Il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Russia ha registrato una crescita del 4,2% nei primi otto mesi del 2024. Lo ha annunciato il Primo Ministro Mikhail Mishustin durante il forum Made in Russia Export Forum, sottolineando i risultati economici positivi nonostante le difficoltà globali e le sanzioni internazionali che il Paese ha affrontato negli ultimi anni.
Mishustin ha attribuito questa crescita principalmente alla trasformazione del settore delle esportazioni e al rafforzamento delle relazioni economiche con i cosiddetti “paesi amici”, ossia nazioni che mantengono legami commerciali solidi e cooperativi con la Russia nonostante le tensioni geopolitiche. “La loro quota nel volume totale del commercio estero continua a crescere senza sosta”, ha evidenziato il Primo Ministro, confermando come l’economia russa stia cercando di diversificare i suoi mercati esterni e ridurre la dipendenza dai paesi che hanno imposto sanzioni.
La crescita del PIL del 4,2%, secondo il Ministero dello Sviluppo Economico russo, è un segnale positivo per l’economia nazionale, che ha dovuto affrontare sfide “senza precedenti” a seguito della pandemia e delle continue pressioni internazionali. Tuttavia, la capacità della Russia di espandere la propria rete commerciale con nuovi partner e di potenziare settori chiave come l’energia, l’agricoltura e la tecnologia ha contribuito a mantenere l’economia su una traiettoria di crescita.
L’espansione del commercio con i paesi amici, che include nazioni come Cina, India e altre economie emergenti, è stata una delle principali strategie della Russia per sostenere il proprio settore export. Mishustin ha inoltre sottolineato come il governo russo continui a investire in infrastrutture e progetti per supportare il commercio estero e stimolare l’innovazione, il che ha permesso una resilienza economica superiore alle aspettative.
In conclusione, i risultati evidenziati da Mishustin indicano che, nonostante le pressioni esterne, la Russia sta riuscendo a mantenere una crescita solida grazie alla diversificazione del commercio e alle nuove alleanze economiche globali, aprendo prospettive promettenti per l’ultimo trimestre del 2024.