
(AGENPARL) – mar 08 ottobre 2024 SANITÀ, QUARTINI (M5S): “RISORSE E PREVENZIONE SONO INVESTIMENTO, NON COSTO”
Roma, 8 ott. – “Credo che tutti quanti dobbiamo partire dal lavoro di GIMBE e usarlo come base solida su cui fare politica in questo Paese. E il suo valore aggiunto è essenzialmente, lo dico da medico, il fatto che sia un lavoro indipendente, senza condizionamenti di sorta. Alcuni dei punti trattati sono dal mio punto di vista assolutamente irrinunciabili, a partire dalle risorse. È impressionante la distanza di circa 50 miliardi che l’Italia spende in meno rispetto alla media europea in sanità. Ancora più impressionante, se si pensa che negli ultimi 10 anni 286 miliardi sono stati sottratti al finanziamento pubblico della sanità. È una cifra impensabile, non si riesce a capire come si fa ancora a sostenere un Servizio sanitario nazionale che resta un’eccellenza, anche se purtroppo solo in alcune parti del Paese. Resta quindi prioritario il tema delle risorse in sanità, da intendersi come investimento e non certo come costo. In quest’ottica, torniamo a ripetere che togliere le spese sanitarie e del welfare dal Patto di stabilità sia un elemento su cui dovremmo riflettere tutti. Mi colpisce molto anche il fatto che attualmente noi investiamo in sanità pochi miliardi l’anno, quando la migrazione sanitaria costa al Sud ogni anno oltre 4 miliardi. In pratica, noi investiamo in sanità meno di quanto il Sud paga alle Regioni del Nord per la migrazione sanitaria: è una cosa che ha dell’incredibile, una follia sul piano concettuale”. Lo dichiara Andrea Quartini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali alla Camera e Coordinatore del Comitato Politico Salute e Inclusione Sociale del M5S, intervenuto in occasione della presentazione del VII rapporto sul Servizio sanitario nazionale di GIMBE.
“Altro dato impressionante – prosegue Quartini – è la spesa in prevenzione, visto che nel 2023 è calata di 2 miliardi. È una cifra importante, che pagheremo nei prossimi anni. Ma lavorare sulla prevenzione vuol dire anche lavorare sui determinanti di cattiva salute, primo dei quali è la povertà. E allora misure di sostegno strutturali, di contrasto alla povertà, sono anche misure sanitarie. Non mi riferisco solo al Reddito di cittadinanza o al salario minimo garantito, ma anche a un intervento serio sul lavoro precario. Il secondo determinante è l’inquinamento e allora la transizione ecologica è fondamentale, ma bisogna anche lavorare sul tema delle alterazioni climatiche: le stime parlano di oltre un miliardo e seicento milioni di persone che dovranno migrare per questo motivo. È un tema fondamentale che non possiamo trascurare. Così come non possiamo continuare a parlare delle liste d’attesa così come il tema è stato raccontato e viene gestito, perché il vero tema non è quello di erogare prestazioni, dato che più se ne mettono sul mercato, più aumenta la spesa sanitaria, soprattutto da parte del privato, cui interessa fare profitto. Il punto centrale è quello della capacità del sistema della presa in carico, che potrebbe consentire un abbattimento significativo delle liste d’attesa. Per far funzionare la presa in carico, bisogna far funzionare la medicina di prossimità e sappiamo che abbiamo un grande lavoro da fare su questo. Sono veramente tante le sfide che dobbiamo affrontare, ma raccogliamo con entusiasmo l’appello di GIMBE: lavoriamo tutti insieme alla realizzazione di un patto sociale che salvi la nostra sanità pubblica” conclude Quartini.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle