione dei fatti che vi hanno dato origine.
Si tratta di un’iniziativa della Sezione italiana dell’Unità Stampa e Informazione, di carattere non ufficiale e non esaustivo, che in nessun modo impegna la Corte di giustizia dell’Unione europea
Corte di giustizia
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Sofia Riesino
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