
(AGENPARL) – mar 15 ottobre 2024 Prot. n.______ Federico Marini
GIORNATA MONDIALE DEL PANE – Gli artigiani sardi celebrano
l’alimento “Principe” della dieta mediterranea. Quasi 100mila tonnellate
prodotte ogni anno da circa mille panifici. Marina Manconi (Panificatrice e
Presidente Confartigianato Gallura): “Poca manodopera, tanti sacrifici ma
enormi soddisfazioni quando si sforna il prodotto. Anche con le crisi, ingiusto
far mancare il pane alla popolazione”.
Associazioni “È giusto e doveroso celebrare uno degli alimenti più antichi e simbolo della
Territoriali nostra cultura e della nostra tradizione. Questa giornata è un’opportunità per
Sud Sardegna
riconoscere il valore di un prodotto che va oltre il semplice nutrimento, rappresentando
Cagliari tradizione, comunità e condivisione. E’ anche l’occasione per ribadire la centralità di un
Via Riva Villasanta 241
della dieta mediterranea”.
Oristano
Via Campanelli, 41 Così Marina Manconi, panificatrice e Presidente di Confartigianato Gallura,
Nuoro si celebra ogni anno il 16 ottobre per dare risalto ai prodotti della filiera del frumento.
Via Brig.Sassari, 37 Secondo l’ultima analisi sul pane prodotto in Sardegna, realizzata dall’Ufficio
Studi di Confartigianato Sardegna, su dati Istat, ogni giorno le 930 le attività di
Sassari panificazione presenti in Sardegna sfornano, circa 3mila quintali di prodotto al giorno,
Via Alghero, 30
prodotto come infarinati, insemolati ma anche per Civraxiu, Coccoi, Moddizzosu,
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 rosette, schiacciatine, baguette, bananine e lingue senza dimenticare il pane alla ricotta o
media spendono ogni mese circa 21 euro. Partendo da questi dati è possibile stimare che
in media la spesa annua sostenuta da tutte le famiglie dell’Isola per l’acquisto di pane
ammonta a 186 milioni di euro.
“Nonostante la panificazione artigiana sia alle prese con la crisi mondiale del
grano, con i conflitti e con i cambiamenti climatici, intraprendere un percorso lavorativo
in questo settore offre soddisfazioni non indifferente e aiuta a tramandare le conoscenze
e i prodotti tipici di eccellenza di ciascun forno – prosegue la Manconi – come si capisce
dai numeri, il lavoro in questo comparto c’è e le attività hanno bisogno di manodopera
da far crescere e da formare per valorizzare uno dei prodotti tipici della nostra cultura”.
“È importante che tutti riscoprano e sostengano i panifici artigianali locali – aggiunge –
che conservano tecniche tradizionali tramandate di generazione in generazione.
Celebrare la Giornata Mondiale del Pane significa quindi non solo onorare un alimento
essenziale, ma anche sostenere l’artigianato locale e promuovere un consumo
consapevole, che valorizza la qualità e la sostenibilità”.
Per i panificatori di Confartigianato Sardegna, il profumo del pane fresco
appena sfornato è inconfondibile e riempie l’animo di gioia e positività, così come è
Confartigianato Imprese Sardegna
irresistibile l’assaggio di qualche prodotto da forno appena acquistato. Ma dietro questi
gesti, c’è il lavoro degli artigiani che ogni notte panificano, preparando specialità sempre
nuove e che utilizzano materie prime di qualità, sempre più ricercate, per offrire al
consumatore un’esperienza gustosa per il palato, ma al contempo salutare.
“Questo appuntamento è stato istituito nel 2006 in concomitanza con la Giornata
Mondiale dell’Alimentazione, promossa dalla FAO sin dagli anni Ottanta – ricorda
Marina Manconi – il legame fra i due eventi è evidente: una corretta alimentazione si
fonda anche sulla presenza del pane artigianale, prodotto con pochi ingredienti semplici
come acqua, farina, lievito e talvolta sale”. “Purtroppo, informazioni non veritiere su
diete e corretta alimentazione – rimarca la Manconi – da decenni, demonizzano il pane
quale primo alimento da eliminare nelle diete dimagranti. Questo è errato perché il pane
dà al corpo umano amido, proteine di origine vegetale, contiene vitamine idrosolubili
della categoria B e minerali di fosforo, magnesio, calcio e potassio, quest’ultimo utile
per la digestione dei grassi animali, oltre che sodio, ferro o iodio. Tutti necessari, nelle
giuste quantità, tutti i giorni. E’ dimostrato, infatti, che in una dieta equilibrata, non
estrema e non curativa, almeno il 50% delle calorie deve provenire da carboidrati”.
