(AGENPARL) – gio 17 ottobre 2024 VIA TRINCHESE: LO STOP AI LAVORI ERA DAVVERO NECESSARIO?
Il progetto di riqualificazione, approvato durante l’amministrazione Salvemini, cambierà il volto della strada dello shopping nel tratto tra Piazza Mazzini e Via Cavallotti.
Il nuovo volto di una delle vie principali dello shopping della nostra città, è stato ripensato in collaborazione con il Laboratorio Comunale per l’Accessibilità (le architette Dora Uricchio, Monica Bercigli e l’ingegnerea Francesca Raimondi), e si sviluppa secondo in quattro concetti principali: percorrenza, sicurezza, comfort e rappresentatività.
Sono previste diverse modifiche strategiche come la rimozione dei marciapiedi che lascia spazio al basolato, per un’accessibilità garantita alle persone con disabilità e una sicurezza per il passeggio dei pedoni. Inoltre, l’introduzione di panchine e del verde consentirà una migliore fruizione dell’area e non interferiranno con i flussi pedonali. Non per ultimo, la realizzazione di zone d’ombra consentirà di mitigare la calura estiva per chi si muove a piedi o in bicicletta.
La giunta Poli, ancora una volta, decide di rimandare ciò che è stato programmato dalla precedente amministrazione. Riteniamo che rinviare i lavori in una zona strategica come via Trinchese, per evitare i disagi temporanei in vista del periodo di shopping natalizio, non solo posticipa un progetto finalizzato all’inclusività e al miglioramento degli spazi pubblici, ma sembra trasmettere il messaggio che l’accessibilità e il benessere quotidiano di tutti i cittadini e le cittadine, garantito dal progetto pubblico, siano secondarie rispetto alle necessità legate ad una stagione di acquisti.
Le trasformazioni urbane sono essenziali per restituire alla collettività spazi più funzionali, inclusivi e moderni. La scelta del rinvio del cantiere rischia di sminuire il valore di un progetto che mira a rimuovere le barriere e potenziare i servizi.
La riqualificazione di Via Trinchese non è solo un intervento estetico, ma un investimento per il futuro della città e per chi la vive ogni giorno. Ogni ritardo comporta un danno per la comunità nel suo complesso.
Pensiamo che la soluzione ideale doveva essere orientata a garantire una migliore organizzazione del cantiere, rispettando le esigenze dei commercianti e dei residenti, ottimizzando i tempi di esecuzione e concordando con l’impresa modalità meno invasive, volte ad evitare la sensazione di uno spazio urbano impraticabile.
Una città vive di quotidianità, non solo di eventi e di festività.
I consiglieri di Lecce Città Pubblica
Sergio Della Giorgia
Silvia Miglietta
Carlo Salvemini
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