
(AGENPARL) – mar 08 ottobre 2024 Ufficio Stampa / Press Office
CAMPI FLEGREI | Dalla sismicità nuove informazioni sulla crisi bradisismica in corso
[Roma, 8 ottobre 2024]
Dal 2005 i Campi Flegrei sono soggetti a una nuova fase bradisismica, attualmente
ancora in corso.
Con lo studio “Space and time distribution of seismic source energy at Campi
pubblicato sulla rivista internazionale ‘Physics of the Earth and Planetary
Interiors’, i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
(INGV) hanno analizzato un rilevante set di dati sulle variazioni spazio-temporali
dei parametri sismici, acquisiti tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, con
l’obiettivo di comprendere meglio i fenomeni che caratterizzano l’attuale crisi
vulcanica.
La ricerca ha evidenziato che la distribuzione spaziale e temporale dei
terremoti avviene prevalentemente in sciami, con una durata media di circa
un giorno per ogni sciame.
Edoardo Del Pezzo, associato di ricerca dell’Osservatorio Vesuviano
dell’INGV e primo autore dello studio, precisa “A partire dal 2010 abbiamo
osservato un incremento del numero di sciami e di eventi all’interno di ciascuno di
essi, suggerendo un’evoluzione dell’attività sismica della caldera. Tuttavia, non
abbiamo rilevato un aumento significativo del momento sismico totale, ovvero
dell’energia rilasciata, all’interno di ciascuno sciame nel tempo”.
Un aspetto innovativo dello studio ha riguardato l’analisi della densità
spaziale dell’energia sismica.
Francesca Bianco, Direttrice del Dipartimento Vulcani dell’INGV e coautrice
dello studio, specifica “Negli ultimi 15 mesi – da ottobre 2022 a dicembre 2023 – si
è rilevato un ampliamento delle zone di frattura nella parte occidentale della
caldera, a una profondità di circa 3000 metri sotto il livello del mare. Questa zona
di maggiore fratturazione coincide con aree caratterizzate da forti contrasti di
attenuazione sismica, suggerendo un’intensa attività di deformazione delle rocce.
PressRelease/ComunicatoStampa
Un nuovo studio scientifico ha esaminato la sismicità verificatasi nella caldera dei Campi
Flegrei, una delle aree vulcaniche più monitorate al mondo, nota per la sua complessa
dinamica bradisismica
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Questo studio suggerisce l’utilità del monitoraggio in continuo del
parametro della densità spaziale dell’energia sismica, insieme alla classica
distribuzione spaziale degli ipocentri.
Quest’ultima, infatti, nel caso di numerosi eventi in volumi relativamente di
piccole dimensioni, non permette una visione immediata della reale energia in
gioco, che è invece un parametro cruciale per comprendere l’evoluzione della
crisi bradisismica in atto e per contribuire a definire eventuali scenari evolutivi
del fenomeno vulcanico.
La ricerca si inquadra negli innumerevoli progetti in corso volti alla
comprensione dell’affascinante fenomeno del bradisismo flegreo, importante non
solo per motivi scientifici ma anche per l’enorme impatto sociale di un’eventuale
eruzione nell’area.
Come si cita:
Edoardo Del Pezzo, Francesca Bianco, Space and time distribution of seismic source
Physics of the Earth and Planetary Interiors, Volume 356, 2024, 107258, ISSN
0031-9201, https://doi.org/10.1016/j.pepi.2024.107258
Link allo studio:
Space and time distribution of seismic source energy at Campi Flegrei, Italy through
Link utili:
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Osservatorio Vesuviano (INGV-OV)
PressRelease/ComunicatoStampa
La distribuzione della densità spaziale dell’energia sismica, insieme allo studio
statistico della distribuzione temporale dei terremoti, evidenziano importanti
proprietà del bradisismo, confermando che la fase di instabilità dei Campi Flegrei è
ancora in corso, con un progressivo ampliamento delle zone di frattura verso sud e
ovest rispetto a misurazioni effettuate 22 mesi prima, da dicembre 2020 a ottobre
2022”.
Seguono immagini
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Figura 1: La mappa dei Campi Flegrei mostra i terremoti sopra magnitudo 1.5 con cerchi
proporzionali alla magnitudo. I pannelli a destra mostrano le proiezioni degli ipocentri sui
piani nord-sud ed est-ovest.
Figura 2: A sinistra, tre sezioni verticali (localizzate nella striscia verde della mappa in basso
a destra) che mostrano l’ESD in periodi di tempi diversi. A destra, l’immagine tridimensionale
che mostra l’ESD nell’intervallo di tempo 2000-2023.
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