
(AGENPARL) – gio 10 ottobre 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Giudici (Uritaxi): “Taxi: lo scandalo, ma a targhe alterne, delle tariffe
dinamiche dà ragione al Governo”*
Firenze, 10 ottobre 2024 – “Uritaxi insieme a tutte gli altri sindacati di
settore, ha già manifestato la propria contrarietà alla proposta di tariffe
dinamiche in queste ore avanzata dall’associazione economica dei radiotaxi,
Uri. Troviamo ipocrita e vessatoria però, nei confronti dei tassisti
italiani, l’*indignazione a “targhe alterne” di taluni osservatori *verso
questa pratica, come stamani avvenuto su Radio Capital. Perché la stessa
indignazione non emerge per multinazionali come Uber, a cui si vorrebbe far
fare attività di piazza, che in queste ore vanno a* tariffe doppie, triple,
quadruple *rispetto alla tariffa amministrata dei taxi? C’è un sospetto
diffuso di un doppio standard che porta a essere stranamente indulgenti con
i grandi e, allo stesso tempo, giustamente rigorosi con i piccoli”. E’
quanto afferma il presidente nazionale Uritaxi, Claudio Giudici.
“Non esiste alcun mercato al mondo – prosegue Giudici – dove all’interno
dello stesso possano operare soggetti con regole differenti, di favore per
i grandi colossi finanziari e di sfavore per le piccole partite Iva.
Questa vergogna però si è innestata come un cancro in buona parte di
Occidente: fanno eccezione la civilissima Danimarca, dove tutti devono
attenersi alle regole dei taxi, oppure, con soluzione esattamente
contraria, l’Austria e la Croazia, dove tutti gli operatori, taxi inclusi,
sono a prezzo libero (con tariffe, nonostante le novelle dei liberisti,
esplose verso l’alto). *Questa vergogna crea un mercato impari, dove chi,
come i taxi, è gravato da obblighi di pubblico servizio (tariffari, di
prestazione, di turnazione), alla fine soccomberà a favore del business
delle multinazionali a tariffa libera*. E questo sarebbe stato lo scenario
legalizzato dal governo Draghi con l’articolo 10 del Ddl concorrenza,
naufragato e rimpianto da alcuni – ma certamente non da noi”.”
“E’ per questo – conclude il presidente Uritaxi – che l’intervento del
Governo Meloni e del ministro Salvini, volto a dare piena attuazione alla
legge 12.19 attraverso i tre decreti amministrativi attesi da cinque anni
(uno dei quali pubblicato nel luglio scorso) per fermare abusivismo e
regole di favore, sono *atti necessari a ripristinare un mercato giusto,
dove i taxi facciano servizio di piazza e gli Ncc servizio da rimessa,
invece che servizio taxi mascherato e pieno zeppo di vantaggi operativi
come da troppo tempo avviene*”.