(AGENPARL) – ven 11 ottobre 2024 COMUNICATO STAMPA
SPHERE ITALIA
MECENATE
DEL RESTAURO DEL NINFEO E DELLE
FONTANE DEL MUSEO NAZIONALE ETRUSCO
DI VILLA GIULIA A ROMA
Per la prima volta finanziata anche la manutenzione programmata del bene culturale
Roma, 11 ottobre 2024 – Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e Sphere Italia annunciano
il restauro del Ninfeo, capolavoro rinascimentale di Bartolomeo Ammannati a Villa Giulia. Elemento
di grande novità nel rapporto pubblico-privato per la conservazione e la valorizzazione del nostro
patrimonio culturale è che per la prima volta verrà finanziata anche la manutenzione programmata
del Ninfeo per i prossimi quattro anni. Lo sviluppo di buone pratiche di manutenzione programmata
è peraltro proprio una delle mission della Direzione generale Musei, che punta a una migliore
conservazione del nostro patrimonio in un’ottica di programmazione strategica.
Il Ninfeo è il cuore degli splendidi giardini di Villa Giulia, con la fontana progettata da Bartolomeo
Ammannati, le cariatidi a sorreggere la balconata in travertino e il mosaico dedicato a Tritone, che
grazie al grande progetto di restauro conservativo, finanziato attraverso lo strumento dell’Art Bonus
da Sphere Italia, tornerà al suo originario splendore. I visitatori del Museo potranno non solo godere
della vista ravvicinata di un patrimonio architettonico e artistico di grande valore, ma assistere in
diretta al delicato lavoro dei restauratori.
Grazie a un virtuoso esempio di collaborazione pubblico-privato e al mecenatismo favorito dall’Art
bonus, Villa Giulia amplia la sua offerta al pubblico e realizza uno degli obiettivi del nostro Ministero,
e in particolare della Direzione generale Musei, quello della manutenzione programmata del nostro
patrimonio – dichiara Massimo Osanna, Direttore generale Musei. – Un intervento che speriamo
contribuisca a favorire altri casi di collaborazione, nella consapevolezza che il patrimonio culturale è
un bene comune, da conservare e valorizzare a vantaggio dell’intera comunità.
“Questo intervento permetterà non solo di restituire al Ninfeo di Villa Giulia il suo splendore fatto di
marmi policromi, ma finalmente anche di riattivare le fontane con le statue dell’Arno e del Tevere al
secondo livello – afferma Luana Toniolo, Direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia – Il
progetto parte dallo studio delle tubature antiche e del rapporto con l’acquedotto dell’Acqua Vergine
e permetterà di ristabilire il flusso d’acqua che arricchirà il Ninfeo di preziosi giochi d’acqua. Il
contributo fondamentale per la manutenzione programmata ci permetterà inoltre di prenderci cura
del fragile equilibrio conservativo del Ninfeo, sospeso tra acqua e terra.”
http://www.sphere.eu
“Sono orgoglioso di avviare questa collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia – spiega
Adriano Meloni, Amministratore Delegato di Sphere Italia – La nostra azienda è costantemente
impegnata nella selezione di iniziative di ampio respiro. Grazie all’Art Bonus, siamo felici di aver accolto
la proposta di poter sostenere il restauro del complesso del Ninfeo e delle sue fontane, dando nuova
vita a un bene culturale esempio del Rinascimento italiano”
Villa Giulia, costruita da papa Giulio III tra il 1550 e il 1555, rappresenta uno splendido esempio di villa
rinascimentale, sorta come residenza suburbana, analogamente ad altri complessi cinquecenteschi di
Roma e dintorni. Al progetto e alla realizzazione parteciparono i più grandi artisti dell’epoca: per
l’apparato pittorico Prospero Fontana, Taddeo Zuccari, Pietro Venale e loro botteghe; per l’impianto
architettonico Giorgio Vasari, Jacopo Barozzi da Vignola e Bartolomeo Ammannati, con la supervisione
di Michelangelo, secondo quanto asserito dallo stesso Vasari.
Ai lati del Ninfeo, entro due grandi nicchie simmetriche sono due fontane con le personificazioni di
due fiumi, il Tevere e l’Arno identificabili dai rispettivi attributi: la lupa per il fiume Tevere e il
Marzocco, il leone – simbolo della Repubblica di Firenze e protettore laico della città, in riferimento
alle origini toscane del papa. Le due statue monumentali dei fiumi sono rappresentate secondo
tradizione, adagiate su un fianco e all’interno di nicchie decorate a stucco con elementi vegetali. Due
grandi vasche in marmo accoglievano un tempo l’Acqua Vergine che sgorgava copiosa dalle anfore su
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