
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno denunciato che Hezbollah ha lanciato venticinque missili e razzi contro postazioni militari e insediamenti israeliani dal Libano meridionale. Gli attacchi sono partiti da complessi terroristici situati vicino alle postazioni della Forza di Interposizione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL). Uno di questi attacchi ha provocato la morte di due soldati israeliani.
L’IDF ha riferito che questi lanci rappresentano un’escalation nell’uso di posizioni vicine alle basi UNIFIL, sfruttando la loro presenza per proteggersi da eventuali risposte israeliane. Le forze UNIFIL sono dispiegate nel Libano meridionale per implementare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che prevede il disarmo di Hezbollah e l’imposizione di un cessate il fuoco dopo la guerra del 2006 tra Israele e il gruppo libanese.
Nonostante queste misure, Hezbollah ha continuato a violare le risoluzioni delle Nazioni Unite accumulando armi nella regione e costruendo infrastrutture militari vicino alle postazioni UNIFIL. Questo ha reso complessa l’operatività della missione ONU, che si trova in una delicata posizione tra le parti in conflitto.
L’IDF ha assicurato di mantenere costanti comunicazioni con le forze UNIFIL per prevenire danni al personale delle Nazioni Unite, nonostante la difficile situazione sul campo. Tuttavia, la vicinanza delle postazioni UNIFIL ai siti da cui Hezbollah lancia i suoi attacchi rende la situazione particolarmente complessa per Israele, che cerca di evitare un’escalation diretta con la missione ONU.