
(AGENPARL) – lun 14 ottobre 2024 Roma, 14 ottobre 2024
Relazione annuale Inail: nel 2023 diminuite le denunce di infortunio sul lavoro (-16,1%) e i casi mortali (-9,5%)
Nell’Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati, il presidente Fabrizio D’Ascenzo ha illustrato i dati sull’andamento infortunistico e tecnopatico, tracciando il bilancio delle numerose iniziative realizzate dall’Istituto sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti e indicando gli indirizzi strategici per affrontare le sfide legate a un contesto in continua e rapida trasformazione
Il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, questa mattina a Roma, presso l’Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari in via di Campo Marzio, ha presentato alla Presidenza della Camera dei deputati, al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, e alle altre autorità presenti la Relazione annuale 2023 dell’Istituto, che illustra l’andamento di infortuni e malattie professionali, il bilancio delle attività svolte negli ambiti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti, e la strategia per affrontare le sfide del futuro in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Alla presenza dei consiglieri di amministrazione Danilo Battista, Nunzia Catalfo, Caterina Grillone e Maurizio Millico, del direttore generale Marcello Fiori e del presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, Guglielmo Loy, D’Ascenzo ha sottolineato che “la Relazione annuale rappresenta un’occasione importante per inquadrare le attività svolte in una prospettiva strategica, che mira a contrastare l’angosciante fenomeno degli incidenti sul lavoro. Solo valorizzando un processo virtuoso basato sull’attivazione corale delle leve che riducono il rischio infortunistico da parte degli attori del welfare – istituzioni, parti sociali, pubbliche amministrazioni, associazionismo, soggetti del sistema prevenzionale – si sarà in grado di rilevare nel tempo trend decrescenti del fenomeno”.
“Questa azione comune – ha aggiunto il presidente dell’Inail – potrà innestarsi sulla pluralità di iniziative che abbiamo adottato, dall’erogazione di finanziamenti alle aziende che innovano impianti e processi produttivi in logica di prevenzione alla premialità di matrice assicurativa per le imprese che investono in sicurezza, dalle attività di informazione e formazione volte a innalzare i livelli di conoscenza e consapevolezza del rischio alla valorizzazione della ricerca, che deve saper trasferire i risultati dell’innovazione al mondo produttivo”. Altrettanto importante è “l’intensificazione dei rapporti di collaborazione col sistema datoriale, mediante l’apporto consulenziale qualificato, il potenziamento della funzione di vigilanza sulla regolarità del rapporto assicurativo e lo sviluppo di un ecosistema di comunicazione originale, capace di individuare un linguaggio chiaro, corretto, comprensibile ed efficace per il pieno dispiegamento dei diritti di cittadinanza”.
INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI
Dall’analisi dell’andamento infortunistico e tecnopatico, a cui la nuova Relazione annuale dedica un focus di approfondimento specifico, emerge che nel 2023 le denunce di infortunio hanno registrato una diminuzione sia dei casi in complesso sia di quelli mortali rispetto all’anno precedente.
Nel dettaglio, gli infortuni denunciati sono stati oltre 590mila (-16,1% rispetto ai circa 704mila del 2022), di cui 1.147 con esito mortale (-9,5% rispetto ai 1.268 del 2022). Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono provvisoriamente 375.578 (pari al 64% delle denunce), di cui il 18,1% avvenuti “fuori dall’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono, al momento, 550 (il 48% delle denunce), di cui oltre la metà (52,2%) “fuori dall’azienda”.
Le denunce di malattie professionali sono state oltre 72mila, in aumento del 19,8% rispetto al 2022. Questo incremento era comunque atteso dopo la forte flessione che, a causa della pandemia da Covid-19, ha caratterizzato sia il 2020 (quando sono pervenute circa 45mila denunce) sia, in minor misura, il 2021 (poco più di 55mila casi). Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 49mila. Per un singolo lavoratore afflitto da diverse patologie, infatti, possono essere protocollate più denunce.
BILANCIO E RISULTATI DI GESTIONE
I dati del consuntivo 2023 mostrano segno positivo sia in termini finanziari che economici e confermano, superato il triennio dalla revisione della tariffa dei premi, la tenuta della gestione assicurativa anche in situazioni critiche come l’emergenza pandemica.
Le entrate di competenza ammontano a 12 miliardi e 440 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto al dato di consuntivo del 2022 (11 miliardi e 707 milioni), di cui nove miliardi e 387 milioni per entrate contributive, in crescita del 7% rispetto al dato di consuntivo del 2022 (otto miliardi e 774 milioni).
Le uscite di competenza si sono attestate a nove miliardi e 371 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto ai nove miliardi e 100 milioni del 2022, con prestazioni economiche erogate a infortunati e tecnopatici (rendite, indennità per inabilità temporanea, altri assegni e sussidi assistenziali) pari a cinque miliardi e 251 milioni di euro. La maggior parte riguarda i pagamenti delle prestazioni permanenti (rendite), pari a quattro miliardi e 608 milioni e stabili rispetto al 2022. Le riserve tecniche ammontano a circa 36 miliardi di euro.