Secondo la Presidente, il vero problema arriva dai prodotti che vengono usati per
la panificazione non artigianale: “Sono in commercio troppi prodotti da forno che
utilizzano additivi in modo massiccio durante tutte le fasi del ciclo produttivo; ciò non fa
altro che peggiorare la salubrità di ciò che esce dai forni. E questo lo si vede nella
diffusione delle intolleranze alimentari e nella celiachia. Per questo i nostri laboratori
artigianali sono garanzia e presidio di sostenibilità e di tutela per il consumatore”.
Un sistema, quello dei panifici sardi, costantemente sotto attacco da parte del
surgelato che arriva dall’estero o da altre regioni d’Italia. Per questo sul pane fresco,
Confartigianato Imprese annuncia di voler riprendere l’azione per la reale e corretta
applicazione della legge regionale di tutela del pane varata nel 2016, i cui effetti non
sono tangibili. “La maestria dei panificatori e la selezione delle materie prime sono ciò
che rende unico il vero pane artigianale, che si differenzia da quello decongelato o
parzialmente cotto. Per questo il pane fresco deve essere assolutamente distinguibile da
quello surgelato e precotto – sottolinea la Manconi – è fondamentale riprendere quel
lavoro interrotto per proteggere tutte le attività di panificazione e migliorare
l’informazione al consumatore, continuando a mettere i fruitori nelle condizioni di
riconoscere subito il vero “pane sardo” e il “vero pane fresco” da quello importato”.
“Anche l’uso intelligente e strategico di questa legge, è necessario per riprendere la
“battaglia culturale” per diffondere la cultura del pane nelle scuole, nelle mense e nel
comparto turistico evitare la forte aggressione di prodotti pronti o semi pronti per dare
un prodotto identitario che parli della nostra tradizione. un legame importante è quello
con il settore primario – aggiunge la Manconi – lo abbiamo visto con la crisi del grano a
seguito delle turbolenze internazionali. dobbiamo tornare a presidiare la filiera sin dal
campo dando la giusta remunerazione a tutti dall’agricoltore al panificatore e offrendo
un prodotto che da maggiori garanzie di sostenibilità anche etica”.
Per Confartigianato Sardegna è necessario proteggere l’attività di panificazione
da crisi e concorrenza sleale dovuta anche a un certo tipo di panificazione abusiva sui
Confartigianato Imprese Sardegna
pani tipici e tradizionali, come per esempio nel carasau “fatto in casa”, poi venduto
dappertutto.
“Non possiamo più tollerare le situazioni di abusivismo e di non rispetto delle
regole soprattutto chiediamo che si intervenga per tutelare la salute dei cittadini e per
rispetto nei confronti di panificatori e rivenditori che pagano le tasse e si attengono alle
leggi – denuncia la panificatrice gallurese – oggi più che mai in termini di sicurezza
degli alimenti, e quindi disponibilità per i cittadini di cibo sicuro, il fenomeno della
vendita di pane abusivo è un pericolo il suo commercio e somministrazione, al di fuori
delle regolari linee di distribuzione, non garantisce la sicurezza, perché non si
conoscono le materie prime utilizzate, le condizioni igieniche dei luoghi di produzione e
le metodiche di panificazione”.
Infine la riflessione sull’aumento dei costi delle materie, nonostante la loro
scarsità: “La crescita del costo delle materie prime, causato da fattori complessi, fuori
controllo a livello internazionale e nazionale, sta generando aumenti incontrollati che
però che sono assorbiti in gran parte dalle imprese – conclude la Manconi – noi artigiani
della panificazione siamo i primi a risentire di quali rialzi, compresi quelli elettrici, ma
siamo anche quelli che producono beni di prima necessità la cui produzione e
distribuzione non può essere messa a repentaglio, pena il rischio di gravi ripercussioni
sulla tenuta sociale. Ingiusto far mancare il pane alla popolazione. Per questa ragione a
chi governa suggeriamo interventi specifici per far fronte ai rincari di farina, imballaggi,
gasolio, attrezzi e macchinari, evitando che questi aumenti si scarichino sui
consumatori”.
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT