(AGENPARL) – gio 17 ottobre 2024 Le richieste degli psicologi ai candidati alla presidenza della Regione Liguria
In vista delle elezioni del 27 e 28 ottobre, l’Ordine delle Psicologhe
e degli Psicologi ha indirizzato una lettera aperta ai nove candidati,
chiedendo loro quattro interventi prioritari: l’attivazione del
servizio di psicologia territoriale, una maggiore presenza nei servizi
pubblici, il potenziamento psicologico nelle équipe multidisciplinari
degli Ats e l’attivazione di strutture di psicologia in ogni Asl e
ospedale ligure
Genova, 16/10/2024 – L’applicazione della legge regionale che nel 2023
ha istituito il servizio di psicologia territoriale; una maggiore
presenza dello psicologo nei servizi pubblici, tale da garantire la
qualità delle prestazioni previste dai Lea; il potenziamento delle
équipe multidisciplinari per una presa in carico socio-sanitaria
integrata che preveda anche la figura dello psicologo; e l’attivazione
delle strutture di psicologia in ogni azienda sanitaria ligure e
ospedaliera, nonché l’istituzione di una rete di psicologia regionale
per il governo clinico e organizzativo della psicologia.
Sono queste le quattro richieste principali che l’Ordine delle
Psicologhe e degli Psicologi della Liguria sottopone ai nove candidati
alla presidenza della Regione in una lettera aperta in vista delle
elezioni del 27 e 28 ottobre, «nella consapevolezza che investire
negli interventi psicologici significa tutelare e promuovere la salute
delle cittadine e dei cittadini liguri», spiega la presidente Mara
Donatella Fiaschi, in qualità di rappresentante di oltre 3200 colleghi
attivi in Liguria.
Le richieste degli psicologi partono dalla constatazione della
situazione di grande criticità in cui versa l’assistenza psicologica
nell’ambito del Sistema sanitario nazionale e regionale: solo un
paziente su quattro, infatti, riceve assistenza psicologica attraverso
il servizio pubblico, mentre il disagio psicologico è in continua
crescita tanto tra i giovani – con addirittura il 48% dei problemi
psichici a manifestarsi entro i 18 anni – quanto tra la popolazione
anziana e coloro che vivono in condizioni di svantaggio sociale ed
economico.
In Liguria, in particolare, due adulti su tre soffrono di ansia e
depressione, con tassi superiori alla media nazionale, tanto che la
spesa per antidepressivi è cresciuta di 1,6 milioni dal 2017 al 2021,
e l’80% dei pazienti che si rivolgono alle cure primarie non riceve
supporto psicologico. «Le criticità – spiega Fiaschi – investono tutti
gli ambiti sanitari e sociali, dai contesti ospedalieri ai servizi per
disabili e per minori e adulti. Inoltre, in alcune delle Asl e degli
ospedali del nostro territorio manca ancora una forma di coordinamento
strutturale degli psicologi che permetta una più razionale ed efficace
organizzazione del lavoro, utile gestire in modo appropriato ed
efficiente le poche risorse disponibili».
La lettera ai candidati evidenzia come in Liguria non ci siano ancora
psicologi nelle cure primarie, nonostante l’approvazione della legge
di bilancio regionale n. 20/2023, che all’articolo 76 prevede
l’istituzione di un Servizio di Psicologia Territoriale/Psicologia di
base, con un finanziamento di 500 mila euro per il 2024, 1 milione per
il 2025 e altri 2 milioni per il biennio 2025-2026. «Si tratta –
riprende la presidente dell’Ordine – di un servizio innovativo, già
attivo in regioni come Campania, Piemonte e Toscana, che prevede la
figura dello “psicologo di base” in affiancamento al medico di
medicina generale e al pediatra di libera scelta, sia per intercettare
situazioni di disagio psicologico prima che si trasformino in disturbi
psicopatologici, sia per aumentare l’aderenza alle cure dei pazienti
affetti da patologie croniche, sia per promuovere livelli di salute
generale nella popolazione».
Nei servizi sociali, soprattutto nella realtà genovese, si registra
una quasi totale assenza di figure psicologiche, fondamentali per la
gestione appropriata della complessità delle situazioni dei minori e
delle famiglie. Secondo i parametri contenuti nell’avviso pubblico
“Manifestazione di interesse per le azioni di incremento della
capacità degli Ats di rispondere alle esigenze dei cittadini”, solo in
Liguria è previsto l’arruolamento di 72 psicologi a tempo pieno per
rispondere alle necessità della popolazione residente. «Auspichiamo –
si legge nella lettera ai candidati presidente – che tale arruolamento
di funzionari psicologi venga avviato tempestivamente, in modo da
rispondere alle esigenze della popolazione ligure garantendo servizi
sociali adeguati alla persona e alla famiglia, attraverso
un’integrazione efficace tra i vari livelli di governo».
L’Ordine nazionale degli Psicologi, insieme a quello regionale e alle
principali Società scientifiche in ambito psicologico, ribadisce da
tempo il ruolo di “antenna” che la professione psicologica può
svolgere per promuovere la salute della popolazione prevenendo,
intercettando e rispondendo al disagio psicosociale. «Il contributo
della psicologia – invita a riflettere Fiaschi – può rappresentare una
risposta scientificamente ed economicamente appropriata, in grado di
ridurre il danno in termini di ricadute e di esiti, promuovendo la
salute psicologica e sociale della popolazione, ed evitando risposte
frammentarie o esclusivamente di tipo farmacologico, che non solo non
rispondono adeguatamente al problema, ma rischiano di produrre
conseguenze collaterali negative, dal punto di vista sia sanitario sia
economico».
«Riteniamo pertanto di importanza strategica muoversi in un’ottica non
solo di cura ma anche, e soprattutto, di prevenzione e promozione
della salute, prevedendo l’implementazione della presenza figura dello
psicologo in tutti i contesti sanitari e sociali. Investire in ottica
preventiva – concludono gli psicologi liguri – rappresenta un guadagno
in termini di salute della popolazione e, al contempo, una fonte di
risparmio per la collettività, poiché utile a prevenire l’insorgere di
patologie di cui dovrebbe poi farsi carico il sistema sanitario
(fonte: World Economic Forum – Global Risks Report, 2019). Ogni euro
investito in salute psicologica produce un risparmio di 2,5 euro –
dunque più che doppio – in termini di spesa pubblica».
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