
Per la prima volta in lingua italiana è ora disponibile un’opera monumentale sul rapporto tra Massoneria e fascismo. Lo scrisse Maria Rygier in Francia nel 1929, in esilio, perseguitata in quanto dissidente, intellettuale, Massone.
Maria Rygier fu giornalista, scrittrice, militante anarchica, socialista, monarchica sul finire degli anni. Nazionalista e amante della Patria fondò leghe, comitati, giornali e riviste, come “Rompete le righe” e collaborò con i più letti, come “il Popolo d’Italia” di cui fu animatrice.
Sollecitata dal Grande Oriente di Francia a raccontare quali fossero le condizioni della Massoneria italiana dopo l’emanazione della legge fascista che la metteva al bando nel 1925, Maria Rygier scrisse La Massoneria italiana davanti alla guerra e al fascismo che darà alle stampe nel 1929.
Racconta quali Obbedienze massoniche piegarono labari e onore alle volontà della nascente dittatura fascista e quali la contrastarono senza esitazione; chi tra i Massoni svendette la propria dignità e chi, anche a costo della vita, non rinunciò a difendere gli ideali di libertà e fratellanza.
Racconta il ruolo che ebbero i dirigenti del Grande Oriente d’Italia e della Gran Loggia d’Italia, ma anche del Droit Humain, all’epoca più conosciuto come Il Diritto Umano. Racconta i personaggi e le vicende, la distruzione dei templi, le rappresaglie, ma anche i meccanismi del potere all’interno dei partiti prima e durante l’imporsi di quello guidato da Mussolini.
Quest’opera, che a livello internazionale diede sul finire degli anni Trenta un contributo notevole affinché in Europa ci si facesse una cognizione della ferocia del nascente regime fascista, riaffiora a 95 anni di distanza dalla sua prima edizione consegnando per la prima volta in lingua italiana uno spaccato dettagliato e impietoso di alcuni fra i capitoli più bui della storia d’Italia da una prospettiva insolita qual è quella massonica.
Maria Rygier andò in esilio con una sola valigia piena di documenti originali, articoli di giornale, missive. Non gli indumenti volle portare con sé ma una mole enorme di prove a carico del partito fascista, di Mussolini e dei suoi emissari. Ma anche atti di denuncia contro alcune delle alte cariche massoniche affinché restasse traccia dei responsabili della disfatta dell’Italia, che lei preconizzò in tempi non sospetti.
Questa prima traduzione a firma di Francesco Guida, che ne cura anche l’introduzione per le Edizioni dello Straniero, in vista del centenario della legge fascista che bandì la Massoneria, segna anche sul piano morale il ritorno a casa di una nostra connazionale esiliata, onde evitare che la sua opera di testimonianza resti confinata dal perimetro della memoria.
Il volume, che si compone di 440 pagine, è disponibile da oggi in tutte le librerie su ordinazione e su tutti gli store online.