ESTENSIONE DELLA COPERTURA INAIL
Il decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito con modificazioni dalla legge n. 85 del 3 luglio 2023, ha disposto per l’anno scolastico e accademico 2023-2024 l’estensione della copertura assicurativa Inail agli studenti e al personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore, ammettendo alla tutela non solo gli infortuni occorsi durante esperienze tecnico-scientifiche, esercitazioni pratiche o esercitazioni di lavoro, come previsto dal Testo unico, ma anche gli infortuni avvenuti nello svolgimento delle attività di insegnamento-apprendimento dei docenti e degli studenti delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado, compresi gli alunni delle scuole dell’infanzia. Con il decreto legge n. 113 del 9 agosto 2024 questa misura è stata prorogata anche per l’anno scolastico 2024-2025.
Dal primo luglio 2023, inoltre, è operativa la riforma del lavoro sportivo di cui al decreto legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021. A seguito del completamento del quadro normativo di riferimento, è stata modificata la disciplina dell’obbligo assicurativo Inail dei lavoratori sportivi, prevedendo tra l’altro l’estensione della tutela di cui all’art. 5 del decreto legislativo n. 38 del 23 febbraio 2000 (assicurazione dei lavoratori parasubordinati) ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale, resi in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche, delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate e degli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni o dal Comitato italiano paralimpico.
In relazione all’assicurazione degli infortuni dei giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti titolari di rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica, l’Istituto ha gestito la fase transitoria prevista fino al 31 dicembre 2023 dalla legge n. 234 del 30 dicembre 2021. Dal primo gennaio 2024 questi lavoratori sono rientrati nel regime assicurativo ordinario previsto per i lavoratori tutelati dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL RAPPORTO ASSICURATIVO
Nell’ambito dell’azione di controllo amministrativo per la verifica di congruità nella corresponsione dei premi di assicurazione e per il contrasto all’evasione, gli ispettori Inail hanno definito 8.739 pratiche per accertamenti presso le aziende avviati nel 2023 e in anni precedenti. Le aziende irregolari sono risultate essere 8.191, pari al 93,73% delle aziende ispezionate, un risultato ottenuto attraverso il sistema di business intelligence, che ha consentito di indirizzare efficacemente l’attività di vigilanza utilizzando informazioni presenti nelle banche dati interne ed esterne. Grazie a questi controlli sono stati regolarizzati 44.009 lavoratori, di cui 1.708 in nero, e sono stati accertati e richiesti premi per oltre 91,1 milioni di euro.
Anche nel 2023 l’Istituto ha registrato gli effetti della significativa carenza di personale assegnato alla funzione di vigilanza. Allo scorso 31 dicembre, infatti, la forza ispettiva era pari complessivamente a 200 unità, 10 in meno rispetto all’anno precedente. L’assunzione di 111 nuovi ispettori, autorizzata dal decreto legge n. 63 del 15 maggio 2024, convertito con modificazioni dalla legge n. 10 del 12 luglio 2024, a partire da quest’anno è però destinata a migliorare i risultati dell’attività di vigilanza.
PRESTAZIONI
Al 31 dicembre 2023 l’Istituto ha registrato 618.594 rendite in gestione per inabilità permanente e ai superstiti, in calo del 2,26% rispetto alle 632.892 dell’anno precedente. Le rendite di nuova costituzione sono circa 18.927, il 13,36% in più rispetto alle 16.697 del 2022. Al fine di migliorare il servizio di sostegno psicologico agli assistiti, ai loro familiari e ai superstiti, il 16 ottobre 2023 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi che permette all’Istituto di avvalersi, sulla base di tariffe standardizzate, di professionisti laureati in psicologia e specializzati in psicoterapia.
In attuazione dell’Accordo quadro del 2012, nel 2023 è proseguito il coinvolgimento delle Regioni per l’erogazione di prestazioni riabilitative integrative rispetto a quelle garantite dal Servizio sanitario nazionale in favore dei disabili da lavoro. Alla data dello scorso 31 dicembre gli accordi contrattuali stipulati dall’Istituto con strutture sanitarie pubbliche o private accreditate erano 417, grazie ai quali sono state erogate 670.276 prestazioni in favore di 18.687 assistiti per una spesa pari a circa 11 milioni di euro, in aumento del 19,15% rispetto al 2022.
Nel 2023 le prestazioni riabilitative erogate in forma diretta dal Centro protesi di Vigorso di Budrio con le filiali di Roma e Lamezia Terme, dal Centro di riabilitazione motoria di Volterra e dagli 11 centri di fisiokinesiterapia attivi in cinque regioni sono state 145.332 e hanno riguardato 4.260 assistiti. Le prestazioni di assistenza protesica erogate dal Centro protesi, dalle sue filiali e dai suoi Punti di assistenza dislocati sul territorio nazionale sono state 5.831 e hanno interessato 4.024 assistiti, di cui 2.728 infortunati sul lavoro e 1.296 tra assistiti del Servizio sanitario nazionale e privati. Con riferimento all’erogazione di ausili per la mobilità e altri dispositivi tecnici, si sono registrate 4.394 prestazioni che hanno interessato 2.484 assistiti.
