
(AGENPARL) – mar 08 ottobre 2024 Daniele Parisi
“Io Per Te Come Un Paracarro”
E uno spettacolo completamente incentrato sulle sorprendenti
capacità vocali dell?attore che, grazie a esse, riesce a interpretare i vari
personaggi incontrati da una giovane coppia che, prima di dare alla
luce un figlio, decide di intraprendere un viaggio alla ricerca di una
nuova dimora.
Protagonisti assoluti sono la voce e la mimica di Daniele Parisi che,
grazie anche a un uso accorto degli strumenti di scena, riesce a
creare efficacemente la colonna sonora del suo spettacolo: luci e
scenografia sono finalizzati a enfatizzare la vocalità dell?attore. La
povertà è uno delle questioni principali in questo spettacolo. Questa
coppia deve trovarsi da mangiare, cercare ospitalità: viaggiano perciò
affamati, stanchi e poco lucidi. Dormono male anche loro. Non gli ho
regalato neanche un giorno di tregua, anche perché non mi sembrava
giusto. Non posso essere solo io quello che non dorme. Soffrissero
l?insonnia anche loro. E poi c?è il problema del camminare.
L?avanzamento verso una meta sconosciuta diventa metafora di chi
vuole lasciarsi alle spalle, mettere in discussione, la propria visione
del mondo senza sapere bene, in realtà, neanche cosa cercare. Dei
due personaggi, sicuramente, l?uomo è quello che meno è in grado di
tenere in mano la bussola. D?altronde, questo tipo che racconto, non
ha gli strumenti per approcciarsi alla vita, figuriamoci per fare il
padre.
Marco Ceccotti
“Come Essere Tristi e Vivere Felici”
Spettacolo comico con pupazzi per un pubblico adulto. Marco
Ceccotti, nome d?arte abbastanza inutile di Ceccotti Marco è un
ragioniere non praticante, attore, comedian, burattinaio, ma
principalmente autore. Presenta uno spettacolo di genere comico tutto
sommato. Un punto di incontro tra stand-up, puppet, sketch, cabaret
e poesia, l?alto e il basso, il medio e il medio. Un susseguirsi di
monologhi che raccontano storie inusuali di tutti i giorni, fatti veri
accaduti a persone inventante e viceversa. Storie di amori timidi e di
amori estremisti, fobie raccontante senza paura, cartoni animati per
bambini vietati ai minori di 18 anni, una soap opera con pupazzi,
corsi motivazionali per puffi, pubblicità palesi, comicità occulta,
tragedie da ridere e scene di vita vissuta male.
Giulia Trippetta
“La Moglie Perfetta”
In origine c?è un decalogo, distribuito nella Spagna franchista, dal „37
al „77, una serie di regole attraverso le quali le giovani donne “in età
da marito” venivano educate rispetto al loro ruolo in famiglia. Ma sul
palco del Teatro Basilica siamo negli anni „50, Giulia Trippetta non
parla spagnolo e l?Italia non è il focus della questione: nel divertente
monologo il cuore del discorso riguarda tutti e tutte noi nel tempo in
cui viviamo. La sedicenne che nella prima scena è protagonista di una
sorta di colloquio/intervista diventerà la paradossale insegnante di un
corso nel quale mostrare come interpretare “la moglie perfetta”.
Trippetta scrive un testo efficace che per interrogarci sulla questione
femminile oggi e sulla parità di genere porta alle estreme conseguenze
l?iperbole contrario; fino a un?esplosione (unico momento in cui la
drammaturgia vacilla dal punto di vista del senso e della credibilità)
nella quale si intravede il lato umano e dolente della giovane moglie. Il
filo è dato dalle 11 regole spagnole: la donna deve essere in grado di
preparare cene deliziose, deve apparire sempre bella ed elegante –
l?attrice si muove in un vestito a fantasia anni „50 -, deve essere dolce
e interessante, occuparsi della casa, dei figli, essere silenziosa, in
grado di ascoltare… tutto è pensato in funzione del maschio, come se
davvero ci fosse una sorta di coefficiente matematico del patriarcato.
Avevamo già apprezzato Giulia Trippetta in lavori corali, di
compagnia, qui emergono con evidenza la tecnica e il talento a
servizio di un tratto comico sorprendente ma anche riconducibile alla
grande tradizione
Changes
“Le Mille Anime Della Rock Revolution”
. Dopo il successo dello scorso anno di ‘1971 The rock opera’, applaudito
da circa 1.500 persone nelle varie repliche in giro per l’Umbria, è ora la
volta del capitolo successivo.
A tal proposito ‘Changes’ racconta la rivoluzione musicale che animò le
scene dagli anni ’70 agli ’80. Verranno suonati i pezzi più noti di quegli
anni, dando voce ad un filo narrativo che accompagnerà il pubblico in un
viaggio appassionante. Al centro i dieci musicisti ternani ossia Emanuele
Cordeschi voce e attore narrante; Alberto Cipolla voce; Andrea Dominici
voce; Andrea Guerini voce; Tonino Cuzzucoli voce; Michele Cricco
chitarra; Claudio Baccani chitarra; Paolo Scappiti basso; Gianpaolo
Ionni tastiere; Mirko Brizzi batteria e una scaletta musicale che
attraversa un ventennio indimenticabile in cui la musica era parte
integrante di vari movimenti culturali che cercavano di cambiare il
mondo.
La regia verrà affidata a Grazia Morace mentre Paolo Scappiti si
occuperà della produzione e del coordinamento.