L’esercito israeliano ha smantellato un tunnel sotterraneo che attraversava il confine dal Libano, ha annunciato l’Israel Defense Forces (IDF). Il tunnel, utilizzato per attività terroristiche, era stato scoperto nei mesi precedenti e messo sotto controllo operativo per impedirne l’uso da parte di Hezbollah.
Secondo il comunicato dell’IDF, il tunnel “attraversava di circa 10 metri il confine nella zona di Marwahin, in Libano, per entrare in territorio israeliano vicino alla comunità di Zar’it“. Questo tunnel, scoperto durante le operazioni di monitoraggio dell’esercito, faceva parte dell’infrastruttura sotterranea usata da Hezbollah, il gruppo militante sciita libanese.
L’operazione per smantellare il tunnel si inserisce nel più ampio contesto delle operazioni israeliane nel sud del Libano, che mirano a smantellare la rete di Hezbollah lungo il confine. L’IDF ha sottolineato che il tunnel è stato completamente bloccato già prima dell’intervento militare, impedendo ogni potenziale tentativo di infiltrazione terroristica in Israele. Le truppe israeliane, inclusi reparti speciali, hanno perlustrato il tunnel trovando al suo interno armi, ordigni esplosivi e missili anticarro, segno che il tunnel era stato predisposto per operazioni militari.
“La scoperta di questo tunnel fa parte degli sforzi continui per neutralizzare la minaccia terroristica di Hezbollah, che sfrutta il territorio libanese per organizzare attacchi contro Israele”, ha dichiarato un portavoce dell’IDF. Secondo le forze di difesa israeliane, al momento non sono stati individuati altri tunnel attivi lungo il confine tra Libano e Israele.
L’individuazione del tunnel si inserisce nel quadro dell’Operazione Northern Arrows, lanciata il 23 settembre da Israele per colpire obiettivi militari di Hezbollah nel sud del Libano. Questa offensiva, caratterizzata da massicci attacchi aerei, ha avuto l’obiettivo di smantellare le infrastrutture militari del gruppo, che rappresentano una minaccia costante per la sicurezza israeliana.
Uno dei momenti cruciali dell’operazione è stato l’attacco aereo su Beirut del 27 settembre, in cui è stato ucciso Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah. La morte di Nasrallah ha scosso la leadership del movimento sciita, portando a una serie di rappresaglie e dichiarazioni di vendetta da parte di Hezbollah.
Il 1° ottobre, Israele ha annunciato il lancio di una operazione di terra nelle aree di confine del Libano, intensificando ulteriormente le ostilità. Queste azioni mirano a consolidare il controllo israeliano lungo il confine settentrionale e prevenire eventuali attacchi futuri da parte di Hezbollah, che ha utilizzato spesso il territorio libanese come base per operazioni contro Israele.
I tunnel sotterranei rappresentano da anni una delle principali tattiche di Hezbollah e di altri gruppi militanti della regione per infiltrarsi in Israele e lanciare attacchi a sorpresa. Questi passaggi segreti consentono di trasportare armi, munizioni e militanti senza essere individuati dalle forze israeliane. La scoperta e il successivo smantellamento del tunnel dimostrano l’efficacia delle operazioni di sicurezza dell’IDF lungo il confine settentrionale.
Con la distruzione di questo tunnel, Israele ha inviato un chiaro messaggio a Hezbollah: le sue capacità sotterranee saranno neutralizzate e l’IDF continuerà a vigilare per prevenire qualsiasi minaccia alla sua sicurezza.