Nell’ambito della sinergia con il Comitato italiano paralimpico (Cip), 450 assistiti Inail hanno partecipato a corsi di avviamento allo sport e altri 500 sono stati coinvolti nei campus o hanno partecipato agli open day organizzati dal Cip in tutta Italia. Il 21 aprile 2023, inoltre, è stato sottoscritto il primo protocollo operativo che prevede la sperimentazione del Piano individuale terapeutico sportivo (Pits) quale parte integrante del Piano riabilitativo individuale (Pri) previsto dai protocolli di riabilitazione socio-sanitaria.
L’Inail sostiene anche progetti e interventi personalizzati per il superamento e l’abbattimento di barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro e per la riqualificazione professionale, mirati alla conservazione del posto o all’inserimento in nuova occupazione dei disabili da lavoro. Nel 2023 si è inoltre conclusa la prima procedura per il finanziamento di progetti di formazione e informazione in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa.
Questa iniziativa, finalizzata a incentivare la diffusione tra i datori di lavoro e i lavoratori di una cultura condivisa sulle tutele previste dall’ordinamento per garantire la parità dei diritti dei lavoratori con disabilità, ha coinvolto circa settemila partecipanti. Il nuovo avviso pubblico pubblicato lo scorso 28 dicembre, con cui sono stati messi a disposizione altri due milioni e mezzo di euro, prevede che alle iniziative formative e informative possano partecipare anche i soggetti in cerca di nuova occupazione.
PREVENZIONE E SICUREZZA
Con i bandi Isi, divenuti ormai una componente strutturale delle politiche di prevenzione dell’Inail, a partire dal 2010 sono stati stanziati oltre tre miliardi e mezzo di euro a fondo perduto per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che hanno permesso il finanziamento di più di 46mila progetti.
L’edizione 2023, che ha messo a disposizione 508,4 milioni di euro, ha introdotto diverse novità con l’obiettivo di migliorare l’efficacia degli interventi realizzati e di semplificare la procedura di accesso al contributo. Oltre alla rimodulazione dei cinque assi di finanziamento in cui sono suddivisi i fondi, è stata aumentata l’incidenza degli interventi ad alto contenuto tecnologico, privilegiando progetti che prevedono la sostituzione di macchine obsolete con analoghi dispostivi che rispettino gli standard di sicurezza della normativa europea, ed è stata dedicata una speciale attenzione alle micro e piccole imprese che operano nei diversi settori dell’industria manifatturiera.
Con l’asse Agricoltura, in particolare, tra il 2016 e il 2022 i progetti presentati dalle imprese agricole per accedere ai fondi destinati alla sostituzione di trattori e macchinari con mezzi moderni, più sicuri e meno inquinanti sono stati oltre 28mila e circa 6.300 quelli ammessi al finanziamento. Il bando 2023 ha portato lo stanziamento a 90 milioni di euro, 55 in più rispetto alle edizioni precedenti, con l’obiettivo di ammettere un maggior numero di imprese agricole al contributo, aumentando anche la portata degli interventi realizzati.
L’Inail sostiene le aziende che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro anche attraverso l’oscillazione del tasso medio di tariffa. Nel 2023 le aziende che hanno beneficiato della riduzione del tasso di premio per prevenzione sono state quasi 28mila, per un risparmio complessivo di oltre 178 milioni di euro. Con il bilancio di previsione 2024 è stato fissato un aumento fino a 200 milioni di euro delle risorse da destinare a questo intervento.
Nel corso dell’anno sono proseguite, inoltre, le attività legate ai finanziamenti di interventi formativi e informativi e le iniziative per la promozione e lo sviluppo della cultura della sicurezza. Il Forum della prevenzione “Made in Inail”, in particolare, nell’arco di sette mesi ha toccato tutte le regioni italiane per presentare il Piano triennale della prevenzione 2022-2024 e promuovere il confronto con istituzioni, enti locali e parti sociali sulle strategie più efficaci di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali.
Nel 2023 è stato stipulato l’accordo quadriennale tra l’Inail e la Scuola nazionale dell’amministrazione, con l’obiettivo di realizzare programmi formativi per la promozione della cultura della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro della Pa, e altre iniziative formative in materia di prevenzione hanno interessato 700 ispettori tecnici appena assunti dall’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) e 30 impiegati tecnico-amministrativi di Sapienza Università di Roma.
Tra le collaborazioni istituzionali rientrano la convenzione quadro sottoscritta con la Conferenza delle Regioni e Province autonome, che punta a rendere più efficaci le attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali attraverso una maggiore condivisione di dati e informazioni con gli enti territoriali, e l’accordo quadro con il Ministero della Salute e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che prevede l’aggiornamento costante della base dati “Flussi informativi per la prevenzione”, strumento gestionale di sistematizzazione e condivisione delle conoscenze tra Regioni, Dipartimenti di prevenzione delle Asl, Direzioni regionali Inail e Inl.
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