Confabitare al SAIE di Bologna: “Dalla Direttiva UE sulle Case Green alle Comunità Energetiche: quale futuro per l’Italia?”
Confabitare, associazione proprietari immobiliari, ha organizzato un importante convegno dal titolo “Dalla Direttiva UE sulle Case Green alle Comunità Energetiche: quale futuro per l’Italia?” presso il Saie di Bologna. L’evento, svoltosi oggi dalle 10:00 alle 13:00, ha visto la partecipazione di esperti del settore che hanno discusso le sfide della transizione energetica e il ruolo delle Case Green e delle Comunità Energetiche nel contesto italiano, alla luce della recente Direttiva UE.
Al centro del dibattito moderato dalla giornalista Simona Iannessa, è emerso il nodo della transizione energetica, un processo che promette di trasformare l’edilizia italiana in chiave sostenibile, ma che pone interrogativi complessi legati ai costi, ai tempi e alle specificità del contesto immobiliare nazionale. Il futuro delle Case Green e delle Comunità Energetiche dipenderà dalla capacità del sistema italiano di rispondere a queste sfide. Innovazione, sostenibilità e sicurezza sono le parole d’ordine, ma saranno necessarie risorse finanziarie e un forte sostegno legislativo per garantire che la transizione energetica non sia un peso.
Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, ha aperto i lavori sottolineando la necessità di comprendere come l’Italia applicherà la Direttiva UE: “il futuro dell’Italia dipenderà in gran parte dalle modifiche che verranno apportate a questa direttiva e da come il nostro Paese deciderà di applicarla. Siamo tutti favorevoli alla riqualificazione energetica degli edifici, ma è essenziale capire quali saranno i costi e i tempi”. Stefano Cavedagna, Parlamentare Europeo e rappresentante di Fratelli d’Italia, si è mostrato critico nei confronti della Direttiva, evidenziando le difficoltà economiche e strutturali che gli edifici italiani, tra i più antichi d’Europa, pongono: “Ci siamo espressi chiaramente contro questa direttiva che impone sforzi eccessivi sia agli Stati membri che ai cittadini, soprattutto ai proprietari immobiliari. Il nostro obiettivo sarà applicare la direttiva in modo che non gravi troppo sui piccoli proprietari, proponendo anche modifiche a livello europeo”. Alberto Zanni ha anche ribadito l’importanza di incentivare i proprietari immobiliari, sottolineando come l’Onorevole Stefano Cavedagna abbia suggerito di usare i fondi europei per finanziare gli interventi. A fornire una visione più propositiva sul futuro della transizione energetica è stato il Professor Leonardo Setti dell’Università di Bologna, che ha parlato del ruolo chiave delle Comunità Energetiche: “le comunità energetiche rappresentano il futuro: le case diventeranno il fulcro della transizione energetica, producendo energia che alimenterà la rete, questo cambiamento rappresenta un’enorme opportunità, e le riqualificazioni energetiche saranno cruciali per rendere le abitazioni veri e propri generatori di energia”. Setti ha ribadito che chiunque può già far parte di una comunità energetica, spiegando come la condivisione dell’energia possa ridurre significativamente i costi delle bollette. Sulle difficoltà tecniche della Direttiva si è espresso anche Andrea Gnudi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bologna, che ha richiamato l’attenzione su un aspetto cruciale: “l’implementazione della direttiva Case Green presenta sfide impegnative, è necessario uno sforzo collettivo, supportato da strumenti legislativi che aiutino gli investitori”. Gnudi ha sottolineato l’importanza di creare una cultura della sostenibilità per evitare il rischio di una nuova forma di ‘povertà energetica’, che potrebbe gravare sui piccoli proprietari incapaci di affrontare i costi delle riqualificazioni. Vladis Vignoli, Consulente Tecnico di Confabitare, ha sintetizzato le difficoltà pratiche di attuazione della direttiva in Italia: “la maggior parte degli edifici italiani è vecchia e obsoleta, costruita molti anni fa, ed è difficile adattarli per raggiungere gli obiettivi stringenti della direttiva”. La sicurezza degli interventi è stata invece al centro del discorso dell’Ing. Paolo Migliavacca, Business Unit Director Italy di Rockwool, che ha messo in guardia sui rischi legati a una cattiva installazione degli impianti fotovoltaici: “la transizione energetica è essenziale per rendere le case più efficienti e indipendenti, ma dobbiamo considerare i rischi legati a una cattiva progettazione e manutenzione. Un impianto fotovoltaico non installato correttamente può provocare cortocircuiti e incendi”. A livello tecnico, il Dott. Roberto Dall’Olio, Segretario dell’Ordine dei Periti Industriali di Bologna e Ferrara, ha ricordato come i periti industriali siano cruciali per l’attuazione della Direttiva: “lavoriamo a stretto contatto con piccoli proprietari e amministratori condominiali per garantire interventi tecnici di efficienza energetica, il Superbonus ci ha insegnato che bisogna essere multidisciplinari e muoversi con serietà all’interno delle normative europee”. Marco Filippucci, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Bologna, ha invece posto l’accento su un approccio integrato che vada oltre gli aspetti tecnici: “È importante definire con chiarezza gli obiettivi legati al risparmio energetico e alla sostenibilità nelle abitazioni. Gli interventi devono considerare anche l’impatto a lungo termine in termini di valorizzazione degli immobili e dello spazio pubblico circostante”.