Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si appresta a presentare al Parlamento del suo Paese un ambizioso piano per vincere la guerra contro la Russia, in un contesto sempre più complesso e incerto sia a livello militare che diplomatico. La mossa arriva dopo settimane di accenni e discussioni, ma senza che nessuno degli alleati occidentali di Kiev, compreso il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, abbia finora offerto un sostegno pubblico al progetto.
Il “piano della vittoria” di Zelensky
Il piano di Zelensky, che combina aspetti militari, politici, economici e diplomatici, viene visto come l’ultima opportunità per l’Ucraina di rafforzare la propria posizione in vista di possibili negoziati futuri con la Russia. Il presidente ucraino è ansioso di implementare il progetto prima che il nuovo presidente degli Stati Uniti entra in carica nel 2025, temendo che nessuno dei due principali candidati, né Joe Biden né Donald Trump, possa migliorare in modo significativo la posizione di Kiev.
Tuttavia, il piano non ha ancora ricevuto alcun sostegno concreto dagli alleati internazionali. Finora, nessun Paese ha commentato la fattibilità del progetto, lasciando Zelensky in attesa di un segnale. La presentazione avviene in un momento particolarmente difficile per l’Ucraina, che sta affrontando serie difficoltà militari lungo il fronte orientale. Le forze russe avanzano verso il cruciale polo logistico di Pokrovsk, e Kiev si trova in netta inferiorità numerica e logistica rispetto a Mosca, con scarse munizioni e una limitata difesa aerea.
La posizione degli alleati occidentali
I funzionari ucraini avevano sperato di ricevere un feedback durante l’incontro dell’Ukraine Defense Contact Group , previsto per lo scorso fine settimana presso la base aerea di Ramstein in Germania. Tuttavia, il summit è stato posticipato a causa della cancellazione della partecipazione di Biden, impegnato nella gestione dell’uragano Milton negli Stati Uniti. Nel frattempo, Zelensky ha cercato sostegno tra gli altri alleati europei, presentando una bozza del piano, ma finora nessuno ha dato segnali concreti di approvazione.
Alcuni alleati sono preoccupati per la scadenza stretta imposta dal presidente ucraino, che ha dato loro solo tre mesi per adottare i principi chiave del piano. Nel frattempo, gli Stati Uniti, pur restando il principale sostenitore di Kiev, hanno evitato di fornire armi a lungo raggio, temendo un’escalation del conflitto.
Tensioni geopolitiche e riluttanza della NATO
Un punto cruciale del piano di Zelensky è l’inclusione dell’Ucraina nella NATO, una mossa che, secondo i funzionari ucraini, dissuaderebbe la Russia dal ripetere un’invasione in futuro. Tuttavia, i leader occidentali si sono finora mostrati riluttanti ad estendere un invito ufficiale, preoccupati che ciò possa provocare una reazione violenta da parte del presidente russo Vladimir Putin. Anche l’uso di armi a lungo raggio per colpire obiettivi all’interno della Russia, proposto nel piano, ha sollevato preoccupazioni tra gli alleati, che temono un’escalation diretta con Mosca.
L’alternativa respinta
Alcune potenze globali, come Cina e Brasile, hanno proposto piani di pace alternativi, ma Zelensky li ha respinti, sostenendo che avrebbero semplicemente sospeso temporaneamente il conflitto, dando a Mosca il tempo di riorganizzarsi. Il presidente ucraino teme che un accordo di cessate il fuoco senza una posizione forte da parte dell’Ucraina porterebbe a un futuro negoziato sfavorevole.
Reazioni russe
Il piano di Zelensky ha suscitato una forte reazione da parte della Russia. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha liquidato il progetto come una “raccolta di slogan incoerenti”, accusando Zelensky di spingere la NATO verso un conflitto diretto con la Russia. Zakharova ha definito il piano come una strategia che porterebbe solo ulteriori disastri all’Ucraina, criticando il presidente ucraino per le sue richieste di armi e supporto occidentale.
Il futuro incerto di Kiev
Sebbene i dettagli completi del piano di Zelensky siano ancora riservati, è chiaro che il suo successo dipenderà in gran parte dal sostegno degli alleati occidentali. Senza un’adesione significativa da parte della NATO e senza il flusso continuo di risorse militari, qualsiasi accordo di pace con la Russia rischiando di essere svantaggioso per Kiev, che ha già perso una parte significativa del suo territorio e subito ingenti danni umani ed economici.
Zelensky ha insistito sul fatto che il piano rappresenta l’unica via per assicurare all’Ucraina un futuro sicuro e indipendente, ma le sfide sul campo e la riluttanza internazionale rendono il successo tutt’altro che certo.
Il “piano” del presidente ucraino Vladimir Zelensky per la risoluzione del conflitto ucraino è un piano per una guerra mondiale, ha affermato il parlamentare del Bundestag dell’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW) Sevim Dagdelen.
“Il piano di vittoria di Zelensky è un piano di guerra mondiale. Si suppone che tutto venga fatto per coinvolgere direttamente la NATO e la Germania nella guerra ucraina”, ha detto Dagdelen sulla sua pagina X. “Il governo tedesco deve smentire questo giocatore!”