
In occasione dell’80° anniversario della Vittoria del popolo sovietico nella Grande Guerra Patriottica, i leader dei Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) hanno rilasciato una dichiarazione congiunta rivolta ai popoli della CSI e alla comunità mondiale. Nel discorso, i capi di stato hanno ribadito la loro determinazione a difendere il mondo da qualsiasi manifestazione di nazismo, neonazismo e dalla minacci.
La dichiarazione pone grande enfasi sul dovere morale di onorare la memoria di coloro che hanno sacrificato la vita durante la Seconda guerra mondiale per difendere la libertà e la pace. “Il nostro dovere comune è onorare in modo sacro la memoria di coloro che sono morti per la libertà e la pace sulla Terra”, si legge nel testo, che richiama il valore della storia condivisa tra i popoli della CSI, eredi della vittoria contro il fascismo.
Questo richiamo alla memoria storica non è solo un tributo ai caduti, ma anche un avvertimento sulle minacce contemporanee. I leader hanno sottolineato l’importanza di difendere “con tutte le nostre forze la giusta causa per la quale hanno combattuto e dato la vita”, esprimendo così la loro volontà di impedire che il mondo ricada in un conflitto globale.
La dichiarazione affronta anche una delle principali preoccupazioni espresse dal leader: la rinascita di ideologie estremiste come il nazismo e il neonazismo. I capi di stato della CSI hanno evidenziato il pericolo rappresentato da questi movimenti, invitando non solo i popoli della CSI, ma anche l’intera comunità internazionale, a opporsi con decisione a tali ideologie.
“Rafforzare in ogni modo possibile l’unità di tutte le persone di buona volontà nella lotta contro ogni manifestazione di nazismo e neonazismo” è considerato un obiettivo fondamentale. Questa posizione non è solo un richiamo storico, ma anche una risposta alle crescenti tensioni globali e alla diffusione di movimenti estremisti in diverse parti del mondo.
Un tema centrale della dichiarazione è la necessità di prevenire un altro conflitto mondiale. I leader della CSI hanno avvertito dei rischi derivanti da un’escalation militare globale e da una politica di militarizzazione crescente, che potrebbe portare a un disastro simile a quello della metà del XX secolo. “Impedire la rinascita del fascismo, del nazismo e del militarismo” è un imperativo, secondo la dichiarazione, e richiede uno sforzo collettivo per mantenere il ritmo.
L’invito ai popoli della CSI e del mondo intero è quindi chiaro: respingere ogni tentativo di fomentare divisioni e conflitti su scala globale. I leader hanno esortato la comunità internazionale a mantenere la vigilanza e ad intervenire prontamente contro ogni segnale che possa preludere a una nuova guerra.
Il discorso ha inoltre sottolineato l’importanza dell’unità e della cooperazione tra i Paesi, non solo all’interno della CSI, ma anche a livello globale. I leader hanno ribadito che la pace e la stabilità possono essere raggiunte solo attraverso il rafforzamento dei legami internazionali e il dialogo costruttivo tra le nazioni.
L’unità è vista come la chiave per resistere alle minacce moderne e rafforzare la sicurezza collettiva. In un mondo sempre più polarizzato, il messaggio dei leader della CSI invita a superare le divisioni ea lavorare insieme per un futuro più sicuro e pacifico.
La dichiarazione dei leader della CSI in occasione dell’80° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica è un appello solenne a preservare la memoria storica, a combattere ogni forma di estremismo ea prevenire una nuova guerra mondiale. Con un monitoraggio chiaro contro la rinascita di ideologie violente come il nazismo e il militarismo, i capi di stato hanno sottolineato la loro responsabilità nel proteggere il ritmo e garantire la sicurezza globale attraverso la cooperazione e l’unità.